Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 02-10-1999 ore 05:42:29 (Italia) in zona: 3 km W Pederobba (TV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km W Pederobba (TV), il

  • 02-10-1999 03:42:29 (UTC)
  • 02-10-1999 05:42:29 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8680, 11.9470 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pederobba TV 3 7451 7451
Cavaso del Tomba TV 4 2960 10411
Monfumo TV 5 1398 11809
Possagno TV 5 2177 13986
Valdobbiadene TV 5 10388 24374
Alano di Piave BL 5 2827 27201
Segusino TV 6 1887 29088
Quero Vas BL 6 3237 32325
Castelcucco TV 6 2215 34540
Cornuda TV 6 6267 40807
Maser TV 7 5070 45877
Vidor TV 7 3766 49643
Asolo TV 8 9128 58771
Crocetta del Montello TV 8 6080 64851
Paderno del Grappa TV 9 2192 67043
Crespano del Grappa TV 9 4520 71563
Caerano di San Marco TV 10 8017 79580
Fonte TV 11 5923 85503
Moriago della Battaglia TV 12 2761 88264
Borso del Grappa TV 13 5924 94188
Altivole TV 13 6911 101099
Montebelluna TV 13 31228 132327
San Zenone degli Ezzelini TV 13 7411 139738
Miane TV 14 3329 143067
Sernaglia della Battaglia TV 14 6202 149269
Farra di Soligo TV 15 8913 158182
Mussolente VI 15 7658 165840
Riese Pio X TV 15 11067 176907
Seren del Grappa BL 16 2448 179355
Follina TV 16 3873 183228
Loria TV 17 9310 192538
Volpago del Montello TV 17 10151 202689
Feltre BL 17 20649 223338
Romano d'Ezzelino VI 17 14478 237816
Cismon del Grappa VI 18 906 238722
Trevignano TV 18 10761 249483
Pieve di Soligo TV 18 12106 261589
Pove del Grappa VI 18 3083 264672
Solagna VI 19 1901 266573
Cassola VI 19 14619 281192
Giavera del Montello TV 19 5142 286334
Cison di Valmarino TV 19 2647 288981
Campolongo sul Brenta VI 19 818 289799
Arsiè BL 20 2368 292167
Bassano del Grappa VI 20 43372 335539
Pedavena BL 20 4453 339992
Castello di Godego TV 20 7177 347169

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a NW di Treviso (83731 abitanti)
47 Km a NE di Vicenza (112953 abitanti)
52 Km a N di Padova (210401 abitanti)
56 Km a W di Pordenone (51229 abitanti)
57 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
68 Km a E di Trento (117317 abitanti)
84 Km a SE di Bolzano (106441 abitanti)
88 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
89 Km a N di Rovigo (51867 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.7
1999-10-02
03:42:29
45.868 11.947 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 374519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-10-02 03:42:29 ± 0.295
Latitudine 45.8680 ± 0.0122
Longitudine 11.9470 ± 0.0112
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 374519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1613.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 88
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01797
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 374519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:51:37

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 374519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TRI.Z. 1999-10-02T03:43:11.46 10.0 undecidable manual SN 96 1.2654 -0.54 0.4
--.BR9.Z. 1999-10-02T03:43:11.28 10.0 undecidable manual SN 299 1.2432 -0.01 0.7
--.PTCC.Z. 1999-10-02T03:43:07.50 10.0 undecidable manual SN 60 1.11 -0.59 0.3
--.SAL.Z. 1999-10-02T03:43:06.00 10.0 undecidable manual SG 255 1.0101 0.46 0.5
--.PGD.Z. 1999-10-02T03:43:04.14 10.0 undecidable manual PN 184 1.998 0.1 1.4
--.FVI.Z. 1999-10-02T03:43:03.00 10.0 undecidable manual SG 37 0.9213 0.61 0.4
--.GE9.Z. 1999-10-02T03:43:02.14 10.0 undecidable manual SG 62 0.9213 -0.14 0.8
--.BR9.Z. 1999-10-02T03:42:54.00 10.0 undecidable manual PN 299 1.2432 0.27 1.6
--.TRI.Z. 1999-10-02T03:42:53.89 10.0 undecidable manual PN 96 1.2654 -0.25 1.6
--.PTCC.Z. 1999-10-02T03:42:51.79 10.0 undecidable manual PN 60 1.11 -0.09 1.9
--.SAL.Z. 1999-10-02T03:42:50.23 10.0 undecidable manual PG 255 1.0101 -0.17 1.9
--.GE9.Z. 1999-10-02T03:42:49.66 10.0 undecidable manual PG 62 0.9213 1.14 0.1
--.FVI.Z. 1999-10-02T03:42:48.14 10.0 undecidable manual PG 37 0.9213 -0.45 1.2
--.CTI.Z. 1999-10-02T03:42:40.43 10.0 undecidable manual SG 310 0.2664 0.05 0.8
--.CTI.Z. 1999-10-02T03:42:35.52 10.0 undecidable manual PG 310 0.2664 -0.36 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download