Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 08-12-1997 ore 15:24:49 (UTC) in zona: 6 km SW Fabrizia (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 6 km SW Fabrizia (VV), il

  • 08-12-1997 15:24:49 (UTC)
  • 08-12-1997 16:24:49 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.4350, 16.2760 ad una profondità di 62 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fabrizia VV 6 2195 2195
Grotteria RC 7 3154 5349
Nardodipace VV 7 1305 6654
San Giovanni di Gerace RC 8 481 7135
Mammola RC 9 2847 9982
Martone RC 9 530 10512
Mongiana VV 10 740 11252
Giffone RC 11 1907 13159
Gioiosa Ionica RC 11 7181 20340
Caulonia RC 13 7110 27450
Canolo RC 15 746 28196
Galatro RC 15 1709 29905
Marina di Gioiosa Ionica RC 15 6625 36530
Agnana Calabra RC 15 562 37092
Arena VV 15 1456 38548
Dinami VV 15 2168 40716
Acquaro VV 15 2484 43200
Maropati RC 16 1524 44724
Cinquefrondi RC 16 6539 51263
Placanica RC 16 1200 52463
San Pietro di Caridà RC 16 1195 53658
San Giorgio Morgeto RC 16 3058 56716
Pazzano RC 16 568 57284
Dasà VV 16 1208 58492
Serra San Bruno VV 16 6734 65226
Bivongi RC 16 1398 66624
Roccella Ionica RC 17 6557 73181
Anoia RC 17 2212 75393
Stignano RC 17 1335 76728
Stilo RC 17 2622 79350
Serrata RC 18 845 80195
Polistena RC 18 10496 90691
Gerocarne VV 18 2248 92939
Laureana di Borrello RC 18 5174 98113
Camini RC 18 801 98914
Riace RC 18 2238 101152
Sorianello VV 18 1176 102328
Feroleto della Chiesa RC 18 1695 104023
Candidoni RC 18 416 104439
Soriano Calabro VV 19 2421 106860
Siderno RC 19 18191 125051
Gerace RC 19 2652 127703
Melicucco RC 19 5101 132804
Cittanova RC 19 10410 143214
Brognaturo VV 20 735 143949
Spadola VV 20 825 144774

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
59 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
60 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
66 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
68 Km a E di Messina (238439 abitanti)
96 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.0
1997-12-08
15:24:49
38.435 16.276 62 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 316229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-12-08 15:24:49 ± 0.679
Latitudine 38.4350 ± 0.0228
Longitudine 16.2760 ± 0.0869
Profondità (km) 62 ± 6 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 316229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 7986.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 189
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00356
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02866
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 316229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:56:30

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 316229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MU9.Z. 1997-12-08T15:25:54.00 10.0 undecidable manual S 345 2.3976 0.27 0.5
--.SMB1.Z. 1997-12-08T15:25:36.55 10.0 undecidable manual P 338 3.1857 -0.79 0.3
--.MAB1.Z. 1997-12-08T15:25:36.59 10.0 undecidable manual P 334 3.1302 0.04 1.4
--.VTB1.Z. 1997-12-08T15:25:35.24 10.0 undecidable manual P 335 3.0192 0.21 1.3
--.MRB1.Z. 1997-12-08T15:25:32.25 10.0 undecidable manual P 339 2.8527 -0.66 0.4
--.CI9.Z. 1997-12-08T15:25:29.57 10.0 undecidable manual P 338 2.6085 0.15 1.5
--.MU9.Z. 1997-12-08T15:25:26.84 10.0 undecidable manual P 345 2.3976 0.24 1.4
--.SGO.Z. 1997-12-08T15:25:24.98 10.0 undecidable manual P 340 2.2422 0.43 1
--.GRI.Z. 1997-12-08T15:25:09.50 10.0 undecidable manual S 16 0.3996 0.23 0.7
--.SOI.Z. 1997-12-08T15:25:08.50 10.0 undecidable manual S 205 0.3996 -0.73 0.2
--.MO9.Z. 1997-12-08T15:25:03.89 10.0 undecidable manual P 226 0.6216 0.62 0.7
--.GRI.Z. 1997-12-08T15:25:00.99 10.0 undecidable manual P 16 0.3996 0.06 1.9
--.SOI.Z. 1997-12-08T15:25:00.74 10.0 undecidable manual P 205 0.3996 -0.17 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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