Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 15-01-2008 ore 03:38:31 (Italia) in zona: 2 km SE Civita (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km SE Civita (CS), il

  • 15-01-2008 02:38:31 (UTC)
  • 15-01-2008 03:38:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.8120, 16.3310 ad una profondità di 16 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Civita CS 2 902 902
Cassano all'Ionio CS 3 18495 19397
Francavilla Marittima CS 5 2910 22307
Frascineto CS 6 2154 24461
Cerchiara di Calabria CS 7 2385 26846
San Lorenzo Bellizzi CS 9 644 27490
Castrovillari CS 11 22240 49730
Villapiana CS 11 5387 55117
Plataci CS 13 739 55856
San Basile CS 14 1055 56911
Saracena CS 15 3828 60739
Firmo CS 16 2115 62854
San Lorenzo del Vallo CS 16 3394 66248
Spezzano Albanese CS 17 7028 73276
Alessandria del Carretto CS 17 462 73738
Morano Calabro CS 17 4576 78314
Terranova da Sibari CS 17 5100 83414
Albidona CS 18 1352 84766
Trebisacce CS 18 9055 93821
Terranova di Pollino PZ 19 1208 95029
Lungro CS 19 2592 97621

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
58 Km a N di Cosenza (67546 abitanti)
93 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
98 Km a S di Matera (60436 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2008-01-15
02:38:31
39.812 16.331 17 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 669769
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-01-15 02:38:31 ± 0.14
Latitudine 39.8120 ± 0.0081
Longitudine 16.3310 ± 0.0140
Profondità (km) 17 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 669769

