Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 05-05-1998 ore 11:48:45 (Italia) in zona: 3 km W Rapagnano (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 3 km W Rapagnano (FM), il

  • 05-05-1998 09:48:45 (UTC)
  • 05-05-1998 11:48:45 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1720, 13.5640 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rapagnano FM 3 2145 2145
Monte San Pietrangeli FM 3 2458 4603
Francavilla d'Ete FM 3 964 5567
Torre San Patrizio FM 4 2048 7615
Magliano di Tenna FM 4 1452 9067
Montegiorgio FM 5 6851 15918
Mogliano MC 7 4696 20614
Grottazzolina FM 7 3398 24012
Massa Fermana FM 8 963 24975
Monte San Giusto MC 8 8191 33166
Monte Vidon Corrado FM 8 731 33897
Montappone FM 9 1682 35579
Montegranaro FM 9 12990 48569
Belmonte Piceno FM 9 646 49215
Monte Urano FM 10 8353 57568
Corridonia MC 10 15430 72998
Petriolo MC 10 1998 74996
Falerone FM 10 3337 78333
Monte Giberto FM 10 801 79134
Ponzano di Fermo FM 11 1674 80808
Monsampietro Morico FM 12 659 81467
Servigliano FM 12 2336 83803
Loro Piceno MC 12 2401 86204
Sant'Elpidio a Mare FM 12 17110 103314
Montottone FM 12 979 104293
Fermo FM 13 37655 141948
Petritoli FM 14 2335 144283
Monteleone di Fermo FM 14 395 144678
Monte Vidon Combatte FM 15 433 145111
Urbisaglia MC 15 2628 147739
Monterubbiano FM 16 2230 149969
Sant'Angelo in Pontano MC 16 1436 151405
Ortezzano FM 16 774 152179
Monte Rinaldo FM 16 379 152558
Morrovalle MC 16 10195 162753
Ripe San Ginesio MC 16 852 163605
Moresco FM 17 598 164203
Colmurano MC 17 1263 165466
Macerata MC 17 42473 207939
Penna San Giovanni MC 17 1108 209047
Montecosaro MC 17 7113 216160
Montelparo FM 17 778 216938
Santa Vittoria in Matenano FM 18 1330 218268
Carassai AP 18 1100 219368
Lapedona FM 18 1166 220534
Monte San Martino MC 19 765 221299
Porto Sant'Elpidio FM 19 26152 247451
Porto San Giorgio FM 19 16121 263572
Montelupone MC 19 3596 267168

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
58 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
74 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
87 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
87 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
92 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
95 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
96 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
97 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.5
1998-05-05
09:48:45
43.172 13.564 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 337479
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-05-05 09:48:45 ± 0.456
Latitudine 43.1720 ± 0.0201
Longitudine 13.5640 ± 0.0345
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 337479

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3582.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 219
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00413
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01319
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 337479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:16:07

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 337479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FB9.Z. 1998-05-05T09:49:14.36 10.0 undecidable manual SG 312 0.7659 1.39 0.2
--.SDI.Z. 1998-05-05T09:49:12.70 10.0 undecidable manual PN 172 1.4652 0.33 1.3
--.ASS.Z. 1998-05-05T09:49:10.50 10.0 undecidable manual SG 260 0.666 0.23 0.7
--.PQ9.Z. 1998-05-05T09:49:09.43 10.0 undecidable manual PN 185 1.1544 1.42 0.5
--.RSM.Z. 1998-05-05T09:49:08.12 10.0 undecidable manual PN 313 1.0989 0.8 1.1
--.ARV.Z. 1998-05-05T09:49:06.75 10.0 undecidable manual SG 305 0.5439 0.7 0.5
--.MNS.Z. 1998-05-05T09:49:05.12 10.0 undecidable manual PG 219 1.0101 -0.73 1
--.NRCA.Z. 1998-05-05T09:49:04.30 10.0 undecidable manual SG 223 0.4662 0.68 0.6
--.SNTG.Z. 1998-05-05T09:49:03.40 10.0 undecidable manual SG 280 0.4551 0.04 0.8
--.AQU.Z. 1998-05-05T09:49:01.66 10.0 undecidable manual PG 187 0.8214 -0.61 1.1
--.ASS.Z. 1998-05-05T09:48:59.29 10.0 undecidable manual PG 260 0.666 -0.17 1.9
--.FB9.Z. 1998-05-05T09:48:59.87 10.0 undecidable manual PG 312 0.7659 -1.41 0.4
--.ARV.Z. 1998-05-05T09:48:56.42 10.0 undecidable manual PG 305 0.5439 -0.86 1
--.SNTG.Z. 1998-05-05T09:48:55.34 10.0 undecidable manual PG 280 0.4551 -0.18 1.9
--.NRCA.Z. 1998-05-05T09:48:55.82 10.0 undecidable manual PG 223 0.4662 0.1 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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