Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 03-03-2009 ore 16:26:00 (Italia) in zona: 1 km W Albareto (PR)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km W Albareto (PR), il

  • 03-03-2009 15:26:00 (UTC)
  • 03-03-2009 16:26:00 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.4440, 9.6880 ad una profondità di 72 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Albareto PR 1 2156 2156
Compiano PR 6 1112 3268
Tornolo PR 7 1010 4278
Bedonia PR 8 3482 7760
Borgo Val di Taro PR 8 6999 14759
Varese Ligure SP 10 2059 16818
Zeri MS 12 1094 17912
Sesta Godano SP 17 1377 19289
Maissana SP 17 616 19905
Pontremoli MS 17 7357 27262
Zignago SP 19 532 27794
Carro SP 20 545 28339

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
52 Km a NW di Carrara (63133 abitanti)
58 Km a NW di Massa (69479 abitanti)
60 Km a E di Genova (586655 abitanti)
65 Km a SW di Parma (192836 abitanti)
68 Km a S di Piacenza (102191 abitanti)
78 Km a NW di Viareggio (62467 abitanti)
80 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
81 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
92 Km a SE di Pavia (72576 abitanti)
93 Km a NW di Lucca (89046 abitanti)
97 Km a E di Savona (61345 abitanti)
99 Km a NW di Pisa (89158 abitanti)
100 Km a SE di Alessandria (93943 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2009-03-03
15:26:00
44.444 9.688 73 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 747609
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-03-03 15:26:00 ± 0.19
Latitudine 44.4440 ± 0.0117
Longitudine 9.6880 ± 0.0139
Profondità (km) 73 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 747609

