Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 04-04-1985 ore 16:49:24 (Italia) in zona: 2 km W Conca Casale (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km W Conca Casale (IS), il

  • 04-04-1985 14:49:24 (UTC)
  • 04-04-1985 16:49:24 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4940, 13.9880 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Conca Casale IS 2 200 200
Viticuso FR 4 353 553
Venafro IS 5 11280 11833
San Vittore del Lazio FR 5 2636 14469
San Pietro Infine CE 6 944 15413
Acquafondata FR 6 263 15676
Pozzilli IS 7 2380 18056
Cervaro FR 7 8109 26165
Filignano IS 8 648 26813
Vallerotonda FR 9 1581 28394
Mignano Monte Lungo CE 10 3250 31644
Sesto Campano IS 11 2388 34032
Sant'Elia Fiumerapido FR 11 6166 40198
Cassino FR 13 36142 76340
Rocca d'Evandro CE 13 3283 79623
Montaquila IS 14 2456 82079
Capriati a Volturno CE 14 1541 83620
San Biagio Saracinisco FR 14 349 83969
Scapoli IS 15 680 84649
Presenzano CE 15 1766 86415
Ciorlano CE 15 426 86841
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 15 966 87807
Colli a Volturno IS 15 1349 89156
Monteroduni IS 16 2264 91420
Sant'Apollinare FR 17 1919 93339
Rocchetta a Volturno IS 17 1113 94452
Macchia d'Isernia IS 17 1035 95487
Fontegreca CE 17 811 96298
Galluccio CE 17 2154 98452
Belmonte Castello FR 17 739 99191
Tora e Piccilli CE 17 910 100101
Pignataro Interamna FR 18 2595 102696
Conca della Campania CE 18 1239 103935
Fornelli IS 18 1909 105844
Villa Santa Lucia FR 18 2632 108476
Villa Latina FR 18 1241 109717
Terelle FR 19 422 110139
Sant'Andrea del Garigliano FR 19 1505 111644
Pratella CE 19 1565 113209
Castel San Vincenzo IS 19 516 113725
Prata Sannita CE 19 1502 115227
Pizzone IS 20 329 115556
Piedimonte San Germano FR 20 6535 122091
Picinisco FR 20 1218 123309

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
61 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
65 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
68 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
69 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
69 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
70 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
72 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
76 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
78 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
81 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
82 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
85 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
90 Km a E di Latina (125985 abitanti)
93 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
94 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
97 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
98 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-04-04
14:49:24
41.494 13.988 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 4029
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-04-04 14:49:24 ± 1.086
Latitudine 41.4940 ± 0.0751
Longitudine 13.9880 ± 0.0421
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 4029

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 9055.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 248
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00227
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01190
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 4029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:43
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AQU.Z. 1985-04-04T14:50:01.00 10.0 undecidable manual SG? 333 0.9657 3.41 0
--.PO9.Z. 1985-04-04T14:49:50.00 10.0 undecidable manual PN 324 1.3209 0.95 0.8
--.MNS.Z. 1985-04-04T14:49:49.50 10.0 undecidable manual PN 312 1.3098 0.61 1.1
--.AQU.Z. 1985-04-04T14:49:45.00 10.0 undecidable manual PG 333 0.9657 1.29 0.7
--.DUI.Z. 1985-04-04T14:49:40.00 10.0 undecidable manual SG 64 0.3885 0.89 0.5
--.SD1.Z. 1985-04-04T14:49:34.00 10.0 undecidable manual SG 328 0.2553 -0.78 0.8
--.DUI.Z. 1985-04-04T14:49:32.00 10.0 undecidable manual PG 64 0.3885 -1.03 1.1
--.SD1.Z. 1985-04-04T14:49:29.50 10.0 negative manual PG 328 0.2553 -1.03 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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