Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 22-05-1988 ore 13:33:03 (UTC) in zona: 3 km E Casina (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km E Casina (RE), il

  • 22-05-1988 13:33:03 (UTC)
  • 22-05-1988 15:33:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5100, 10.5350 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Casina RE 3 4504 4504
Baiso RE 5 3315 7819
Carpineti RE 6 4064 11883
Viano RE 8 3374 15257
Vezzano sul Crostolo RE 10 4259 19516
Castelnovo ne' Monti RE 13 10465 29981
Albinea RE 13 8860 38841
Canossa RE 14 3844 42685
Prignano sulla Secchia MO 15 3747 46432
Quattro Castella RE 15 13195 59627
Toano RE 15 4463 64090
Castellarano RE 16 15232 79322
Vetto RE 16 1860 81182
Scandiano RE 16 25483 106665
San Polo d'Enza RE 16 6083 112748
Villa Minozzo RE 17 3750 116498
Bibbiano RE 18 10268 126766
Montefiorino MO 18 2203 128969
Casalgrande RE 19 19310 148279
Traversetolo PR 19 9425 157704
Neviano degli Arduini PR 19 3649 161353

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
35 Km a W di Modena (184973 abitanti)
36 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
41 Km a SW di Carpi (70699 abitanti)
59 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
61 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
64 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
71 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
72 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
74 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
75 Km a NE di Viareggio (62467 abitanti)
80 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
83 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
89 Km a N di Pisa (89158 abitanti)
90 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
93 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
95 Km a W di Imola (69797 abitanti)
98 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
100 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1988-05-22
13:33:03
44.51 10.535 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 70029
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-05-22 13:33:03 ± 0.196
Latitudine 44.5100 ± 0.0103
Longitudine 10.5350 ± 0.0377
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 70029

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3199.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 155
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00397
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01546
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 70029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:06:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1988-05-22T13:33:55.50 10.0 undecidable manual SN 26 1.7205 -0.45 0.4
--.MDI.Z. 1988-05-22T13:33:48.00 10.0 undecidable manual SN 335 1.3875 -0.05 0.6
--.SAL.Z. 1988-05-22T13:33:42.20 10.0 undecidable manual SN 359 1.0878 1.19 0
--.PGD.Z. 1988-05-22T13:33:41.00 10.0 undecidable manual SG 126 1.0545 1 0.1
--.CTI.Z. 1988-05-22T13:33:32.50 10.0 undecidable manual PN 26 1.7205 -1.11 0.1
--.PII.Z. 1988-05-22T13:33:31.50 10.0 undecidable manual SG 180 0.777 0.23 0.6
--.MDI.Z. 1988-05-22T13:33:29.50 10.0 undecidable manual PN 335 1.3875 0.45 1
--.SAL.Z. 1988-05-22T13:33:25.20 10.0 undecidable manual PN 359 1.0878 0.22 1.5
--.PGD.Z. 1988-05-22T13:33:24.50 10.0 undecidable manual PG 126 1.0545 0.1 1.7
--.BDI.Z. 1988-05-22T13:33:20.20 10.0 undecidable manual SG 174 0.444 -0.19 0.9
--.PII.Z. 1988-05-22T13:33:19.20 10.0 undecidable manual PG 180 0.777 -0.16 1.6
--.BDI.Z. 1988-05-22T13:33:13.00 10.0 negative manual PG 174 0.444 -0.08 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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