Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 08-09-2000 ore 23:48:16 (Italia) in zona: 1 km SW Incisa Scapaccino (AT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 1 km SW Incisa Scapaccino (AT), il

  • 08-09-2000 21:48:16 (UTC)
  • 08-09-2000 23:48:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8030, 8.3680 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Incisa Scapaccino AT 1 2288 2288
Vaglio Serra AT 2 275 2563
Cortiglione AT 2 571 3134
Nizza Monferrato AT 3 10429 13563
Castelnuovo Belbo AT 4 895 14458
Vinchio AT 4 601 15059
Belveglio AT 4 350 15409
Bruno AT 6 321 15730
Mombercelli AT 6 2259 17989
Rocchetta Tanaro AT 7 1450 19439
Castelnuovo Calcea AT 7 759 20198
Fontanile AT 7 567 20765
Mombaruzzo AT 7 1117 21882
Bergamasco AL 8 744 22626
Calamandrana AT 8 1761 24387
San Marzano Oliveto AT 8 1047 25434
Castelletto Molina AT 8 180 25614
Cerro Tanaro AT 8 626 26240
Masio AL 8 1420 27660
Moasca AT 8 494 28154
Quaranti AT 9 183 28337
Carentino AL 9 340 28677
Castel Boglione AT 9 609 29286
Montaldo Scarampi AT 9 755 30041
Agliano Terme AT 9 1642 31683
Castello di Annone AT 10 1860 33543
Maranzana AT 10 277 33820
Castel Rocchero AT 10 395 34215
Rocca d'Arazzo AT 10 936 35151
Montegrosso d'Asti AT 10 2344 37495
Rocchetta Palafea AT 11 338 37833
Alice Bel Colle AL 11 766 38599
Canelli AT 11 10485 49084
Ricaldone AL 11 684 49768
Azzano d'Asti AT 11 391 50159
Quattordio AL 11 1637 51796
Vigliano d'Asti AT 11 835 52631
Oviglio AL 11 1265 53896
Montabone AT 12 333 54229
Felizzano AL 12 2344 56573
Mongardino AT 13 921 57494
Calosso AT 13 1279 58773
Frascaro AL 13 440 59213
Cassinasco AT 14 611 59824
Cassine AL 14 2961 62785
Gamalero AL 14 844 63629
Borgoratto Alessandrino AL 14 584 64213
Costigliole d'Asti AT 15 5914 70127
Santo Stefano Belbo CN 15 3984 74111
Sessame AT 15 271 74382
Refrancore AT 15 1591 75973
Isola d'Asti AT 15 2071 78044
Terzo AL 15 923 78967
Bistagno AL 16 1887 80854
Castelnuovo Bormida AL 16 694 81548
Acqui Terme AL 16 19896 101444
Sezzadio AL 16 1246 102690
Castiglione Tinella CN 16 895 103585
Bubbio AT 16 893 104478
Asti AT 17 76202 180680
Strevi AL 17 2019 182699
Castelspina AL 17 416 183115
Loazzolo AT 17 359 183474
Solero AL 17 1645 185119
Castellazzo Bormida AL 17 4570 189689
Monastero Bormida AT 18 931 190620
Revigliasco d'Asti AT 18 767 191387
Rivalta Bormida AL 18 1446 192833
Castagnole delle Lanze AT 18 3798 196631
Melazzo AL 18 1325 197956
Camo CN 18 201 198157
Castagnole Monferrato AT 18 1245 199402
Quargnento AL 19 1398 200800
Fubine AL 19 1653 202453
Visone AL 19 1194 203647
Antignano AT 19 974 204621
Portacomaro AT 19 2006 206627
Coazzolo AT 19 302 206929
Ponti AL 19 606 207535
Scurzolengo AT 20 555 208090
Cessole AT 20 403 208493
Castelletto d'Erro AL 20 148 208641
Orsara Bormida AL 20 424 209065
Viarigi AT 20 929 209994
Cossano Belbo CN 20 958 210952

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a SE di Asti (76202 abitanti)
23 Km a SW di Alessandria (93943 abitanti)
56 Km a N di Savona (61345 abitanti)
58 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
62 Km a E di Torino (890529 abitanti)
62 Km a NW di Genova (586655 abitanti)
69 Km a SW di Vigevano (63310 abitanti)
74 Km a S di Novara (104380 abitanti)
76 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
79 Km a NE di Cuneo (56081 abitanti)
97 Km a SW di Rho (50434 abitanti)
98 Km a SW di Legnano (60262 abitanti)
98 Km a SW di Busto Arsizio (83106 abitanti)
98 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
ML-VAX 2.8
2000-09-08
21:48:16
44.803 8.368 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 402399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-09-08 21:48:16 ± 0.152
Latitudine 44.8030 ± 0.0089
Longitudine 8.3680 ± 0.0120
Profondità (km) 11 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 402399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1371.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 60
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00348
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03448
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 402399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:18:34

