Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 18-07-1986 ore 19:20:56 (Italia) in zona: 5 km SW Lamezia Terme (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 5 km SW Lamezia Terme (CZ), il

  • 18-07-1986 17:20:56 (UTC)
  • 18-07-1986 19:20:56 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9570, 16.2740 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lamezia Terme CZ 5 70714 70714
Gizzeria CZ 6 4982 75696
Platania CZ 7 2172 77868
Feroleto Antico CZ 10 2171 80039
Pianopoli CZ 10 2589 82628
Falerna CZ 10 4028 86656
Decollatura CZ 12 3159 89815
Conflenti CZ 13 1392 91207
Nocera Terinese CZ 13 4731 95938
Maida CZ 14 4566 100504
San Mango d'Aquino CZ 14 1564 102068
San Pietro a Maida CZ 14 4200 106268
Martirano Lombardo CZ 14 1112 107380
Serrastretta CZ 14 3176 110556
Martirano CZ 14 884 111440
Curinga CZ 15 6779 118219
Jacurso CZ 15 624 118843
Motta Santa Lucia CZ 15 845 119688
Amato CZ 17 835 120523
Soveria Mannelli CZ 17 3076 123599
Miglierina CZ 17 767 124366
Cortale CZ 17 2117 126483
Pedivigliano CS 17 831 127314
San Pietro Apostolo CZ 18 1691 129005
Filadelfia VV 19 5384 134389
Carlopoli CZ 19 1516 135905
Scigliano CS 19 1226 137131
Altilia CS 19 711 137842
Marcellinara CZ 19 2285 140127
Panettieri CS 19 351 140478
Serra d'Aiello CS 20 458 140936
Francavilla Angitola VV 20 1939 142875
Girifalco CZ 20 5945 148820
Cicala CZ 20 968 149788
Bianchi CS 20 1305 151093

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
28 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
38 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
75 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1986-07-18
17:20:56
38.957 16.274 14 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 31189
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-07-18 17:20:56 ± 0.098
Latitudine 38.9570 ± 0.0065
Longitudine 16.2740 ± 0.0133
Profondità (km) 14 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 31189

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1362.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 107
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01805
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 31189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:32:15
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GIB.Z. 1986-07-18T17:21:30.00 10.0 undecidable manual PN 241 2.0091 0.26 0.6
--.SGO.Z. 1986-07-18T17:21:26.00 10.0 undecidable manual PN 335 1.7649 -0.43 0.3
--.MSI.Z. 1986-07-18T17:21:15.00 10.0 undecidable manual PN 216 0.9324 -0.09 1.4
--.MMN.Z. 1986-07-18T17:21:15.50 10.0 undecidable manual PN 346 0.9546 0.15 1.3
--.FE2.Z. 1986-07-18T17:21:15.00 10.0 undecidable manual PN 189 0.9213 0.05 1.5
--.GA2.Z. 1986-07-18T17:21:13.80 10.0 undecidable manual PG 203 0.8547 0.11 1.4
--.CSI.Z. 1986-07-18T17:21:13.50 10.0 undecidable manual PG 0 0.8214 0.43 0.4
--.ACI.Z. 1986-07-18T17:21:05.40 10.0 undecidable manual PG 351 0.3996 0.27 0.9
--.DR2.Z. 1986-07-18T17:21:05.20 10.0 undecidable manual PG 220 0.3996 -0.16 1.3
--.SE2.Z. 1986-07-18T17:21:04.10 10.0 undecidable manual PG 81 0.3552 -0.16 1.3
--.CZI.Z. 1986-07-18T17:21:02.60 10.0 undecidable manual PG 337 0.2775 -0.44 0.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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