Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 30-10-2016 ore 13:07:49 (Italia) in zona: 5 km SE Preci (PG)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 5 km SE Preci (PG), il

  • 30-10-2016 12:07:49 (UTC)
  • 30-10-2016 13:07:49 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.8410, 13.0790 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Preci PG 5 724 724
Norcia PG 5 4957 5681
Castelsantangelo sul Nera MC 9 281 5962
Visso MC 10 1107 7069
Ussita MC 13 444 7513
Sellano PG 13 1079 8592
Cerreto di Spoleto PG 13 1075 9667
Cascia PG 15 3217 12884
Monte Cavallo MC 18 145 13029
Poggiodomo PG 18 117 13146
Vallo di Nera PG 19 364 13510
Arquata del Tronto AP 19 1178 14688

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
47 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
55 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
60 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
64 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
92 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
94 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
95 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
100 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2016-10-30
12:07:49
42.841 13.0788 10 2019-02-12
14:03:12
Bollettino Sismico Italiano INGV 43648931
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-10-30 12:07:49 ± 0.03
Latitudine 42.8410 ± 0.0018
Longitudine 13.0788 ± 0.0025
Profondità (km) 10 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 43648931

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 236
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 136
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 252
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 240.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 47
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 54
Numero di fasi 54
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.17
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.06655
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.60344
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 43648931
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2018-06-15 08:30:47
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MMUR.HNZ. 2016-10-30T12:08:10.95 0.6 undecidable manual S 354 66.9774 50 0.87 35
IV.TERO.HHN. 2016-10-30T12:08:05.10 0.6 undecidable manual S 119 49.1175 50 -0.22 45
IV.SSM1.HNE. 2016-10-30T12:08:04.00 0.6 undecidable manual S 10 43.7229 50 0.12 47
IV.SNTG.HHE. 2016-10-30T12:08:04.90 0.6 undecidable manual S 346 47.3193 50 0.08 47
IV.ASSB.HHN. 2016-10-30T12:08:03.00 0.6 undecidable manual S 303 40.8258 50 -0.09 47
IV.MDAR.HNZ. 2016-10-30T12:08:02.60 0.6 undecidable manual S 8 39.3273 50 -0.11 47
IV.FIU1.HNZ. 2016-10-30T12:08:02.90 0.6 undecidable manual S 343 40.3263 50 -0.08 47
IV.PIO1.HNZ. 2016-10-30T12:08:02.50 0.6 undecidable manual S 348 38.2284 50 0.1 47
IV.RM33.HNZ. 2016-10-30T12:08:02.50 0.6 undecidable manual S 163 38.4282 50 0.03 48
IV.GUMA.HNN. 2016-10-30T12:08:01.20 0.6 undecidable manual S 40 32.2455 50 0.4 45
IV.SEF1.HNZ. 2016-10-30T12:08:01.60 0.6 undecidable manual S 343 35.5422 50 -0.09 48
IV.MMUR.HNZ. 2016-10-30T12:08:01.74 0.3 undecidable manual P 354 66.9774 50 0.36 64
IV.T1243.HHZ. 2016-10-30T12:08:01.00 0.6 undecidable manual S 118 34.0437 50 -0.3 46
IV.T1299.HNZ. 2016-10-30T12:08:00.20 0.6 undecidable manual S 144 28.2495 50 0.44 45
IV.T1241.HNZ. 2016-10-30T12:08:00.10 0.3 undecidable manual S 86 28.749 50 0.24 70
XO.AM05.HNZ. 2016-10-30T12:07:59.10 0.3 undecidable manual S 56 26.9508 50 -0.29 70
IV.T1204.EHZ. 2016-10-30T12:07:59.20 0.6 undecidable manual S 133 26.6511 50 -0.12 48
IV.LNSS.HHZ. 2016-10-30T12:07:58.90 0.6 undecidable manual S 187 26.5512 50 -0.41 45
IV.SNTG.HHE. 2016-10-30T12:07:58.41 0.3 undecidable manual P 346 47.3193 50 0.07 70
IV.TERO.HHN. 2016-10-30T12:07:58.39 0.3 undecidable manual P 119 49.1175 50 -0.24 67
