Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 04-07-1986 ore 18:44:45 (Italia) in zona: 2 km SE Venzone (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km SE Venzone (UD), il

  • 04-07-1986 16:44:45 (UTC)
  • 04-07-1986 18:44:45 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3200, 13.1530 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Venzone UD 2 2117 2117
Bordano UD 4 754 2871
Gemona del Friuli UD 5 10964 13835
Trasaghis UD 7 2227 16062
Montenars UD 7 538 16600
Amaro UD 8 823 17423
Artegna UD 9 2885 20308
Osoppo UD 9 2936 23244
Resiutta UD 10 309 23553
Cavazzo Carnico UD 10 1052 24605
Magnano in Riviera UD 10 2336 26941
Lusevera UD 10 643 27584
Moggio Udinese UD 11 1714 29298
Buja UD 12 6563 35861
Tarcento UD 13 9012 44873
Resia UD 13 1033 45906
Treppo Grande UD 14 1708 47614
Tolmezzo UD 14 10440 58054
Verzegnis UD 15 863 58917
Chiusaforte UD 16 672 59589
Nimis UD 16 2740 62329
Majano UD 16 5945 68274
Cassacco UD 16 2938 71212
Taipana UD 17 636 71848
Colloredo di Monte Albano UD 17 2223 74071
Forgaria nel Friuli UD 18 1786 75857
Vito d'Asio PN 18 769 76626
Tricesimo UD 18 7600 84226
Zuglio UD 19 595 84821
Attimis UD 19 1805 86626
Dogna UD 19 175 86801
Arta Terme UD 20 2171 88972

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a N di Udine (99169 abitanti)
56 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
88 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1986-07-04
16:44:45
46.32 13.153 12 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 30609
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-07-04 16:44:45 ± 0.097
Latitudine 46.3200 ± 0.0052
Longitudine 13.1530 ± 0.0079
Profondità (km) 12 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 30609

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 841.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 94
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00032
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01044
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 30609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:31:47
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TRI.Z. 1986-07-04T16:45:12.00 10.0 undecidable manual SG 144 0.7326 0.92 0
--.CAV.Z. 1986-07-04T16:45:07.00 10.0 undecidable manual PN 269 1.1544 -0.14 0.7
--.CTI.Z. 1986-07-04T16:45:06.50 10.0 undecidable manual PN 255 1.0656 0.63 0.2
--.ERT.Z. 1986-07-04T16:45:04.40 10.0 undecidable manual SG 265 0.5328 -0.07 0.7
--.TRI.Z. 1986-07-04T16:45:01.00 10.0 undecidable manual PG 144 0.7326 0.82 0.1
--.FOA.Z. 1986-07-04T16:44:59.20 10.0 undecidable manual SG 315 0.3663 0.03 0.6
--.FO1.Z. 1986-07-04T16:44:59.00 10.0 undecidable manual SG 317 0.3663 -0.26 0.7
--.RCL.Z. 1986-07-04T16:44:59.30 10.0 undecidable manual SG 245 0.3774 -0.13 0.8
--.TAL.Z. 1986-07-04T16:44:59.40 10.0 undecidable manual SG 185 0.3996 -0.64 0.2
--.DRE.Z. 1986-07-04T16:44:58.80 10.0 undecidable manual SG 113 0.3663 -0.29 0.6
--.ERT.Z. 1986-07-04T16:44:57.10 10.0 undecidable manual PG 265 0.5328 0.74 0.1
--.CAE.Z. 1986-07-04T16:44:57.10 10.0 undecidable manual PG 237 0.5883 -0.14 1.1
--.RBL.Z. 1986-07-04T16:44:57.36 10.0 undecidable manual SG 66 0.3108 0.16 0.5
--.UDI.Z. 1986-07-04T16:44:55.40 10.0 undecidable manual SG 167 0.2553 -0.22 0.7
--.ZOU.Z. 1986-07-04T16:44:55.80 10.0 undecidable manual SG 332 0.2553 -0.01 0.9
--.TAL.Z. 1986-07-04T16:44:53.40 10.0 undecidable manual PG 185 0.3996 -0.41 0.8
--.FOA.Z. 1986-07-04T16:44:53.70 10.0 undecidable manual PG 315 0.3663 0.4 0.8
--.FO1.Z. 1986-07-04T16:44:53.00 10.0 negative manual PG 317 0.3663 -0.35 1.8
--.RCL.Z. 1986-07-04T16:44:53.10 10.0 undecidable manual PG 245 0.3774 -0.35 0.9
--.RBL.Z. 1986-07-04T16:44:52.00 10.0 undecidable manual PG 66 0.3108 -0.16 1.3
--.DRE.Z. 1986-07-04T16:44:52.70 10.0 undecidable manual PG 113 0.3663 -0.55 0.4
--.UDI.Z. 1986-07-04T16:44:51.10 10.0 negative manual PG 167 0.2553 -0.15 2.7
--.ZOU.I. 1986-07-04T16:44:51.30 10.0 negative manual PG 332 0.2553 -0.06 1.5
--.BAD.Z. 1986-07-04T16:44:50.90 10.0 undecidable manual SG 142 0.0999 0.02 0.9
--.BUA.Z. 1986-07-04T16:44:50.80 10.0 undecidable manual SG 191 0.0999 -0.06 0.9
--.BOO.Z. 1986-07-04T16:44:49.70 10.0 undecidable manual SG 270 0.0333 0.16 0.8
--.BUA.Z. 1986-07-04T16:44:48.60 10.0 positive manual PG 191 0.0999 0.1 2.8
--.BAD.Z. 1986-07-04T16:44:48.70 10.0 positive manual PG 142 0.0999 0.18 2.6
--.BOO.Z. 1986-07-04T16:44:47.80 10.0 positive manual PG 270 0.0333 0.06 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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