Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 14-07-1986 ore 18:25:03 (Italia) in zona: 4 km NW Vitulano (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km NW Vitulano (BN), il

  • 14-07-1986 16:25:03 (UTC)
  • 14-07-1986 18:25:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1930, 14.6170 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vitulano BN 4 2944 2944
Paupisi BN 4 1633 4577
Cautano BN 5 2044 6621
Solopaca BN 5 3820 10441
Torrecuso BN 6 3407 13848
Foglianise BN 6 3385 17233
San Lorenzo Maggiore BN 7 2154 19387
Ponte BN 7 2580 21967
Campoli del Monte Taburno BN 7 1546 23513
Guardia Sanframondi BN 7 5078 28591
Castelvenere BN 7 2562 31153
Tocco Caudio BN 8 1508 32661
Telese Terme BN 8 7486 40147
San Lupo BN 8 801 40948
Frasso Telesino BN 8 2318 43266
Castelpoto BN 9 1254 44520
Melizzano BN 10 1858 46378
Casalduni BN 10 1378 47756
San Salvatore Telesino BN 11 3999 51755
Cerreto Sannita BN 11 3940 55695
San Lorenzello BN 11 2227 57922
Pontelandolfo BN 12 2167 60089
Amorosi BN 13 2797 62886
Bonea BN 13 1448 64334
Apollosa BN 13 2658 66992
Bucciano BN 13 2100 69092
Fragneto Monforte BN 14 1840 70932
Castel Campagnano CE 14 1581 72513
Moiano BN 14 4094 76607
Campolattaro BN 14 1072 77679
Puglianello BN 14 1349 79028
Montesarchio BN 14 13500 92528
Airola BN 15 8195 100723
Sant'Agata de' Goti BN 15 11216 111939
Faicchio BN 15 3634 115573
Dugenta BN 15 2798 118371
Benevento BN 16 60091 178462
Fragneto l'Abate BN 16 1049 179511
Morcone BN 17 4932 184443
Pesco Sannita BN 17 1972 186415
Ruviano CE 17 1655 188070
Paolisi BN 18 2072 190142
Rotondi AV 18 3591 193733
San Leucio del Sannio BN 18 3106 196839
Arpaia BN 18 1992 198831
Pietraroja BN 18 545 199376
Cusano Mutri BN 19 4091 203467
Gioia Sannitica CE 19 3638 207105
San Martino Valle Caudina AV 19 4884 211989
Cervinara AV 19 9658 221647
Forchia BN 19 1235 222882
Limatola BN 19 4073 226955
Pietrelcina BN 20 3114 230069

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
27 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
34 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
34 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
40 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
42 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
42 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
46 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
47 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
48 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
48 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
50 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
50 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
50 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
55 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
57 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
58 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
58 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
72 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
83 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
84 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-07-14
16:25:03
41.193 14.617 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 30969
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-07-14 16:25:03 ± 0.273
Latitudine 41.1930 ± 0.0218
Longitudine 14.6170 ± 0.0252
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 30969

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3209.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 150
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 6
Numero di fasi 6
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00737
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 30969
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:32:05
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1986-07-14T16:25:19.50 10.0 undecidable manual PG 140 0.8214 -0.58 0.7
--.OVO.Z. 1986-07-14T16:25:19.60 10.0 undecidable manual SG 204 0.3996 1.02 0.1
--.TR9.Z. 1986-07-14T16:25:14.20 10.0 undecidable manual PG 107 0.4773 0.36 1.4
--.MSC.Z. 1986-07-14T16:25:13.20 10.0 undecidable manual PG 269 0.4773 -0.67 0.8
--.OVO.Z. 1986-07-14T16:25:12.00 10.0 undecidable manual PG 204 0.3996 -0.32 1.5
--.SGG.Z. 1986-07-14T16:25:10.10 10.0 undecidable manual PG 317 0.2553 0.35 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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