Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 24-08-2004 ore 16:57:52 (Italia) in zona: 2 km W Cortemaggiore (PC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W Cortemaggiore (PC), il

  • 24-08-2004 14:57:52 (UTC)
  • 24-08-2004 16:57:52 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.9970, 9.9110 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cortemaggiore PC 2 4644 4644
Besenzone PC 4 978 5622
San Pietro in Cerro PC 4 878 6500
Cadeo PC 6 6118 12618
Caorso PC 7 4749 17367
Fiorenzuola d'Arda PC 8 15297 32664
Villanova sull'Arda PC 8 1811 34475
Pontenure PC 10 6512 40987
Busseto PR 11 7054 48041
Monticelli d'Ongina PC 11 5302 53343
Alseno PC 12 4714 58057
Castelvetro Piacentino PC 13 5456 63513
Carpaneto Piacentino PC 13 7715 71228
Castelnuovo Bocca d'Adda LO 13 1638 72866
Polesine Zibello PR 14 3232 76098
San Giorgio Piacentino PC 14 5792 81890
Meleti LO 15 462 82352
Caselle Landi LO 15 1578 83930
Gerre de' Caprioli CR 16 1319 85249
Stagno Lombardo CR 16 1554 86803
Castell'Arquato PC 16 4713 91516
Spinadesco CR 17 1537 93053
Maccastorna LO 17 69 93122
Cremona CR 18 71901 165023
Cornovecchio LO 18 209 165232
Piacenza PC 18 102191 267423
Podenzano PC 18 9167 276590
Soragna PR 18 4834 281424
Bonemerse CR 19 1531 282955
Fidenza PR 19 26770 309725
Crotta d'Adda CR 19 657 310382
San Rocco al Porto LO 19 3536 313918
Acquanegra Cremonese CR 19 1189 315107
Santo Stefano Lodigiano LO 19 1926 317033
Corno Giovine LO 20 1170 318203
Pieve d'Olmi CR 20 1305 319508
Sesto ed Uniti CR 20 3196 322704

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
18 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
39 Km a NW di Parma (192836 abitanti)
63 Km a E di Pavia (72576 abitanti)
65 Km a SW di Brescia (196480 abitanti)
66 Km a NW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
77 Km a SE di Milano (1345851 abitanti)
80 Km a SE di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
80 Km a S di Bergamo (119381 abitanti)
80 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
82 Km a SE di Monza (122671 abitanti)
83 Km a SE di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
89 Km a W di Modena (184973 abitanti)
90 Km a E di Vigevano (63310 abitanti)
90 Km a SE di Rho (50434 abitanti)
98 Km a W di Verona (258765 abitanti)
99 Km a N di La Spezia (93959 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.2
2004-08-24
14:57:52
44.997 9.911 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 503619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-08-24 14:57:52 ± 0.175
Latitudine 44.9970 ± 0.0124
Longitudine 9.9110 ± 0.0174
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 503619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1938.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 81
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00356
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01627
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 503619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:01:46

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 503619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.IMI.Z. 2004-08-24T14:58:47.44 10.0 undecidable manual SN 233 1.7982 0.12 0.6
--.CTI.Z. 2004-08-24T14:58:42.92 10.0 undecidable manual SN 48 1.5984 0.26 0.6
--.SEI.Z. 2004-08-24T14:58:39.23 10.0 undecidable manual SN 131 1.3875 1.57 0.1
--.FIN.Z. 2004-08-24T14:58:38.53 10.0 undecidable manual SN 237 1.443 -0.28 0.7
--.VAI.Z. 2004-08-24T14:58:33.30 10.0 undecidable manual SN 317 1.1766 0.51 0.6
--.BDI.Z. 2004-08-24T14:58:30.12 10.0 undecidable manual SG 151 1.0545 0.8 0.4
--.CSNT.Z. 2004-08-24T14:58:23.17 10.0 undecidable manual PN 146 1.8093 -1.2 0.5
--.IMI.Z. 2004-08-24T14:58:23.88 10.0 undecidable manual PN 233 1.7982 -0.32 1.4
--.GSCL.Z. 2004-08-24T14:58:22.62 10.0 undecidable manual SG 142 0.7992 1.29 0.2
--.VMG.Z. 2004-08-24T14:58:21.41 10.0 undecidable manual PN 130 1.554 0.59 1.3
--.BRMO.Z. 2004-08-24T14:58:21.31 10.0 undecidable manual PN 11 1.5096 1.11 0.6
--.SAL.Z. 2004-08-24T14:58:19.84 10.0 undecidable manual SG 34 0.7437 0.38 0.7
--.FIN.Z. 2004-08-24T14:58:19.73 10.0 undecidable manual PN 237 1.443 0.45 1.5
--.CTI.Z. 2004-08-24T14:58:19.82 10.0 undecidable manual PN 48 1.5984 -1.68 0.1
--.SEI.Z. 2004-08-24T14:58:18.92 10.0 undecidable manual PN 131 1.3875 0.31 1.7
--.VAI.Z. 2004-08-24T14:58:15.62 10.0 undecidable manual PN 317 1.1766 -0.03 1.9
--.ZCCA.Z. 2004-08-24T14:58:12.82 10.0 undecidable manual PG 129 0.9879 0.12 1.9
--.BDI.Z. 2004-08-24T14:58:12.72 10.0 undecidable manual PG 151 1.0545 -1.08 0.7
--.BOB.N. 2004-08-24T14:58:09.60 10.0 undecidable manual SG 234 0.3996 0.92 0.4
--.SAL.Z. 2004-08-24T14:58:08.14 10.0 undecidable manual PG 34 0.7437 0.04 1.9
--.GSCL.Z. 2004-08-24T14:58:08.66 10.0 undecidable manual PG 142 0.7992 -0.53 1.5
--.ERBM.Z. 2004-08-24T14:58:06.84 10.0 undecidable manual PG 147 0.6771 0 1.9
--.BOB.Z. 2004-08-24T14:58:01.17 10.0 undecidable manual PG 234 0.3996 -0.4 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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