Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 26-12-1997 ore 11:37:08 (UTC) in zona: 4 km NE Pacentro (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km NE Pacentro (AQ), il

  • 26-12-1997 11:37:08 (UTC)
  • 26-12-1997 12:37:08 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.0780, 14.0310 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pacentro AQ 4 1174 1174
Sant'Eufemia a Maiella PE 5 278 1452
Campo di Giove AQ 7 803 2255
Cansano AQ 8 274 2529
Caramanico Terme PE 9 1929 4458
Sulmona AQ 9 24557 29015
Salle PE 13 308 29323
Roccacasale AQ 13 693 30016
Pettorano sul Gizio AQ 13 1376 31392
Taranta Peligna CH 13 376 31768
Pratola Peligna AQ 13 7577 39345
Introdacqua AQ 13 2126 41471
Lettopalena CH 13 358 41829
Lama dei Peligni CH 14 1271 43100
Palena CH 14 1392 44492
Fara San Martino CH 15 1414 45906
Roccamorice PE 15 939 46845
Bugnara AQ 15 1125 47970
Civitella Messer Raimondo CH 15 848 48818
Pennapiedimonte CH 16 476 49294
Corfinio AQ 16 1051 50345
Colledimacine CH 16 202 50547
Prezza AQ 16 945 51492
Rocca Pia AQ 16 178 51670
Abbateggio PE 17 400 52070
Bolognano PE 17 1108 53178
Palombaro CH 17 1026 54204
San Valentino in Abruzzo Citeriore PE 18 1922 56126
Lettomanoppello PE 18 2975 59101
Pretoro CH 18 934 60035
Tocco da Casauria PE 18 2688 62723
Vittorito AQ 19 873 63596
Raiano AQ 19 2815 66411
Popoli PE 19 5172 71583
Serramonacesca PE 20 562 72145
Rapino CH 20 1318 73463

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
46 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
50 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
60 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
70 Km a SE di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 1.5
1997-12-26
11:37:08
42.078 14.031 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 318099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-12-26 11:37:08 ± 0.217
Latitudine 42.0780 ± 0.0152
Longitudine 14.0310 ± 0.0178
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 318099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2238.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 137
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00356
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01611
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 318099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:58:14

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 318099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG3.Z. 1997-12-26T11:37:56.60 10.0 undecidable manual SN 103 1.4652 0.87 0.3
--.PSB1.Z. 1997-12-26T11:37:44.71 10.0 undecidable manual SG 145 1.0212 0.36 0.6
--.VTB1.Z. 1997-12-26T11:37:43.66 10.0 undecidable manual SG 153 0.999 0.4 0.6
--.MU9.Z. 1997-12-26T11:37:39.52 10.0 undecidable manual PN 139 1.7094 0.91 0.7
--.SGO.Z. 1997-12-26T11:37:38.26 10.0 undecidable manual PN 147 1.7871 -1.51 0.3
--.SMB1.Z. 1997-12-26T11:37:38.88 10.0 undecidable manual SG 142 0.8436 0.3 0.7
--.CA9.Z. 1997-12-26T11:37:37.85 10.0 undecidable manual PN 137 1.5762 1.01 0.6
--.RFI.Z. 1997-12-26T11:37:36.70 10.0 undecidable manual SG 182 0.777 0.57 0.5
--.FG3.Z. 1997-12-26T11:37:35.32 10.0 undecidable manual PN 103 1.4652 -0.05 1.5
--.SNTG.Z. 1997-12-26T11:37:35.93 10.0 undecidable manual PN 325 1.4208 1.25 0.5
--.CI9.Z. 1997-12-26T11:37:34.78 10.0 undecidable manual PN 148 1.4208 0.08 1.5
--.MNS.Z. 1997-12-26T11:37:30.43 10.0 undecidable manual PG 287 1.0434 1.1 0.7
--.PSB1.Z. 1997-12-26T11:37:28.89 10.0 undecidable manual PG 145 1.0212 -0.22 1.8
--.AQU.Z. 1997-12-26T11:37:28.90 10.0 undecidable manual SG 300 0.5439 -0.46 0.6
--.VTB1.Z. 1997-12-26T11:37:28.82 10.0 undecidable manual PG 153 0.999 0.34 1.6
--.CPI2.Z. 1997-12-26T11:37:27.00 10.0 undecidable manual SG 156 0.5328 -1.4 0.2
--.NRCA.Z. 1997-12-26T11:37:27.90 10.0 undecidable manual PG 318 1.0101 -0.85 1
--.PLI2.Z. 1997-12-26T11:37:27.74 10.0 undecidable manual SG 177 0.5439 -0.98 0.4
--.SMB1.Z. 1997-12-26T11:37:26.13 10.0 undecidable manual PG 142 0.8436 0.35 1.7
--.PQ9.Z. 1997-12-26T11:37:26.80 10.0 undecidable manual SG 263 0.4662 0.5 0.6
--.FG2.Z. 1997-12-26T11:37:26.16 10.0 undecidable manual PG 107 0.8769 -0.16 1.9
--.MAB1.Z. 1997-12-26T11:37:26.80 10.0 undecidable manual PG 156 0.8769 -0.35 1.8
--.SDI.Z. 1997-12-26T11:37:25.10 10.0 undecidable manual SG 203 0.3996 1.07 0.3
--.RFI.Z. 1997-12-26T11:37:22.49 10.0 undecidable manual PG 182 0.777 -1.88 0.2
--.BAI2.Z. 1997-12-26T11:37:22.18 10.0 undecidable manual PG 145 0.6882 -0.54 1.6
--.PLI2.Z. 1997-12-26T11:37:19.76 10.0 undecidable manual PG 177 0.5439 -0.32 1.8
--.CPI2.Z. 1997-12-26T11:37:19.81 10.0 undecidable manual PG 156 0.5328 -0.1 1.9
--.AQU.Z. 1997-12-26T11:37:18.88 10.0 undecidable manual PG 300 0.5439 -1.11 0.7
--.SDI.Z. 1997-12-26T11:37:18.20 10.0 undecidable manual PG 203 0.3996 0.69 1.2
--.PQ9.Z. 1997-12-26T11:37:18.66 10.0 undecidable manual PG 263 0.4662 -0.03 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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