Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 18-10-1997 ore 03:05:11 (Italia) in zona: 5 km E Rimella (VC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 5 km E Rimella (VC), il

  • 18-10-1997 01:05:11 (UTC)
  • 18-10-1997 03:05:11 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.9090, 8.2490 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rimella VC 5 134 134
Massiola VB 6 127 261
Sabbia VC 6 58 319
Cervatto VC 7 47 366
Fobello VC 7 196 562
Valstrona VB 7 1253 1815
Cravagliana VC 8 251 2066
Loreglia VB 10 246 2312
Vocca VC 10 174 2486
Quarna Sotto VB 10 388 2874
Quarna Sopra VB 10 259 3133
Varallo VC 11 7262 10395
Germagno VB 11 197 10592
Pieve Vergonte VB 11 2593 13185
Bannio Anzino VB 12 475 13660
Vogogna VB 12 1731 15391
Civiasco VC 12 263 15654
Anzola d'Ossola VB 12 427 16081
Cesara VB 12 603 16684
Nonio VB 12 876 17560
Calasca-Castiglione VB 12 649 18209
Premosello-Chiovenda VB 12 2035 20244
Rossa VC 13 180 20424
Omegna VB 13 15398 35822
Casale Corte Cerro VB 13 3461 39283
Balmuccia VC 13 112 39395
Piedimulera VB 13 1528 40923
Vanzone con San Carlo VB 13 407 41330
Boccioleto VC 14 205 41535
Arola VB 14 243 41778
Gravellona Toce VB 14 7777 49555
Ornavasso VB 15 3439 52994
Pallanzeno VB 15 1133 54127
Rimasco VC 15 106 54233
Carcoforo VC 15 78 54311
Ceppo Morelli VB 16 321 54632
Madonna del Sasso VB 16 399 55031
Pettenasco NO 16 1380 56411
Pella NO 16 1011 57422
Quarona VC 17 4158 61580
Scopa VC 17 381 61961
Breia VC 17 174 62135
Borgomezzavalle VB 17 318 62453
Mergozzo VB 17 2185 64638
Orta San Giulio NO 17 1185 65823
Armeno NO 18 2167 67990
Cellio VC 18 810 68800
Montescheno VB 18 413 69213
Villadossola VB 18 6653 75866
Rima San Giuseppe VC 18 59 75925
Miasino NO 18 820 76745
San Maurizio d'Opaglio NO 19 3050 79795
Scopello VC 19 387 80182
Beura-Cardezza VB 19 1485 81667
Mollia VC 20 95 81762
Pogno NO 20 1479 83241
Ameno NO 20 860 84101
Baveno VB 20 4959 89060
Antrona Schieranco VB 20 428 89488

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a W di Varese (80799 abitanti)
51 Km a NW di Gallarate (53343 abitanti)
57 Km a NW di Busto Arsizio (83106 abitanti)
59 Km a NW di Novara (104380 abitanti)
63 Km a NW di Legnano (60262 abitanti)
66 Km a W di Como (84495 abitanti)
75 Km a NW di Rho (50434 abitanti)
81 Km a NW di Vigevano (63310 abitanti)
84 Km a W di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
87 Km a W di Monza (122671 abitanti)
87 Km a W di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
88 Km a NW di Milano (1345851 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.7
1997-10-18
01:05:11
45.909 8.249 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 302629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-10-18 01:05:11 ± 0.209
Latitudine 45.9090 ± 0.0180
Longitudine 8.2490 ± 0.0140
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 302629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2277.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 143
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01417
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 302629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:44:16

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 302629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BNI.Z. 1997-10-18T01:05:55.54 10.0 undecidable manual SN 232 1.3875 -0.89 0.2
--.BR9.Z. 1997-10-18T01:05:40.16 10.0 undecidable manual PN 67 1.5762 0.27 1
--.BOB.Z. 1997-10-18T01:05:39.11 10.0 undecidable manual PN 142 1.4097 1.37 0.1
--.DOI.Z. 1997-10-18T01:05:39.00 10.0 undecidable manual PN 206 1.5651 -0.85 0.4
--.BNI.Z. 1997-10-18T01:05:38.11 10.0 undecidable manual PN 232 1.3875 0.7 0.6
--.VAI.Z. 1997-10-18T01:05:25.50 10.0 undecidable manual SG 96 0.3552 -0.56 0.3
--.ORO.Z. 1997-10-18T01:05:24.36 10.0 undecidable manual SG 213 0.333 -0.19 0.6
--.VAI.Z. 1997-10-18T01:05:19.40 10.0 negative manual PG 96 0.3552 -0.22 2.7
--.ORO.Z. 1997-10-18T01:05:19.16 10.0 undecidable manual PG 213 0.333 0.16 1.5
--.MCGN.Z. 1997-10-18T01:05:18.40 10.0 undecidable manual SG 284 0.1776 -0.47 0.5
--.MCGN.Z. 1997-10-18T01:05:15.74 10.0 positive manual PG 284 0.1776 0.02 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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