Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 21-02-1998 ore 13:09:36 (UTC) in zona: 1 km SW Monte San Giovanni in Sabina (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km SW Monte San Giovanni in Sabina (RI), il

  • 21-02-1998 13:09:36 (UTC)
  • 21-02-1998 14:09:36 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3210, 12.7700 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monte San Giovanni in Sabina RI 1 714 714
Montenero Sabino RI 6 299 1013
Roccantica RI 6 563 1576
Poggio Catino RI 7 1341 2917
Salisano RI 7 567 3484
Casaprota RI 8 744 4228
Mompeo RI 8 530 4758
Casperia RI 8 1246 6004
Poggio Mirteto RI 9 6315 12319
Poggio San Lorenzo RI 10 589 12908
Castelnuovo di Farfa RI 10 1059 13967
Cantalupo in Sabina RI 10 1685 15652
Contigliano RI 10 3783 19435
Belmonte in Sabina RI 10 636 20071
Montasola RI 10 395 20466
Frasso Sabino RI 11 743 21209
Montopoli di Sabina RI 11 4210 25419
Torricella in Sabina RI 11 1342 26761
Torri in Sabina RI 11 1256 28017
Cottanello RI 12 563 28580
Poggio Nativo RI 12 2622 31202
Selci RI 12 1106 32308
Toffia RI 12 1058 33366
Rieti RI 12 47698 81064
Monteleone Sabino RI 12 1224 82288
Fara in Sabina RI 13 13742 96030
Vacone RI 13 256 96286
Rocca Sinibalda RI 14 815 97101
Forano RI 15 3179 100280
Greccio RI 15 1558 101838
Tarano RI 15 1444 103282
Montebuono RI 15 883 104165
Torrita Tiberina RM 16 1089 105254
Configni RI 16 633 105887
Filacciano RM 16 477 106364
Poggio Moiano RI 16 2751 109115
Cittaducale RI 17 6828 115943
Stimigliano RI 17 2328 118271
Longone Sabino RI 17 597 118868
Nazzano RM 17 1436 120304
Ponzano Romano RM 18 1155 121459
Nerola RM 18 1926 123385
Concerviano RI 18 291 123676
Collevecchio RI 18 1577 125253
Scandriglia RI 18 3108 128361
Calvi dell'Umbria TR 19 1856 130217
Colle di Tora RI 19 372 130589
Castel di Tora RI 20 288 130877
Cantalice RI 20 2755 133632
Colli sul Velino RI 20 533 134165

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
36 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
40 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
52 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
53 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
56 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
71 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
71 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
75 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
76 Km a N di Pomezia (62966 abitanti)
81 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
84 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
85 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
93 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
95 Km a N di Latina (125985 abitanti)
98 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.1
1998-02-21
13:09:36
42.321 12.77 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 323629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-02-21 13:09:36 ± 0.29
Latitudine 42.3210 ± 0.0102
Longitudine 12.7700 ± 0.0242
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 323629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2294.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01546
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 323629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:03:25

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 323629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SFI.Z. 1998-02-21T13:10:27.79 10.0 undecidable manual SN 337 1.7205 -0.48 0.6
--.FB9.Z. 1998-02-21T13:10:20.67 10.0 undecidable manual SN 0 1.3653 0.7 0.6
--.PLI2.Z. 1998-02-21T13:10:17.54 10.0 undecidable manual SN 128 1.2432 0.64 0.6
--.ARV.Z. 1998-02-21T13:10:15.70 10.0 undecidable manual SN 6 1.1766 0.16 0.8
--.SDI.Z. 1998-02-21T13:10:12.20 10.0 undecidable manual SG 127 0.9768 1.7 0.2
--.SNTG.Z. 1998-02-21T13:10:08.90 10.0 undecidable manual SG 7 0.9324 -0.03 0.9
--.SFI.Z. 1998-02-21T13:10:07.97 10.0 undecidable manual PN 337 1.7205 1.58 0.4
--.CRE.Z. 1998-02-21T13:10:02.48 10.0 undecidable manual PN 335 1.4208 0.07 1.8
--.FB9.Z. 1998-02-21T13:10:02.56 10.0 undecidable manual PN 0 1.3653 0.96 1.1
--.PLI2.Z. 1998-02-21T13:10:01.25 10.0 undecidable manual PN 128 1.2432 1.42 0.6
--.CRVI.Z. 1998-02-21T13:10:01.40 10.0 undecidable manual PN 117 1.2876 0.94 1.2
--.ASS.Z. 1998-02-21T13:10:01.79 10.0 undecidable manual SG 353 0.7326 -0.86 0.6
--.ARV.Z. 1998-02-21T13:09:58.20 10.0 undecidable manual PN 6 1.1766 -0.84 1.4
--.PQ9.Z. 1998-02-21T13:09:57.35 10.0 undecidable manual SG 122 0.5439 0.86 0.6
--.RDP.Z. 1998-02-21T13:09:56.67 10.0 undecidable manual SG 183 0.555 -0.12 0.9
--.RMP.Z. 1998-02-21T13:09:54.97 10.0 undecidable manual SG 185 0.4995 -0.16 0.9
--.SDI.Z. 1998-02-21T13:09:54.82 10.0 undecidable manual PG 127 0.9768 -1.21 1
--.AQU.Z. 1998-02-21T13:09:54.38 10.0 undecidable manual SG 85 0.4662 0.66 0.7
--.SNTG.Z. 1998-02-21T13:09:53.93 10.0 undecidable manual PG 7 0.9324 -1.29 0.9
--.ASS.Z. 1998-02-21T13:09:50.69 10.0 undecidable manual PG 353 0.7326 -0.91 1.5
--.RDP.Z. 1998-02-21T13:09:47.45 10.0 undecidable manual PG 183 0.555 -0.77 1.7
--.PQ9.Z. 1998-02-21T13:09:47.33 10.0 undecidable manual PG 122 0.5439 -0.72 1.7
--.RMP.Z. 1998-02-21T13:09:46.53 10.0 undecidable manual PG 185 0.4995 -0.73 1.7
--.AQU.Z. 1998-02-21T13:09:45.54 10.0 undecidable manual PG 85 0.4662 -0.91 1.5
--.MNS.Z. 1998-02-21T13:09:41.55 10.0 undecidable manual SG 314 0.0888 0.43 0.8
--.MNS.Z. 1998-02-21T13:09:40.19 10.0 undecidable manual PG 314 0.0888 1.02 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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