Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 10-09-1998 ore 07:19:30 (UTC) in zona: 3 km SE Cavaion Veronese (VR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km SE Cavaion Veronese (VR), il

  • 10-09-1998 07:19:30 (UTC)
  • 10-09-1998 09:19:30 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.5180, 10.7910 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cavaion Veronese VR 3 5849 5849
Pastrengo VR 3 3092 8941
Sant'Ambrogio di Valpolicella VR 4 11737 20678
Affi VR 4 2336 23014
Lazise VR 5 6901 29915
Rivoli Veronese VR 6 2180 32095
Bardolino VR 6 7049 39144
Bussolengo VR 7 19938 59082
Pescantina VR 7 17128 76210
San Pietro in Cariano VR 8 12897 89107
Fumane VR 8 4119 93226
Costermano sul Garda VR 9 3738 96964
Castelnuovo del Garda VR 9 13214 110178
Garda VR 9 4092 114270
Sona VR 10 17683 131953
Caprino Veronese VR 10 8371 140324
Dolcè VR 10 2625 142949
Marano di Valpolicella VR 11 3175 146124
Negrar VR 12 17119 163243
Peschiera del Garda VR 12 10354 173597
Sommacampagna VR 13 14821 188418
Torri del Benaco VR 13 3023 191441
San Zeno di Montagna VR 14 1355 192796
Ponti sul Mincio MN 14 2357 195153
Sirmione BS 15 8137 203290
Monzambano MN 16 4863 208153
Brentino Belluno VR 17 1395 209548
Sant'Anna d'Alfaedo VR 18 2553 212101
Pozzolengo BS 18 3497 215598
Verona VR 18 258765 474363
Ferrara di Monte Baldo VR 18 226 474589
Valeggio sul Mincio VR 19 15098 489687
Manerba del Garda BS 19 5287 494974
Villafranca di Verona VR 19 33194 528168
Moniga del Garda BS 20 2533 530701
San Felice del Benaco BS 20 3391 534092
Toscolano-Maderno BS 20 7990 542082

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a W di Verona (258765 abitanti)
45 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
59 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
67 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
74 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
82 Km a N di Carpi (70699 abitanti)
86 Km a W di Padova (210401 abitanti)
88 Km a NE di Parma (192836 abitanti)
89 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
92 Km a N di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
93 Km a NW di Rovigo (51867 abitanti)
97 Km a N di Modena (184973 abitanti)
100 Km a NW di Ferrara (133155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.9
1998-09-10
07:19:30
45.518 10.791 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 350709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-09-10 07:19:30 ± 0.174
Latitudine 45.5180 ± 0.0107
Longitudine 10.7910 ± 0.0203
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 350709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1975.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 92
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01789
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 350709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:28:32

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 350709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1998-09-10T07:20:25.88 10.0 undecidable manual SN 51 1.7427 1.6 0.1
--.PII.Z. 1998-09-10T07:20:25.88 10.0 undecidable manual SN 185 1.7982 0.27 0.7
--.SFI.Z. 1998-09-10T07:20:24.78 10.0 undecidable manual SN 154 1.7649 -0.19 0.7
--.BDI.Z. 1998-09-10T07:20:17.58 10.0 undecidable manual SN 185 1.4541 0.17 0.8
--.BOB.Z. 1998-09-10T07:20:11.23 10.0 undecidable manual SN 231 1.1988 -0.17 0.8
--.GU9.Z. 1998-09-10T07:20:10.29 10.0 undecidable manual SN 186 1.1655 -0.33 0.8
--.ZC9.Z. 1998-09-10T07:20:10.48 10.0 undecidable manual SN 173 1.1655 -0.08 0.8
--.EB9.Z. 1998-09-10T07:20:09.26 10.0 undecidable manual SN 193 1.1211 -0.29 0.8
--.BR9.Z. 1998-09-10T07:20:05.44 10.0 undecidable manual SG 343 0.999 -0.39 0.8
--.PTCC.Z. 1998-09-10T07:20:05.56 10.0 undecidable manual PN 62 1.9869 0.59 1.4
--.PII.Z. 1998-09-10T07:20:03.50 10.0 undecidable manual PN 185 1.7982 1.04 0.9
--.SFI.Z. 1998-09-10T07:20:02.17 10.0 undecidable manual PN 154 1.7649 0.08 1.8
--.FVI.Z. 1998-09-10T07:20:02.58 10.0 undecidable manual PN 51 1.7427 0.89 1.1
--.CTI.Z. 1998-09-10T07:19:57.99 10.0 undecidable manual SG 47 0.7881 -1.38 0.2
--.BDI.Z. 1998-09-10T07:19:56.61 10.0 undecidable manual PN 185 1.4541 -1.12 0.7
--.EB9.Z. 1998-09-10T07:19:55.60 10.0 undecidable manual PN 193 1.1211 1.88 0.2
--.BOB.Z. 1998-09-10T07:19:53.73 10.0 undecidable manual PN 231 1.1988 -0.53 1.7
--.GU9.Z. 1998-09-10T07:19:53.72 10.0 undecidable manual PN 186 1.1655 -0.09 2.1
--.ZC9.Z. 1998-09-10T07:19:52.85 10.0 undecidable manual PN 173 1.1655 -0.92 1.1
--.BR9.Z. 1998-09-10T07:19:50.17 10.0 undecidable manual PG 343 0.999 -0.87 1.2
--.CTI.Z. 1998-09-10T07:19:46.89 10.0 undecidable manual PG 47 0.7881 -0.42 1.8
--.SAL.Z. 1998-09-10T07:19:39.25 10.0 undecidable manual SG 295 0.1998 0.29 0.8
--.SAL.Z. 1998-09-10T07:19:36.90 10.0 undecidable manual PG 295 0.1998 0.56 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download