Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 30-05-1998 ore 18:53:09 (Italia) in zona: 4 km W Gualdo (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 4 km W Gualdo (MC), il

  • 30-05-1998 16:53:09 (UTC)
  • 30-05-1998 18:53:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0760, 13.2920 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gualdo MC 4 815 815
San Ginesio MC 4 3498 4313
Sarnano MC 5 3264 7577
Cessapalombo MC 5 512 8089
Camporotondo di Fiastrone MC 7 563 8652
Caldarola MC 9 1823 10475
Sant'Angelo in Pontano MC 9 1436 11911
Ripe San Ginesio MC 10 852 12763
Bolognola MC 10 142 12905
Acquacanina MC 11 121 13026
Belforte del Chienti MC 11 1886 14912
Penna San Giovanni MC 11 1108 16020
Colmurano MC 11 1263 17283
Amandola FM 12 3629 20912
Fiastra MC 12 559 21471
Monte San Martino MC 13 765 22236
Serrapetrona MC 14 966 23202
Loro Piceno MC 14 2401 25603
Smerillo FM 15 365 25968
Tolentino MC 15 20069 46037
Urbisaglia MC 15 2628 48665
Montefortino FM 15 1178 49843
Falerone FM 15 3337 53180
Montappone FM 16 1682 54862
Servigliano FM 16 2336 57198
Comunanza AP 16 3166 60364
Monte Vidon Corrado FM 17 731 61095
Montefalcone Appennino FM 17 424 61519
Pievebovigliana MC 17 866 62385
Fiordimonte MC 17 202 62587
Massa Fermana FM 17 963 63550
Santa Vittoria in Matenano FM 18 1330 64880
Ussita MC 19 444 65324
Camerino MC 19 6974 72298
San Severino Marche MC 19 12726 85024
Monteleone di Fermo FM 20 395 85419
Montemonaco AP 20 604 86023
Mogliano MC 20 4696 90719
Pieve Torina MC 20 1458 92177

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
57 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
73 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
78 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
81 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
88 Km a S di Fano (60888 abitanti)
94 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 1.9
1998-05-30
16:53:09
43.076 13.292 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 340149
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-05-30 16:53:09 ± 0.289
Latitudine 43.0760 ± 0.0109
Longitudine 13.2920 ± 0.0304
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 340149

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2750.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 181
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01522
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 340149
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:18:37

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 340149
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GRFL.Z. 1998-05-30T16:53:40.51 10.0 undecidable manual PN 273 1.6872 0.57 0.7
--.MNS.Z. 1998-05-30T16:53:38.70 10.0 undecidable manual SG 213 0.8214 -0.5 0.5
--.CSNT.Z. 1998-05-30T16:53:38.27 10.0 undecidable manual PN 285 1.4985 0.84 0.5
--.CRVI.Z. 1998-05-30T16:53:37.84 10.0 undecidable manual PN 150 1.5318 -0.09 1
--.SDI.Z. 1998-05-30T16:53:36.66 10.0 undecidable manual PN 164 1.4097 0.46 0.9
--.SFI.Z. 1998-05-30T16:53:36.35 10.0 undecidable manual PN 308 1.332 1.31 0.2
--.FB9.Z. 1998-05-30T16:53:35.27 10.0 undecidable manual SG 328 0.7215 -0.61 0.4
--.PQ9.Z. 1998-05-30T16:53:31.93 10.0 undecidable manual PG 175 1.0545 0.81 0.7
--.ASS.Z. 1998-05-30T16:53:28.57 10.0 undecidable manual SG 268 0.4551 0.82 0.3
--.ARV.Z. 1998-05-30T16:53:28.57 10.0 undecidable manual SG 329 0.4884 0 0.6
--.MNS.Z. 1998-05-30T16:53:25.45 10.0 positive manual PG 213 0.8214 -1.36 0.5
--.AQU.Z. 1998-05-30T16:53:24.30 10.0 undecidable manual PG 173 0.7215 -0.97 0.6
--.FB9.Z. 1998-05-30T16:53:24.35 10.0 negative manual PG 328 0.7215 -0.54 2.2
--.NRCA.Z. 1998-05-30T16:53:20.99 10.0 undecidable manual SG 208 0.2664 0.35 0.5
--.ARV.Z. 1998-05-30T16:53:20.10 10.0 positive manual PG 329 0.4884 -0.57 2.1
--.ASS.Z. 1998-05-30T16:53:19.90 10.0 positive manual PG 268 0.4551 -0.3 2.6
--.NRCA.Z. 1998-05-30T16:53:16.31 10.0 positive manual PG 208 0.2664 0.21 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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