Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 30-03-2002 ore 23:19:43 (Italia) in zona: 3 km SE Colli del Tronto (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km SE Colli del Tronto (AP), il

  • 30-03-2002 22:19:43 (UTC)
  • 30-03-2002 23:19:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.8570, 13.7740 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colli del Tronto AP 3 3668 3668
Ancarano TE 3 1857 5525
Torano Nuovo TE 4 1611 7136
Spinetoli AP 4 7215 14351
Controguerra TE 4 2436 16787
Monsampolo del Tronto AP 5 4611 21398
Castel di Lama AP 5 8634 30032
Nereto TE 5 5242 35274
Sant'Egidio alla Vibrata TE 6 9811 45085
Corropoli TE 6 5045 50130
Castorano AP 6 2380 52510
Maltignano AP 8 2401 54911
Colonnella TE 8 3734 58645
Sant'Omero TE 8 5243 63888
Monteprandone AP 9 12655 76543
Appignano del Tronto AP 10 1785 78328
Acquaviva Picena AP 10 3831 82159
Offida AP 11 5058 87217
Folignano AP 12 9241 96458
Martinsicuro TE 12 16033 112491
Alba Adriatica TE 12 12353 124844
Bellante TE 13 7152 131996
Tortoreto TE 13 11542 143538
Civitella del Tronto TE 13 5116 148654
San Benedetto del Tronto AP 13 47303 195957
Mosciano Sant'Angelo TE 15 9308 205265
Castignano AP 15 2796 208061
Cossignano AP 16 978 209039
Ripatransone AP 16 4309 213348
Ascoli Piceno AP 16 49407 262755
Campli TE 16 7209 269964
Grottammare AP 17 16006 285970
Giulianova TE 19 24050 310020
Montedinove AP 20 488 310508
Montalto delle Marche AP 20 2122 312630

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
49 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
57 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
64 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
65 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
88 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
98 Km a E di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.8
2002-03-30
22:19:43
42.857 13.774 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 438229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-03-30 22:19:43 ± 0.206
Latitudine 42.8570 ± 0.0144
Longitudine 13.7740 ± 0.0244
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 438229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2553.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 141
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03416
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 25
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 25
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 438229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:54:07

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 19
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 438229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 2002-03-30T22:20:41.26 10.0 positive manual PN 349 3.7962 -0.94 0.5
--.CTI.Z. 2002-03-30T22:20:37.94 10.0 undecidable manual PN 334 3.5187 -0.55 0.5
--.SLCN.Z. 2002-03-30T22:20:30.31 10.0 undecidable manual PN 149 2.8194 1.44 0.1
--.CPI2.Z. 2002-03-30T22:20:27.12 10.0 undecidable manual SN 161 1.332 0.38 0.4
--.SGO.Z. 2002-03-30T22:20:25.90 10.0 undecidable manual PN 152 2.5641 0.65 0.5
--.RVI2.Z. 2002-03-30T22:20:24.77 10.0 undecidable manual SN 171 1.2432 0.02 0.4
--.MRLC.Z. 2002-03-30T22:20:24.45 10.0 undecidable manual PN 147 2.4531 0.69 0.5
--.RNI2.Z. 2002-03-30T22:20:23.40 10.0 undecidable manual SN 165 1.1877 0.14 0.4
--.CRVI.Z. 2002-03-30T22:20:21.82 10.0 undecidable manual SN 160 1.1988 -1.73 0
--.CSSN.Z. 2002-03-30T22:20:20.70 10.0 positive manual PN 154 2.1978 0.46 1.4
--.MRB1.Z. 2002-03-30T22:20:17.64 10.0 positive manual PN 152 1.9425 0.88 0.8
--.CSNT.Z. 2002-03-30T22:20:16.87 10.0 negative manual PN 289 1.9092 0.6 1.3
--.PTQR.Z. 2002-03-30T22:20:15.41 10.0 undecidable manual SG 197 0.8769 1.13 0.1
--.RGNG.Z. 2002-03-30T22:20:15.10 10.0 undecidable manual PN 130 1.776 0.54 0.7
--.VTB1.Z. 2002-03-30T22:20:14.79 10.0 positive manual PN 158 1.776 0.2 1.9
--.CRE.Z. 2002-03-30T22:20:11.39 10.0 positive manual PN 300 1.5318 0.35 1.9
--.RDP.Z. 2002-03-30T22:20:08.10 10.0 positive manual PN 215 1.3431 -0.43 1.8
--.CPI2.Z. 2002-03-30T22:20:07.65 10.0 negative manual PN 161 1.332 -0.68 1.3
--.RVI2.Z. 2002-03-30T22:20:06.47 10.0 undecidable manual PN 171 1.2432 -0.71 0.6
--.RNI2.Z. 2002-03-30T22:20:05.63 10.0 undecidable manual PN 165 1.1877 -0.69 0.7
--.CRVI.Z. 2002-03-30T22:20:05.73 10.0 negative manual PN 160 1.1988 -0.77 1.2
--.AQU.Z. 2002-03-30T22:20:05.00 10.0 undecidable manual SG 208 0.5661 0.56 0.3
--.FSSB.Z. 2002-03-30T22:20:05.35 10.0 negative manual PN 318 1.0989 0.15 2.1
--.SDI.Z. 2002-03-30T22:20:04.14 10.0 negative manual PN 178 1.1433 -1.64 0.1
--.NRCA.Z. 2002-03-30T22:20:03.20 10.0 undecidable manual SG 266 0.4773 1.39 0.1
--.MNS.Z. 2002-03-30T22:20:02.00 10.0 negative manual PG 239 0.9213 -0.13 2.1
--.ARV.Z. 2002-03-30T22:20:01.29 10.0 positive manual PG 316 0.8769 0.1 2.1
--.PTQR.Z. 2002-03-30T22:20:00.59 10.0 negative manual PG 197 0.8769 -0.54 1.6
--.ASS.Z. 2002-03-30T22:20:00.00 10.0 positive manual PG 283 0.8436 -0.52 1.6
--.SNTG.Z. 2002-03-30T22:19:58.29 10.0 negative manual PG 302 0.7215 -0.03 2.2
--.AQU.Z. 2002-03-30T22:19:55.99 10.0 undecidable manual PG 208 0.5661 0.54 0.8
--.NRCA.Z. 2002-03-30T22:19:53.52 10.0 negative manual PG 266 0.4773 -0.31 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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