Terremoto di magnitudo ML 2.8 del 18-06-2012 ore 14:08:02 (Italia) in zona: 1 km SE San Possidonio (MO)

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km SE San Possidonio (MO), il

  • 18-06-2012 12:08:02 (UTC)
  • 18-06-2012 14:08:02 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8820, 11.0060 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV integrato con i dati della Rete Sismica di emergenza.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Possidonio MO 1 3619 3619
Concordia sulla Secchia MO 4 8641 12260
Mirandola MO 5 23875 36135
Cavezzo MO 5 7026 43161
Medolla MO 6 6308 49469
Novi di Modena MO 8 10247 59716
Moglia MN 9 5600 65316
San Giacomo delle Segnate MN 10 1639 66955
San Prospero MO 11 5860 72815
San Giovanni del Dosso MN 11 1248 74063
San Felice sul Panaro MO 12 10900 84963
Rolo RE 12 4105 89068
Schivenoglia MN 13 1203 90271
Poggio Rusco MN 14 6625 96896
Quistello MN 14 5595 102491
Carpi MO 15 70699 173190
Camposanto MO 15 3201 176391
Fabbrico RE 16 6693 183084
Villa Poma MN 16 2023 185107
Reggiolo RE 16 9178 194285
Gonzaga MN 17 9150 203435
Soliera MO 17 15461 218896
Pegognaga MN 17 7160 226056
Bastiglia MO 17 4193 230249
Bomporto MO 17 10157 240406
Rio Saliceto RE 18 6213 246619
Quingentole MN 18 1203 247822
San Benedetto Po MN 19 7258 255080
Pieve di Coriano MN 19 1035 256115
Ravarino MO 19 6233 262348
Magnacavallo MN 20 1561 263909
Campagnola Emilia RE 20 5650 269559

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
15 Km a NE di Carpi (70699 abitanti)
27 Km a N di Modena (184973 abitanti)
36 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
49 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
51 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
54 Km a E di Parma (192836 abitanti)
62 Km a S di Verona (258765 abitanti)
65 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
81 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
82 Km a E di Cremona (71901 abitanti)
85 Km a SW di Vicenza (112953 abitanti)
90 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
96 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
96 Km a NW di Faenza (58541 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 2.0 2012-06-18
12:08:03
44.9008 11.0128 5 2014-10-21
12:08:56
Sala Sismica INGV-Roma 1670501
Bollettino
Rev1000
ML 2.8 2012-06-18
12:08:02
44.8825 11.0062 3 2014-09-19
08:14:18
Bollettino Sismico Italiano INGV integrato con i dati della Rete Sismica di emergenza 5910041
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2012-06-18 12:08:02 ± 0.05
Latitudine 44.8825 ± 0.0009
Longitudine 11.0062 ± 0.0038
Profondità (km) 3 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> REMO-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 5910041

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 601
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 267
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 209
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 300.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 41
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2194
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.07644
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.93080
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 32
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1670501
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2012-06-18 12:24:21

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 5910041
Agenzia INGV
Autore Manually reviewed by Franco Mele
Tempo di creazione (UTC) 2014-09-18 12:48:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
MN.VLC.HHZ. 2012-06-18T12:08:21.62 0.6 undecidable manual P 212 94.1391 1.43 0.39
IV.MAGA.HHZ. 2012-06-18T12:08:20.68 0.6 undecidable manual P 344 103.3188 -0.17 0.81
IV.ERBM.EHZ. 2012-06-18T12:08:18.17 1.0 undecidable manual P 223 69.6747 1.24 0.53
IV.ROVR.HHZ. 2012-06-18T12:08:17.99 1.0 undecidable manual P 3 84.9483 -0.05 0.78
IV.CMPO.HHZ. 2012-06-18T12:08:17.45 1.0 undecidable manual P 118 71.5728 1.33 0.58
IV.TEOL.HHZ. 2012-06-18T12:08:16.58 1.0 undecidable manual P 44 74.6697 0.09 0.64
IV.ZCCA.HHZ. 2012-06-18T12:08:16.48 0.6 undecidable manual P 182 58.9965 1.72 0.25
IV.NOVE.EHZ. 2012-06-18T12:08:13.26 0.6 undecidable manual S 248 24.753 -0.8 0.32
IV.T0825.EHZ. 2012-06-18T12:08:12.20 0.6 undecidable manual S 309 16.0728 0.02 0.32
IV.T0800.HHZ. 2012-06-18T12:08:11.49 0.3 undecidable manual S 101 19.4694 -0.27 0.17
IV.T0826.HNZ. 2012-06-18T12:08:10.66 0.6 undecidable manual S 253 16.0728 -0.29 0.32
IV.RAVA.EHZ. 2012-06-18T12:08:10.66 1.0 undecidable manual S 148 16.6722 -0.66 0.65
IV.T0802.HNZ. 2012-06-18T12:08:10.25 0.3 undecidable manual S 93 13.875 0.27 0.17
IV.T0822.EHZ. 2012-06-18T12:08:08.29 0.6 undecidable manual P 102 27.3504 -0.24 0.25
IV.T0805.HNZ. 2012-06-18T12:08:08.01 0.3 undecidable manual P 81 25.2525 -0.06 0.13
IV.NOVE.EHZ. 2012-06-18T12:08:07.89 1.0 undecidable manual P 248 24.753 -0.31 0.5
IV.T0800.HHZ. 2012-06-18T12:08:07.08 0.1 positive manual P 101 19.4694 -0.05 0.05
IV.T0825.EHZ. 2012-06-18T12:08:07.32 0.1 positive manual P 309 16.0728 0.03 0.05
IV.SBPO.HHZ. 2012-06-18T12:08:07.82 0.6 undecidable manual P 340 19.869 0.04 0.25
IV.T0819.EHZ. 2012-06-18T12:08:07.47 0.6 undecidable manual S 274 8.4804 -0.22 0.32
IV.RAVA.EHZ. 2012-06-18T12:08:06.84 0.1 negative manual P 148 16.6722 -0.04 0.05
IV.T0802.HNZ. 2012-06-18T12:08:06.40 0.3 undecidable manual P 93 13.875 0.24 0.13
IV.T0826.HNZ. 2012-06-18T12:08:06.64 1.0 undecidable manual P 253 16.0728 -0.03 0.5
IV.T0819.EHZ. 2012-06-18T12:08:05.01 0.1 positive manual P 274 8.4804 -0.03 0.05
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SBPO.HHN. ML:2.8 0.005275 1.44 AML other m 2012-06-18T12:08:21.03
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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