Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 26-03-2005 ore 05:15:02 (Italia) in zona: 2 km SW Vasanello (VT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 2 km SW Vasanello (VT), il

  • 26-03-2005 04:15:02 (UTC)
  • 26-03-2005 05:15:02 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.4080, 12.3340 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vasanello VT 2 4068 4068
Vignanello VT 5 4652 8720
Vallerano VT 6 2621 11341
Bassano in Teverina VT 7 1313 12654
Gallese VT 7 2849 15503
Corchiano VT 7 3869 19372
Orte VT 7 8923 28295
Soriano nel Cimino VT 8 8403 36698
Fabrica di Roma VT 9 8340 45038
Canepina VT 9 3082 48120
Penna in Teverina TR 10 1099 49219
Carbognano VT 10 1995 51214
Giove TR 11 1928 53142
Bomarzo VT 12 1805 54947
Caprarola VT 12 5487 60434
Otricoli TR 12 1869 62303
Attigliano TR 13 2028 64331
Magliano Sabina RI 13 3774 68105
Civita Castellana VT 15 16491 84596
Vitorchiano VT 15 5233 89829
Ronciglione VT 16 8669 98498
Castel Sant'Elia VT 18 2683 101181
Amelia TR 18 11897 113078
Nepi VT 18 9687 122765
Lugnano in Teverina TR 19 1494 124259
Viterbo VT 19 67173 191432
Calvi dell'Umbria TR 19 1856 193288
Narni TR 20 19785 213073
Collevecchio RI 20 1577 214650

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
31 Km a SW di Terni (111501 abitanti)
56 Km a NW di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
57 Km a NE di Civitavecchia (52991 abitanti)
59 Km a N di Roma (2864731 abitanti)
63 Km a NW di Tivoli (56533 abitanti)
68 Km a SW di Foligno (57155 abitanti)
71 Km a N di Fiumicino (78395 abitanti)
78 Km a S di Perugia (166134 abitanti)
83 Km a N di Pomezia (62966 abitanti)
88 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
88 Km a NW di Velletri (53303 abitanti)
94 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4 2005-03-26
04:15:02
42.408 12.334 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 513299
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-03-26 04:15:02 ± 0.24
Latitudine 42.4080 ± 0.0100
Longitudine 12.3340 ± 0.0137
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 513299

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1577.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 177
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00227
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01101
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 513299
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:12:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CING.N. 2005-03-26T04:15:41.26 10.0 undecidable manual SN 33 1.1544 -0.02 0.6
--.GUAR.N. 2005-03-26T04:15:35.21 10.0 undecidable manual SG 130 0.9435 -0.16 0.7
--.TERO.N. 2005-03-26T04:15:34.76 10.0 undecidable manual SG 76 0.9546 -0.92 0.2
--.NRCA.Z. 2005-03-26T04:15:27.52 10.0 undecidable manual SG 53 0.7104 -0.24 0.7
--.INTR.Z. 2005-03-26T04:15:26.88 10.0 undecidable manual PN 108 1.221 1.17 0.1
--.CING.Z. 2005-03-26T04:15:25.28 10.0 undecidable manual PN 33 1.1544 0.59 0.9
--.VCEL.Z. 2005-03-26T04:15:24.46 10.0 undecidable manual PN 90 1.11 0.35 1.3
--.FIAM.N. 2005-03-26T04:15:23.88 10.0 undecidable manual SG 103 0.5883 -0.1 0.8
--.MTCE.E. 2005-03-26T04:15:20.64 10.0 undecidable manual SG 142 0.4884 0.04 0.8
--.TERO.Z. 2005-03-26T04:15:20.53 10.0 undecidable manual PG 76 0.9546 -0.93 0.3
--.GUAR.Z. 2005-03-26T04:15:20.62 10.0 undecidable manual PG 130 0.9435 -0.66 0.7
--.PTQR.Z. 2005-03-26T04:15:20.33 10.0 undecidable manual PG 115 0.8769 0.37 1.4
--.TOLF.N. 2005-03-26T04:15:18.15 10.0 undecidable manual SG 216 0.4218 -0.29 0.6
--.CAMP.Z. 2005-03-26T04:15:18.37 10.0 undecidable manual PG 80 0.7992 -0.18 1.7
--.NRCA.Z. 2005-03-26T04:15:16.54 10.0 undecidable manual PG 53 0.7104 -0.35 1.5
--.CERT.Z. 2005-03-26T04:15:16.27 10.0 undecidable manual PG 133 0.6549 0.3 1.7
--.FIAM.Z. 2005-03-26T04:15:14.59 10.0 undecidable manual PG 103 0.5883 -0.11 1.9
--.MTCE.Z. 2005-03-26T04:15:12.76 10.0 undecidable manual PG 142 0.4884 0.01 1.9
--.MNS.E. 2005-03-26T04:15:12.10 10.0 undecidable manual SG 95 0.2553 -0.08 0.8
--.TOLF.Z. 2005-03-26T04:15:11.34 10.0 undecidable manual PG 216 0.4218 -0.17 1.7
--.MNS.Z. 2005-03-26T04:15:08.56 10.0 undecidable manual PG 95 0.2553 0.72 0.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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