Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 13-05-2008 ore 15:55:12 (Italia) in zona: 8 km NW Milo (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 8 km NW Milo (CT), il

  • 13-05-2008 13:55:12 (UTC)
  • 13-05-2008 15:55:12 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7690, 15.0390 ad una profondità di 1 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Milo CT 8 1087 1087
Sant'Alfio CT 10 1582 2669
Zafferana Etnea CT 10 9517 12186
Linguaglossa CT 12 5403 17589
Santa Venerina CT 13 8592 26181
Piedimonte Etneo CT 13 3963 30144
Giarre CT 14 27659 57803
Mascali CT 14 14282 72085
Moio Alcantara ME 15 717 72802
Randazzo CT 15 10900 83702
Castiglione di Sicilia CT 15 3215 86917
Riposto CT 15 14838 101755
Fiumefreddo di Sicilia CT 15 9623 111378
Maletto CT 17 3920 115298
Malvagna ME 17 733 116031
Pedara CT 17 14102 130133
Francavilla di Sicilia ME 17 3945 134078
Nicolosi CT 17 7463 141541
Trecastagni CT 17 10910 152451
Ragalna CT 18 3924 156375
Calatabiano CT 18 5308 161683
Santa Domenica Vittoria ME 18 980 162663
Viagrande CT 18 8563 171226
Bronte CT 18 19172 190398
Motta Camastra ME 19 845 191243
Roccella Valdemone ME 19 666 191909
Gaggi ME 19 3184 195093
Aci Sant'Antonio CT 20 17984 213077
Aci Bonaccorsi CT 20 3524 216601

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
30 Km a N di Catania (314555 abitanti)
65 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
66 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
82 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
91 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
98 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML 2.6
2008-05-13
13:55:12
37.769 15.039 1 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 690579
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-05-13 13:55:12 ± 0.17
Latitudine 37.7690 ± 0.0144
Longitudine 15.0390 ± 0.0182
Profondità (km) 1 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 690579

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2053
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 947
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 317
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2262.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 138
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.55
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.93350
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 690579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:05:04

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 690579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:05:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.LTRZ.EHZ. 2008-05-13T13:56:04.78 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHE. 2008-05-13T13:55:52.65 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.HMDC.BHN. 2008-05-13T13:55:43.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.BHE. 2008-05-13T13:55:43.20 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CARO.HHZ. 2008-05-13T13:55:43.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHE. 2008-05-13T13:55:37.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HVZN.BHN. 2008-05-13T13:55:37.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RESU.HHE. 2008-05-13T13:55:37.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.BHE. 2008-05-13T13:55:36.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IFIL.BHZ. 2008-05-13T13:55:34.27 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
I1.IACL.BHZ. 2008-05-13T13:55:31.07 0.3 undecidable manual Pg 325 103.6185 -0.34 75
IV.MTTG.HHZ. 2008-05-13T13:55:30.29 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SOI.EHN. 2008-05-13T13:55:30.49 0.3 undecidable manual Pg 69 95.0382 0.409 75
IV.GIB.EHZ. 2008-05-13T13:55:30.13 0.3 undecidable manual Pg 286 92.0412 0.511 73
IV.IFIL.BHZ. 2008-05-13T13:55:30.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MPAZ.BHN. 2008-05-13T13:55:29.76 0.3 undecidable manual Pg 76 87.1461 0.894 63
MN.CEL.HHZ. 2008-05-13T13:55:29.28 0.3 undecidable manual Pg 54 92.4408 -0.405 75
I1.MSCL.BHZ. 2008-05-13T13:55:28.15 0.6 undecidable manual Pg 52 83.3499 -0.13 54
IV.MTTG.HHZ. 2008-05-13T13:55:27.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FDMO.HHE. 2008-05-13T13:55:26.93 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSRU.BHZ. 2008-05-13T13:55:25.42 0.1 undecidable manual Pg 37 68.4759 -0.573 100
IV.GALF.HHZ. 2008-05-13T13:55:21.49 0.3 undecidable manual Pg 261 41.9247 0.351 84
IV.ESLN.BHZ. 2008-05-13T13:55:15.92 0.3 undecidable manual Sg 214 10.1787 -0.34 89
IV.ESLN.BHZ. 2008-05-13T13:55:14.73 0.3 undecidable manual Pg 214 10.1787 -0.037 94
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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