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1172
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 482
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 253
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1500.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 122
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 72
Numero di fasi 55
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.95
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.06754
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 58
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 42
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 669769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:42:27
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.VAGA.HHN. 2008-01-15T02:39:19.34 10.0 undecidable manual Sn 0 0 0
I1.HAGA.BHZ. 2008-01-15T02:39:17.10 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.ECNV.BHZ. 2008-01-15T02:39:16.77 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.GALF.HHZ. 2008-01-15T02:39:14.69 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.VAGA.HHN. 2008-01-15T02:39:12.73 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SGG.BHN. 2008-01-15T02:39:11.89 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.AMUR.HHN. 2008-01-15T02:39:08.56 0.3 undecidable manual Sg 11 123.6873 1.809 27
IV.FG2.SHZ. 2008-01-15T02:39:08.60 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.NOCI.HHZ. 2008-01-15T02:39:08.57 0.3 undecidable manual Sg 30 124.8861 1.497 33
IV.MPAZ.BHN. 2008-01-15T02:39:07.03 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PTRJ.HHE. 2008-01-15T02:39:07.37 0.3 undecidable manual Pg 319 229.4925 1.417 22
IV.MMME.BHN. 2008-01-15T02:39:05.61 0.3 undecidable manual Pg 204 228.0051 -0.159 37
IV.FGMS.SHZ. 2008-01-15T02:39:04.73 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.RGNG.SHZ. 2008-01-15T02:39:04.33 0.3 undecidable manual Pg 343 215.8173 0.081 41
IV.SGRT.HHE. 2008-01-15T02:39:04.56 0.3 undecidable manual Pg 347 221.0121 -0.339 38
IV.PSB1.HHZ. 2008-01-15T02:39:04.11 0.3 undecidable manual Pg 321 202.3419 1.539 25
IV.ILLI.BHZ. 2008-01-15T02:39:04.55 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MSAG.HHN. 2008-01-15T02:39:03.69 0.3 undecidable manual Pg 351 213.7194 -0.294 40
I1.IACL.BHZ. 2008-01-15T02:39:03.82 0.3 undecidable manual Pg 231 221.4117 -1.12 27
IV.IVPL.BHZ. 2008-01-15T02:39:02.49 0.3 undecidable manual Pg 217 197.2581 0.557 41
IV.MILZ.BHZ. 2008-01-15T02:39:02.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRB1.HHZ. 2008-01-15T02:39:02.34 0.3 undecidable manual Pg 322 185.37 1.881 21
IV.MTTG.SHZ. 2008-01-15T02:39:02.66 0.3 undecidable manual Pg 195 207.9363 -0.607 38
IV.SLNA.SHZ. 2008-01-15T02:39:02.30 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSI.SHZ. 2008-01-15T02:39:01.23 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.SHZ. 2008-01-15T02:39:01.50 0.3 undecidable manual Pg 187 194.361 -0.078 47
IV.FG5.SHZ. 2008-01-15T02:39:01.28 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGTA.HHE. 2008-01-15T02:38:59.57 0.3 undecidable manual Pg 331 167.9097 1.29 34
IV.CSSN.SHZ. 2008-01-15T02:38:59.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSRU.BHZ. 2008-01-15T02:38:59.64 0.1 positive manual Pg 203 185.7696 -0.873 51
MN.CEL.HHZ. 2008-01-15T02:38:58.66 0.3 undecidable manual Pg 192 176.1903 -0.659 44
IV.MIGL.HHZ. 2008-01-15T02:38:58.67 0.3 undecidable manual Sg 6 88.3449 1.316 41
IV.SCLL.SHZ. 2008-01-15T02:38:58.83 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BULG.HHZ. 2008-01-15T02:38:58.54 0.6 undecidable manual Sg 290 86.247 1.742 22
IV.SNAL.HHZ. 2008-01-15T02:38:57.74 0.3 undecidable manual Pg 323 155.7219 1.055 41
IV.PLAC.HHZ. 2008-01-15T02:38:57.37 0.3 undecidable manual Pg 176 151.4373 1.339 37
IV.MCRV.HHE. 2008-01-15T02:38:55.25 0.3 undecidable manual Pg 318 145.8429 0.085 59
IV.MGR.BHN. 2008-01-15T02:38:55.85 0.6 undecidable manual Sg 299 75.2691 1.973 19
IV.PTRP.EHZ. 2008-01-15T02:38:55.79 0.6 undecidable manual Sg 344 81.9513 0.149 44
IV.JOPP.HHZ. 2008-01-15T02:38:54.32 0.1 undecidable manual Pg 196 139.0608 0.193 78
IV.VULT.HHZ. 2008-01-15T02:38:54.35 0.6 undecidable manual Pg 335 140.4483 0.017 40
IV.MCEL.HHZ. 2008-01-15T02:38:53.58 0.3 undecidable manual Sg 322 72.4719 0.457 63
IV.MTSN.HHZ. 2008-01-15T02:38:53.10 0.3 undecidable manual Sg 316 70.4739 0.521 63
IV.MRLC.HHN. 2008-01-15T02:38:52.92 0.3 undecidable manual Pg 326 126.6732 0.702 52
IV.CRAC.EHZ. 2008-01-15T02:38:51.98 0.3 undecidable manual Sg 8 61.9935 1.65 35
IV.AMUR.HHN. 2008-01-15T02:38:51.10 0.1 undecidable manual Pg 11 123.6873 -0.649 72
IV.PALZ.HHZ. 2008-01-15T02:38:51.98 0.3 undecidable manual Pg 346 129.3705 -0.658 53
IV.NOCI.HHZ. 2008-01-15T02:38:50.42 0.1 undecidable manual Pg 30 124.8861 -1.516 48
IV.GRI.EHZ. 2008-01-15T02:38:50.57 0.1 undecidable manual Pg 176 110.112 0.907 66
IV.SGO.SHZ. 2008-01-15T02:38:50.78 0.3 undecidable manual Pg 314 120.0909 -0.419 58
IV.CDRU.HHZ. 2008-01-15T02:38:49.89 0.1 undecidable manual Pg 311 114.996 -0.527 76
IV.ACER.HHZ. 2008-01-15T02:38:49.32 0.1 undecidable manual Pg 343 112.998 -0.79 69
IV.SIRI.HHZ. 2008-01-15T02:38:48.83 0.3 undecidable manual Sg 316 56.8986 -0.153 69
IV.SERS.HHN. 2008-01-15T02:38:47.09 0.1 undecidable manual Pg 160 91.4418 0.301 84
IV.SCHR.EHN. 2008-01-15T02:38:47.07 0.3 undecidable manual Sg 333 48.1185 0.409 67
MN.CUC.HHZ. 2008-01-15T02:38:47.29 0.3 undecidable manual Sg 295 48.3183 0.584 64
IV.BULG.HHZ. 2008-01-15T02:38:46.23 0.1 undecidable manual Pg 290 86.247 0.227 86
IV.LTRZ.EHN. 2008-01-15T02:38:46.32 0.1 undecidable manual Pg 25 97.0251 -1.332 56
IV.MIGL.HHZ. 2008-01-15T02:38:45.42 0.1 positive manual Pg 6 88.3449 -0.904 70
IV.PTRP.EHZ. 2008-01-15T02:38:45.03 0.1 positive manual Pg 344 81.9513 -0.305 86
MN.TIP.HHN. 2008-01-15T02:38:45.18 0.1 positive manual Pg 152 79.1652 0.273 86
IV.MGR.BHN. 2008-01-15T02:38:44.11 0.1 undecidable manual Pg 299 75.2691 -0.206 88
IV.CARO.HHN. 2008-01-15T02:38:42.58 0.1 undecidable manual Pg 189 62.6928 0.205 91
IV.CRAC.EHZ. 2008-01-15T02:38:42.43 0.1 positive manual Pg 8 61.9935 0.161 91
IV.MCEL.HHZ. 2008-01-15T02:38:42.82 0.1 undecidable manual Pg 322 72.4719 -1.061 66
IV.MTSN.HHZ. 2008-01-15T02:38:42.47 0.1 positive manual Pg 316 70.4739 -1.097 65
IV.ORI.EHN. 2008-01-15T02:38:41.71 0.3 undecidable manual Sg 21 28.3494 0.187 72
IV.SIRI.HHZ. 2008-01-15T02:38:40.61 0.1 undecidable manual Pg 316 56.8986 -0.881 73
MN.CUC.HHZ. 2008-01-15T02:38:39.93 0.1 undecidable manual Pg 295 48.3183 -0.247 92
IV.SCHR.EHN. 2008-01-15T02:38:39.20 0.1 undecidable manual Pg 333 48.1185 -0.95 73
IV.ORI.EHN. 2008-01-15T02:38:37.13 0.1 positive manual Pg 21 28.3494 -0.054 100
MN.AQU.HHE. 2008-01-15T02:38:33.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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