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1285
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 416
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 349
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1702.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 52
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 53
Numero di fasi 44
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.82
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 3.05230
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 35
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 747609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:08:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.FVI.HHE. 2009-03-03T15:27:20.18 0.6 undecidable manual Sg 44 338.8053 -1.191 8
IV.APPI.EHZ. 2009-03-03T15:27:02.15 0.6 undecidable manual Sg 27 255.5553 -1.451 12
MN.TUE.HHZ. 2009-03-03T15:26:56.39 0.3 undecidable manual Sg 353 226.6065 -1.057 28
IV.FVI.HHE. 2009-03-03T15:26:46.82 0.3 undecidable manual Pg 44 338.8053 -0.445 17
IV.CSNT.HHE. 2009-03-03T15:26:44.56 0.3 undecidable manual Sg 130 167.2104 -0.406 49
IV.IMI.HHZ. 2009-03-03T15:26:42.33 0.3 undecidable manual Sg 248 154.623 -0.026 57
IV.ZCCA.HHN. 2009-03-03T15:26:38.88 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.RORO.HHN. 2009-03-03T15:26:37.83 0.3 undecidable manual Sg 255 133.9659 -0.313 57
IV.APPI.EHZ. 2009-03-03T15:26:36.67 0.1 undecidable manual Pg 27 255.5553 -0.332 39
IV.CRMI.HHN. 2009-03-03T15:26:35.69 0.6 undecidable manual Sg 125 125.1747 -0.68 34
IV.CTI.EHZ. 2009-03-03T15:26:33.50 0.1 undecidable manual Pg 40 234.7872 -0.961 36
MN.TUE.HHZ. 2009-03-03T15:26:33.72 0.1 undecidable manual Pg 353 226.6065 0.266 49
IV.QLNO.HHN. 2009-03-03T15:26:32.33 0.3 undecidable manual Sg 263 107.2149 -0.499 57
IV.NOVE.EHE. 2009-03-03T15:26:31.22 0.3 undecidable manual Sg 64 90.1431 1.632 34
IV.PII.SHZ. 2009-03-03T15:26:31.36 0.6 undecidable manual Sg 140 104.2179 -0.875 33
GU.PCP.HHZ. 2009-03-03T15:26:29.65 0.6 undecidable manual Sg 277 91.1421 -0.112 43
IV.ORO.SHZ. 2009-03-03T15:26:29.45 0.3 undecidable manual Pg 315 187.4679 0.764 40
IV.MABI.HHE. 2009-03-03T15:26:28.35 0.1 undecidable manual Pg 20 189.9654 -0.646 55
GU.FINB.HHN. 2009-03-03T15:26:28.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.MMK.HHE. 2009-03-03T15:26:28.62 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BDI.HHZ. 2009-03-03T15:26:27.80 0.3 undecidable manual Sg 120 83.6496 -0.6 58
IV.PRMA.HHN. 2009-03-03T15:26:26.40 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CSNT.HHE. 2009-03-03T15:26:26.56 0.1 undecidable manual Pg 130 167.2104 0.313 68
IV.ERBM.EHZ. 2009-03-03T15:26:25.91 0.6 undecidable manual Sg 92 57.3981 1.89 20
IV.IMI.HHZ. 2009-03-03T15:26:25.00 0.1 undecidable manual Pg 248 154.623 0.262 73
IV.ROVR.HHN. 2009-03-03T15:26:25.72 0.1 undecidable manual Pg 39 171.9945 -1.101 49
IV.SEI.SHZ. 2009-03-03T15:26:24.92 0.6 undecidable manual Pg 107 139.5603 1.962 17
IV.MDI.HHZ. 2009-03-03T15:26:23.30 0.1 undecidable manual Pg 1 147.1416 -0.55 70
IV.SALO.HHZ. 2009-03-03T15:26:23.11 0.1 undecidable manual Pg 26 145.8429 -0.592 69
IV.BOB.HHZ. 2009-03-03T15:26:22.35 0.6 undecidable manual Sg 332 40.626 0.615 41
GU.RORO.HHN. 2009-03-03T15:26:22.98 0.3 undecidable manual Pg 255 133.9659 0.675 52
IV.CRMI.HHN. 2009-03-03T15:26:21.32 0.1 undecidable manual Pg 125 125.1747 0.036 82
GU.FIVI.HLN. 2009-03-03T15:26:21.22 0.3 undecidable manual Sg 123 41.5251 -0.624 63
IV.QLNO.HHN. 2009-03-03T15:26:19.36 0.1 undecidable manual Pg 263 107.2149 0.122 84
IV.GROG.HHN. 2009-03-03T15:26:19.89 0.1 undecidable manual Pg 172 113.997 -0.113 82
IV.PII.SHZ. 2009-03-03T15:26:18.78 0.1 undecidable manual Pg 140 104.2179 -0.114 83
GU.SC2M.HHZ. 2009-03-03T15:26:18.99 0.3 undecidable manual Sg 250 12.9759 -0.413 71
IV.MSSA.HHZ. 2009-03-03T15:26:18.89 0.3 undecidable manual Sg 224 19.5693 -0.869 59
GU.PCP.HHZ. 2009-03-03T15:26:17.68 0.1 undecidable manual Pg 277 91.1421 0.213 85
IV.NOVE.EHE. 2009-03-03T15:26:17.84 0.1 undecidable manual Pg 64 90.1431 0.474 80
IV.BDI.HHZ. 2009-03-03T15:26:16.70 0.1 undecidable manual Pg 120 83.6496 0.018 90
IV.GSCL.SHZ. 2009-03-03T15:26:16.96 0.1 undecidable manual Pg 98 72.0723 1.453 53
IV.ERBM.EHZ. 2009-03-03T15:26:15.06 0.1 undecidable manual Pg 92 57.3981 0.906 72
MN.VLC.HHN. 2009-03-03T15:26:14.86 0.1 undecidable manual Pg 119 63.7917 0.14 91
GU.FIVI.HLN. 2009-03-03T15:26:13.06 0.1 undecidable manual Pg 123 41.5251 0.164 94
IV.BOB.HHZ. 2009-03-03T15:26:13.57 0.1 positive manual Pg 332 40.626 0.737 79
IV.MSSA.HHZ. 2009-03-03T15:26:11.75 0.1 undecidable manual Pg 224 19.5693 0.058 100
GU.SC2M.HHZ. 2009-03-03T15:26:11.62 0.1 undecidable manual Pg 250 12.9759 0.136 99
IV.PRMA.HHN. 2009-03-03T15:26:09.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PZZT.HHZ. 2009-03-03T15:25:53.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.STR4.BHZ. 2009-03-03T15:25:36.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.STR3.BHE. 2009-03-03T15:25:34.24 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHN. 2009-03-03T15:25:32.16 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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