Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 21-02-1998 ore 12:30:23 (UTC) in zona: 3 km NE Montenero Sabino (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km NE Montenero Sabino (RI), il

  • 21-02-1998 12:30:23 (UTC)
  • 21-02-1998 13:30:23 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3070, 12.8270 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montenero Sabino RI 3 299 299
Monte San Giovanni in Sabina RI 5 714 1013
Belmonte in Sabina RI 6 636 1649
Poggio San Lorenzo RI 6 589 2238
Torricella in Sabina RI 6 1342 3580
Casaprota RI 6 744 4324
Salisano RI 9 567 4891
Monteleone Sabino RI 9 1224 6115
Frasso Sabino RI 9 743 6858
Mompeo RI 9 530 7388
Rocca Sinibalda RI 9 815 8203
Poggio Nativo RI 10 2622 10825
Castelnuovo di Farfa RI 11 1059 11884
Roccantica RI 11 563 12447
Poggio Catino RI 11 1341 13788
Rieti RI 11 47698 61486
Toffia RI 12 1058 62544
Longone Sabino RI 12 597 63141
Poggio Moiano RI 12 2751 65892
Contigliano RI 13 3783 69675
Poggio Mirteto RI 13 6315 75990
Montopoli di Sabina RI 13 4210 80200
Concerviano RI 13 291 80491
Casperia RI 13 1246 81737
Fara in Sabina RI 13 13742 95479
Cittaducale RI 14 6828 102307
Colle di Tora RI 15 372 102679
Cantalupo in Sabina RI 15 1685 104364
Montasola RI 15 395 104759
Castel di Tora RI 15 288 105047
Scandriglia RI 16 3108 108155
Cottanello RI 16 563 108718
Torri in Sabina RI 16 1256 109974
Nerola RM 16 1926 111900
Selci RI 17 1106 113006
Greccio RI 17 1558 114564
Varco Sabino RI 18 187 114751
Vacone RI 18 256 115007
Ascrea RI 19 234 115241
Torrita Tiberina RM 19 1089 116330
Montorio Romano RM 19 1984 118314
Forano RI 19 3179 121493
Cantalice RI 19 2755 124248
Paganico Sabino RI 19 172 124420
Castel Sant'Angelo RI 19 1308 125728
Filacciano RM 20 477 126205
Tarano RI 20 1444 127649
Pozzaglia Sabina RI 20 360 128009
Montebuono RI 20 883 128892
Configni RI 20 633 129525

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
35 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
38 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
47 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
54 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
61 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
69 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
73 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
76 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
77 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
81 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
82 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
88 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
93 Km a N di Latina (125985 abitanti)
96 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
97 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.9
1998-02-21
12:30:23
42.307 12.827 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 323619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-02-21 12:30:23 ± 0.341
Latitudine 42.3070 ± 0.0126
Longitudine 12.8270 ± 0.0256
Profondità (km) 8 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 323619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2529.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01311
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 323619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:03:24

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 323619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FB9.Z. 1998-02-21T12:31:08.73 10.0 undecidable manual SN 358 1.3764 1.78 0.1
--.ARV.Z. 1998-02-21T12:31:02.59 10.0 undecidable manual SN 3 1.1877 0.17 0.7
--.SDI.Z. 1998-02-21T12:30:55.55 10.0 undecidable manual SG 128 0.9324 -0.05 0.8
--.SNTG.Z. 1998-02-21T12:30:54.78 10.0 undecidable manual SG 4 0.9435 -1.04 0.4
--.CRE.Z. 1998-02-21T12:30:50.55 10.0 undecidable manual PN 334 1.4541 1.13 0.7
--.FB9.Z. 1998-02-21T12:30:49.57 10.0 undecidable manual PN 358 1.3764 1.18 0.7
--.ASS.Z. 1998-02-21T12:30:48.51 10.0 undecidable manual SG 350 0.7659 -1.37 0.3
--.PLI2.Z. 1998-02-21T12:30:47.25 10.0 undecidable manual PN 129 1.1988 1.39 0.5
--.ARV.Z. 1998-02-21T12:30:45.69 10.0 undecidable manual PN 3 1.1877 -0.08 1.8
--.PQ9.Z. 1998-02-21T12:30:43.39 10.0 undecidable manual SG 123 0.4995 1.66 0.2
--.RDP.Z. 1998-02-21T12:30:41.85 10.0 undecidable manual SG 188 0.5439 -1.26 0.3
--.SDI.Z. 1998-02-21T12:30:41.72 10.0 undecidable manual PG 128 0.9324 -0.11 2
--.RMP.Z. 1998-02-21T12:30:41.51 10.0 undecidable manual SG 190 0.4995 0.02 0.9
--.SNTG.Z. 1998-02-21T12:30:40.78 10.0 undecidable manual PG 4 0.9435 -1.18 0.9
--.AQU.Z. 1998-02-21T12:30:38.78 10.0 undecidable manual SG 83 0.4218 -0.25 0.9
--.ASS.Z. 1998-02-21T12:30:37.37 10.0 undecidable manual PG 350 0.7659 -1.16 1
--.RDP.Z. 1998-02-21T12:30:34.00 10.0 undecidable manual PG 188 0.5439 -0.62 1.7
--.PQ9.Z. 1998-02-21T12:30:33.76 10.0 undecidable manual PG 123 0.4995 -0.07 2.2
--.RMP.Z. 1998-02-21T12:30:33.80 10.0 undecidable manual PG 190 0.4995 -0.61 1.8
--.AQU.Z. 1998-02-21T12:30:31.64 10.0 undecidable manual PG 83 0.4218 -0.63 1.7
--.MNS.Z. 1998-02-21T12:30:29.56 10.0 undecidable manual SG 305 0.1221 0.7 0.7
--.MNS.Z. 1998-02-21T12:30:27.10 10.0 undecidable manual PG 305 0.1221 0.62 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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