Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 01-12-2004 ore 18:55:31 (Italia) in zona: Costa Calabra nord occidentale (Cosenza)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: Costa Calabra nord occidentale (Cosenza), il

  • 01-12-2004 17:55:31 (UTC)
  • 01-12-2004 18:55:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3830, 15.9360 ad una profondità di 263 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fuscaldo CS 9 8140 8140
Paola CS 10 16013 24153
Guardia Piemontese CS 11 1911 26064
Acquappesa CS 13 1907 27971
San Lucido CS 13 6047 34018
Cetraro CS 15 10128 44146
San Benedetto Ullano CS 17 1555 45701
Falconara Albanese CS 18 1427 47128
Rota Greca CS 18 1156 48284
San Fili CS 19 2719 51003
San Vincenzo La Costa CS 19 2195 53198
San Martino di Finita CS 19 1100 54298
Montalto Uffugo CS 19 19669 73967
Lattarico CS 20 4013 77980
Fiumefreddo Bruzio CS 20 2994 80974

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a W di Cosenza (67546 abitanti)
56 Km a NW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
78 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.3
2004-12-01
17:55:31
39.383 15.936 263 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 509069
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-12-01 17:55:31 ± 0.611
Latitudine 39.3830 ± 0.0170
Longitudine 15.9360 ± 0.0382
Profondità (km) 263 ± 6 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 509069

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3792.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 114
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00550
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02542
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 509069
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:07:50

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 509069
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SLCN.N. 2004-12-01T17:56:35.60 10.0 undecidable manual S 347 1.0212 0.1 0.4
--.GRI.N. 2004-12-01T17:56:31.85 10.0 undecidable manual S 145 0.6771 -0.67 0.2
--.SDI.Z. 2004-12-01T17:56:24.13 10.0 positive manual P 325 2.8194 0.21 1.3
--.SSY.Z. 2004-12-01T17:56:18.26 10.0 positive manual P 197 2.3199 -0.43 1.1
--.AGST.Z. 2004-12-01T17:56:16.93 10.0 undecidable manual P 194 2.1978 -0.5 0.5
--.LCI.Z. 2004-12-01T17:56:14.97 10.0 negative manual P 59 1.9092 0.07 1.8
--.SNAL.Z. 2004-12-01T17:56:13.31 10.0 undecidable manual P 340 1.6317 0.82 0.2
--.MMME.Z. 2004-12-01T17:56:12.64 10.0 undecidable manual P 200 1.5318 0.92 0.2
--.SOR.Z. 2004-12-01T17:56:12.91 10.0 positive manual P 314 1.7094 -0.19 1.8
--.MTTG.Z. 2004-12-01T17:56:11.16 10.0 positive manual P 187 1.3875 0.54 1.1
--.MRLC.Z. 2004-12-01T17:56:10.78 10.0 undecidable manual P 346 1.4097 0 1.1
--.SOI.Z. 2004-12-01T17:56:10.10 10.0 undecidable manual P 175 1.2987 -0.04 1.1
--.CLLN.Z. 2004-12-01T17:56:10.82 10.0 undecidable manual P 340 1.4097 0.04 1.1
--.LTRZ.Z. 2004-12-01T17:56:09.61 10.0 negative manual P 28 1.3875 -1.02 0.2
--.SGO.Z. 2004-12-01T17:56:09.84 10.0 positive manual P 337 1.2654 0.07 2.2
--.MSRU.Z. 2004-12-01T17:56:08.46 10.0 undecidable manual P 196 1.1544 -0.64 0.5
--.CEL.Z. 2004-12-01T17:56:08.36 10.0 undecidable manual P 181 1.11 -0.46 0.7
--.SCLL.Z. 2004-12-01T17:56:08.70 10.0 undecidable manual P 188 1.1322 -0.22 1
--.SLCN.Z. 2004-12-01T17:56:08.48 10.0 undecidable manual P 347 1.0212 0.19 1
--.GRI.Z. 2004-12-01T17:56:07.11 10.0 negative manual P 145 0.6771 0.53 1.2
--.ORI.Z. 2004-12-01T17:56:07.34 10.0 positive manual P 30 0.7659 0.36 1.7
--.TIP.Z. 2004-12-01T17:56:07.50 10.0 negative manual P 107 0.666 0.5 1.3
--.MGR.Z. 2004-12-01T17:56:06.91 10.0 negative manual P 338 0.7992 -0.23 2
--.CUC.Z. 2004-12-01T17:56:05.70 10.0 undecidable manual P 351 0.6105 -0.66 0.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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