Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 05-02-2000 ore 01:09:55 (Italia) in zona: 1 km SW Poggiodomo (PG)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km SW Poggiodomo (PG), il

  • 05-02-2000 00:09:55 (UTC)
  • 05-02-2000 01:09:55 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7040, 12.9310 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Poggiodomo PG 1 117 117
Monteleone di Spoleto PG 6 599 716
Cascia PG 7 3217 3933
Scheggino PG 8 461 4394
Sant'Anatolia di Narco PG 8 564 4958
Vallo di Nera PG 9 364 5322
Cerreto di Spoleto PG 13 1075 6397
Ferentillo TR 15 1913 8310
Polino TR 15 233 8543
Leonessa RI 16 2435 10978
Spoleto PG 16 38218 49196
Norcia PG 17 4957 54153
Montefranco TR 18 1276 55429
Campello sul Clitunno PG 18 2442 57871
Arrone TR 19 2763 60634

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
34 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
55 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
63 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
64 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
75 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
80 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
83 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
97 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.6
2000-02-05
00:09:55
42.704 12.931 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 381699
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-02-05 00:09:55 ± 0.2
Latitudine 42.7040 ± 0.0110
Longitudine 12.9310 ± 0.0213
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 381699

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2127.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01311
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 381699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:58:35

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 381699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PGD.Z. 2000-02-05T00:10:43.56 10.0 undecidable manual SN 323 1.4541 1 0.3
--.CSNT.Z. 2000-02-05T00:10:42.20 10.0 undecidable manual SN 303 1.4208 0.65 0.4
--.RVI2.Z. 2000-02-05T00:10:39.13 10.0 undecidable manual SN 143 1.3431 -0.75 0.4
--.SDI.Z. 2000-02-05T00:10:36.21 10.0 undecidable manual SN 146 1.1877 0.2 0.5
--.CRE.Z. 2000-02-05T00:10:35.54 10.0 undecidable manual SN 322 1.1544 0.19 0.5
--.FB9.Z. 2000-02-05T00:10:31.40 10.0 undecidable manual SG 353 0.9879 0.37 0.6
--.PQ9.Z. 2000-02-05T00:10:24.32 10.0 undecidable manual SG 153 0.7659 0.98 0.4
--.ARV.Z. 2000-02-05T00:10:23.60 10.0 undecidable manual SG 0 0.7881 -0.66 0.5
--.PGD.Z. 2000-02-05T00:10:23.56 10.0 undecidable manual PN 323 1.4541 0.72 0.9
--.CSNT.Z. 2000-02-05T00:10:23.17 10.0 positive manual PN 303 1.4208 0.91 1.5
--.RVI2.Z. 2000-02-05T00:10:22.37 10.0 negative manual PN 143 1.3431 1.08 1.3
--.SDI.Z. 2000-02-05T00:10:19.48 10.0 positive manual PN 146 1.1877 0.42 2.5
--.CRE.Z. 2000-02-05T00:10:18.96 10.0 undecidable manual PN 322 1.1544 0.28 1.3
--.SNTG.Z. 2000-02-05T00:10:16.40 10.0 undecidable manual SG 0 0.5439 -0.39 0.6
--.FB9.Z. 2000-02-05T00:10:15.60 10.0 undecidable manual PG 353 0.9879 -0.38 1.4
--.AQU.Z. 2000-02-05T00:10:13.35 10.0 undecidable manual SG 135 0.4884 -1.25 0.3
--.PQ9.Z. 2000-02-05T00:10:13.62 10.0 undecidable manual PG 153 0.7659 1.88 0.2
--.ARV.Z. 2000-02-05T00:10:11.11 10.0 undecidable manual PG 0 0.7881 -1.17 0.7
--.ASS.Z. 2000-02-05T00:10:11.84 10.0 undecidable manual SG 330 0.3996 -0.02 0.7
--.MNS.Z. 2000-02-05T00:10:08.71 10.0 undecidable manual SG 210 0.3552 -1.5 0.2
--.SNTG.Z. 2000-02-05T00:10:06.95 10.0 negative manual PG 0 0.5439 -0.81 2.2
--.AQU.Z. 2000-02-05T00:10:04.89 10.0 undecidable manual PG 135 0.4884 -1.81 0.2
--.ASS.Z. 2000-02-05T00:10:04.96 10.0 positive manual PG 330 0.3996 -0.16 3.3
--.NRCA.Z. 2000-02-05T00:10:03.46 10.0 undecidable manual SG 46 0.1776 0.2 0.6
--.MNS.Z. 2000-02-05T00:10:02.95 10.0 positive manual PG 210 0.3552 -1.22 1.3
--.NRCA.Z. 2000-02-05T00:10:00.90 10.0 positive manual PG 46 0.1776 -0.06 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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