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 402399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PTCC.Z. 2000-09-08T21:49:14.68 10.0 undecidable manual PN 63 3.8295 -0.29 0.9
--.GE9.Z. 2000-09-08T21:49:12.42 10.0 undecidable manual PN 64 3.6408 -0.01 1.1
--.ASS.Z. 2000-09-08T21:49:11.00 10.0 undecidable manual PN 117 3.5298 0.08 1.1
--.FVI.Z. 2000-09-08T21:49:11.70 10.0 undecidable manual PN 58 3.5631 0.48 0.7
--.GU9.Z. 2000-09-08T21:49:04.76 10.0 undecidable manual SN 105 1.6317 -0.98 0.1
--.CRE.Z. 2000-09-08T21:49:02.16 10.0 undecidable manual PN 113 2.8194 1.05 0.1
--.SFI.Z. 2000-09-08T21:49:02.10 10.0 undecidable manual PN! 108 2.6307 3.4 0
--.EB9.Z. 2000-09-08T21:49:02.68 10.0 undecidable manual SN 103 1.4985 0.24 0.6
--.CTI.Z. 2000-09-08T21:48:58.50 10.0 undecidable manual PN 60 2.6085 -0.2 1.3
--.CSNT.Z. 2000-09-08T21:48:56.94 10.0 undecidable manual PN 121 2.4753 0.53 0.8
--.GRFL.Z. 2000-09-08T21:48:56.86 10.0 undecidable manual PN 130 2.4975 0.2 1.3
--.MCGN.Z. 2000-09-08T21:48:55.00 10.0 undecidable manual SN 347 1.1766 0.17 0.7
--.BNI.Z. 2000-09-08T21:48:54.87 10.0 undecidable manual SN 282 1.2099 -0.84 0.1
--.VAI.Z. 2000-09-08T21:48:52.70 10.0 undecidable manual SN 14 1.0989 -0.75 0.2
--.BR9.Z. 2000-09-08T21:48:52.89 10.0 undecidable manual PN 39 2.1756 0.63 0.7
--.ZC9.Z. 2000-09-08T21:48:51.34 10.0 undecidable manual PN! 102 1.9092 2.78 0
--.PII.Z. 2000-09-08T21:48:48.21 10.0 undecidable manual PN 124 1.8759 0.02 1.7
--.GU9.Z. 2000-09-08T21:48:47.33 10.0 undecidable manual PN! 105 1.6317 2.45 0
--.ORO.Z. 2000-09-08T21:48:47.13 10.0 undecidable manual SG 341 0.8658 0.95 0.1
--.BDI.Z. 2000-09-08T21:48:46.71 10.0 undecidable manual PN 114 1.7538 0.3 1.4
--.SAL.Z. 2000-09-08T21:48:45.89 10.0 undecidable manual PN 61 1.7205 -0.03 1.8
--.DOI.Z. 2000-09-08T21:48:44.82 10.0 undecidable manual SG 249 0.8436 -0.83 0.1
--.BOB.Z. 2000-09-08T21:48:43.16 10.0 undecidable manual SG 92 0.7659 0.23 0.6
--.EB9.Z. 2000-09-08T21:48:42.00 10.0 undecidable manual PN 103 1.4985 -0.98 0.2
--.BNI.Z. 2000-09-08T21:48:39.83 10.0 undecidable manual PN 282 1.2099 0.74 0.5
--.MCGN.Z. 2000-09-08T21:48:38.46 10.0 undecidable manual PN 347 1.1766 -0.12 1.7
--.VAI.Z. 2000-09-08T21:48:36.97 10.0 positive manual PN 14 1.0989 -0.45 2.2
--.DOI.Z. 2000-09-08T21:48:33.33 10.0 negative manual PG 249 0.8436 0.05 3.5
--.ORO.Z. 2000-09-08T21:48:33.67 10.0 undecidable manual PG 341 0.8658 0.09 1.7
--.BOB.Z. 2000-09-08T21:48:31.32 10.0 positive manual PG 92 0.7659 -0.38 2.6
--.CKI.Z. 2000-09-08T21:48:30.87 10.0 undecidable manual SG 189 0.3885 0.1 0.7
--.CKI.Z. 2000-09-08T21:48:24.57 10.0 positive manual PG 189 0.3885 -0.12 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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