IV.T1201.HNZ. 2016-10-30T12:07:58.90 0.6 undecidable manual S 145 24.753 112 0.16 48
IV.MDAR.HNZ. 2016-10-30T12:07:57.04 0.3 undecidable manual P 8 39.3273 50 -0.08 71
IV.ASSB.HHN. 2016-10-30T12:07:57.05 0.3 undecidable manual P 303 40.8258 50 -0.29 68
IV.SSM1.HNE. 2016-10-30T12:07:57.78 0.3 undecidable manual P 10 43.7229 50 -0.02 71
IV.FIU1.HNZ. 2016-10-30T12:07:57.04 0.3 undecidable manual P 343 40.3263 50 -0.24 69
IV.MMO1.HNZ. 2016-10-30T12:07:57.40 0.6 undecidable manual S 72 21.1677 115 -0.21 48
IV.T1256.HNZ. 2016-10-30T12:07:57.70 0.6 undecidable manual S 33 21.867 114 -0.14 48
IV.FDMO.HHZ. 2016-10-30T12:07:57.52 0.3 undecidable manual S 2 21.6672 115 -0.25 71
IV.GUMA.HNN. 2016-10-30T12:07:56.16 0.1 undecidable manual P 40 32.2455 50 0.14 95
IV.PIO1.HNZ. 2016-10-30T12:07:56.80 0.3 undecidable manual P 348 38.2284 50 -0.14 70
IV.T1217.EHZ. 2016-10-30T12:07:56.80 0.6 undecidable manual S 220 18.6702 118 -0.04 50
IV.RM33.HNZ. 2016-10-30T12:07:56.97 0.3 undecidable manual P 163 38.4282 50 -0.01 72
IV.T1215.EHZ. 2016-10-30T12:07:56.50 0.6 undecidable manual S 256 17.6712 119 -0.02 50
IV.SEF1.HNZ. 2016-10-30T12:07:56.38 0.3 undecidable manual P 343 35.5422 50 -0.16 70
IV.LNSS.HHZ. 2016-10-30T12:07:55.56 0.6 undecidable manual P 187 26.5512 50 0.4 45
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-30T12:07:55.30 0.6 undecidable manual S 350 13.6752 126 -0.05 50
XO.AM05.HNZ. 2016-10-30T12:07:55.18 0.1 undecidable manual P 56 26.9508 50 -0.03 98
IV.T1214.HNZ. 2016-10-30T12:07:55.30 0.6 undecidable manual S 130 13.875 126 -0.12 49
IV.T1241.HNZ. 2016-10-30T12:07:55.79 0.3 undecidable manual P 86 28.749 50 0.31 69
IV.T1299.HNZ. 2016-10-30T12:07:55.46 0.3 undecidable manual P 144 28.2495 50 0.04 73
IV.T1204.EHZ. 2016-10-30T12:07:55.13 0.3 undecidable manual P 133 26.6511 50 -0.04 73
IV.T1201.HNZ. 2016-10-30T12:07:55.00 0.1 undecidable manual P 145 24.753 112 0.17 95
IV.T1243.HHZ. 2016-10-30T12:07:55.95 0.3 undecidable manual P 118 34.0437 50 -0.36 68
IV.FDMO.HHZ. 2016-10-30T12:07:54.30 0.1 undecidable manual P 2 21.6672 115 0.03 99
IV.MMO1.HNZ. 2016-10-30T12:07:54.08 0.1 undecidable manual P 72 21.1677 115 -0.1 97
IV.T1212.HNZ. 2016-10-30T12:07:54.44 0.3 undecidable manual S 196 10.2786 134 -0.02 76
IV.T1256.HNZ. 2016-10-30T12:07:54.29 0.1 undecidable manual P 33 21.867 114 -0.02 99
IV.T1217.EHZ. 2016-10-30T12:07:53.70 0.1 undecidable manual P 220 18.6702 118 -0.03 99
IV.T1215.EHZ. 2016-10-30T12:07:53.54 0.1 undecidable manual P 256 17.6712 119 -0.01 100
IV.T1216.EHZ. 2016-10-30T12:07:53.68 0.3 undecidable manual S 319 7.3815 143 -0.1 75
IV.T1214.HNZ. 2016-10-30T12:07:53.07 0.1 undecidable manual P 130 13.875 126 0.16 98
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-30T12:07:53.05 0.1 undecidable manual P 350 13.6752 126 0.18 97
IV.T1212.HNZ. 2016-10-30T12:07:52.42 0.1 undecidable manual P 196 10.2786 134 0.06 100
IV.T1216.EHZ. 2016-10-30T12:07:52.19 0.1 undecidable manual P 319 7.3815 143 0.22 97
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.FEMA.HNE. ML:3.5 0.033528265 0.1984 AML other m 2016-10-30T12:07:55.62
IV.FEMA.HNN. ML:3.6 0.042107284999999994 0.128 AML other m 2016-10-30T12:07:55.91
IV.T1215.EHN. ML:2.6 0.0029715599 0.0768 AML other m 2016-10-30T12:07:56.99
IV.T1215.HNN. ML:2.7 0.004266041 0.256 AML other m 2016-10-30T12:07:56.98
IV.T1217.EHN. ML:2.6 0.0029932780000000007 0.096 AML other m 2016-10-30T12:07:57.26
IV.T1215.HNE. ML:2.4 0.00206273535 0.0832 AML other m 2016-10-30T12:07:57.44
IV.T1215.EHE. ML:2.4 0.002141089 0.224 AML other m 2016-10-30T12:07:57.00
IV.SEF1.HNN. ML:3.2 0.006043423 0.1408 AML other m 2016-10-30T12:08:02.76
IV.MDAR.HNN. ML:3.1 0.004818703000000001 0.1088 AML other m 2016-10-30T12:08:02.88
IV.MDAR.HNE. ML:3.2 0.0053189865 0.288 AML other m 2016-10-30T12:08:03.17
IV.SEF1.HNE. ML:3.4 0.010646267999999999 0.2304 AML other m 2016-10-30T12:08:04.58
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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