Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 18-01-1998 ore 10:06:27 (Italia) in zona: 1 km E Torre San Patrizio (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km E Torre San Patrizio (FM), il

  • 18-01-1998 09:06:27 (UTC)
  • 18-01-1998 10:06:27 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1830, 13.6210 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Torre San Patrizio FM 1 2048 2048
Rapagnano FM 3 2145 4193
Monte San Pietrangeli FM 4 2458 6651
Monte Urano FM 5 8353 15004
Magliano di Tenna FM 6 1452 16456
Montegranaro FM 6 12990 29446
Monte San Giusto MC 6 8191 37637
Francavilla d'Ete FM 7 964 38601
Sant'Elpidio a Mare FM 8 17110 55711
Grottazzolina FM 8 3398 59109
Fermo FM 8 37655 96764
Montegiorgio FM 9 6851 103615
Ponzano di Fermo FM 9 1674 105289
Monte Giberto FM 10 801 106090
Mogliano MC 11 4696 110786
Corridonia MC 12 15430 126216
Belmonte Piceno FM 12 646 126862
Massa Fermana FM 12 963 127825
Monte Vidon Corrado FM 13 731 128556
Petritoli FM 13 2335 130891
Petriolo MC 13 1998 132889
Monterubbiano FM 13 2230 135119
Montappone FM 13 1682 136801
Montottone FM 14 979 137780
Monsampietro Morico FM 14 659 138439
Porto Sant'Elpidio FM 14 26152 164591
Moresco FM 14 598 165189
Porto San Giorgio FM 14 16121 181310
Falerone FM 14 3337 184647
Monte Vidon Combatte FM 15 433 185080
Lapedona FM 15 1166 186246
Montecosaro MC 15 7113 193359
Morrovalle MC 15 10195 203554
Servigliano FM 15 2336 205890
Altidona FM 16 3390 209280
Civitanova Marche MC 16 41983 251263
Loro Piceno MC 17 2401 253664
Monteleone di Fermo FM 17 395 254059
Ortezzano FM 17 774 254833
Monte Rinaldo FM 17 379 255212
Carassai AP 18 1100 256312
Montefiore dell'Aso AP 18 2123 258435
Montelupone MC 19 3596 262031
Macerata MC 19 42473 304504
Campofilone FM 20 1916 306420
Montelparo FM 20 778 307198
Urbisaglia MC 20 2628 309826

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
49 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
59 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
79 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
86 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
88 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
93 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
94 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
99 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1998-01-18
09:06:27
43.183 13.621 2 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 320989
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-01-18 09:06:27 ± 0.191
Latitudine 43.1830 ± 0.0047
Longitudine 13.6210 ± 0.0124
Profondità (km) 2 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 320989

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1132.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 271
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00445
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01546
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 320989
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:00:57

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 320989
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1998-01-18T09:07:10.50 10.0 undecidable manual SN 289 1.2876 -0.23 0.2
--.MNS.Z. 1998-01-18T09:07:04.95 10.0 undecidable manual SG 220 1.0545 0.21 0.3
--.CSNT.Z. 1998-01-18T09:06:58.00 10.0 undecidable manual PN 280 1.7205 -0.35 0.2
--.FB9.Z. 1998-01-18T09:06:56.70 10.0 undecidable manual SG 309 0.7881 -0.37 0.1
--.SFI.Z. 1998-01-18T09:06:55.00 10.0 undecidable manual PN 299 1.4652 0.02 1.2
--.ASS.Z. 1998-01-18T09:06:54.00 10.0 undecidable manual SG 260 0.7104 0.1 0.6
--.CRE.Z. 1998-01-18T09:06:52.83 10.0 undecidable manual PN 289 1.2876 0.38 0.2
--.ARV.Z. 1998-01-18T09:06:49.85 10.0 undecidable manual SG 302 0.5883 0.19 0.4
--.MNS.Z. 1998-01-18T09:06:49.13 10.0 undecidable manual PG 220 1.0545 0.14 1.1
--.SNTG.Z. 1998-01-18T09:06:47.00 10.0 undecidable manual SG 277 0.4995 0.21 0.3
--.NRCA.Z. 1998-01-18T09:06:47.00 10.0 undecidable manual SG 226 0.4995 -0.14 0.5
--.FB9.Z. 1998-01-18T09:06:44.25 10.0 undecidable manual PG 309 0.7881 0.05 1.6
--.ASS.Z. 1998-01-18T09:06:42.60 10.0 undecidable manual PG 260 0.7104 -0.13 1.3
--.ARV.Z. 1998-01-18T09:06:40.33 10.0 undecidable manual PG 302 0.5883 0.04 1.6
--.SNTG.Z. 1998-01-18T09:06:38.65 10.0 negative manual PG 277 0.4995 0.02 3.3
--.NRCA.Z. 1998-01-18T09:06:38.76 10.0 negative manual PG 226 0.4995 -0.07 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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