Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 30-10-2016 ore 07:47:32 (UTC) in zona: 5 km SE Preci (PG)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 5 km SE Preci (PG), il

  • 30-10-2016 07:47:32 (UTC)
  • 30-10-2016 08:47:32 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.8470, 13.0720 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Preci PG 5 724 724
Norcia PG 6 4957 5681
Castelsantangelo sul Nera MC 9 281 5962
Visso MC 10 1107 7069
Ussita MC 12 444 7513
Sellano PG 13 1079 8592
Cerreto di Spoleto PG 13 1075 9667
Cascia PG 15 3217 12884
Monte Cavallo MC 17 145 13029
Poggiodomo PG 19 117 13146
Vallo di Nera PG 19 364 13510

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
47 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
56 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
63 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
92 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
93 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
96 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2016-10-30
07:47:32
42.8467 13.0725 11 2019-02-12
14:03:10
Bollettino Sismico Italiano INGV 41851241
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-10-30 07:47:32 ± 0.05
Latitudine 42.8467 ± 0.0027
Longitudine 13.0725 ± 0.0037
Profondità (km) 11 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 41851241

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 389
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 289
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 314
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 390.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 50
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.21
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.05846
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.45775
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 22
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 41851241
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2018-06-12 14:46:03
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.ASSB.HHZ. 2016-10-30T07:47:46.02 0.6 undecidable manual S 303 40.0266 50 0.01 47
IV.T1211.HNN. 2016-10-30T07:47:46.05 0.6 undecidable manual S 207 39.0276 50 0.29 45
IV.ARRO.EHZ. 2016-10-30T07:47:45.86 0.6 undecidable manual S 220 38.8278 50 0.17 46
IV.T1243.HHZ. 2016-10-30T07:47:44.46 0.6 undecidable manual S 118 34.8429 50 -0.17 46
IV.T1299.HNN. 2016-10-30T07:47:43.21 0.6 undecidable manual S 144 29.1486 50 0.11 47
IV.GUMA.HNN. 2016-10-30T07:47:43.58 0.6 undecidable manual S 42 32.0457 50 -0.31 45
IV.OFFI.HHE. 2016-10-30T07:47:43.13 0.3 undecidable manual P 79 50.8158 50 1.07 49
IV.T1241.HNZ. 2016-10-30T07:47:43.24 0.6 undecidable manual S 88 29.1486 50 0.12 47
IV.LNSS.HHZ. 2016-10-30T07:47:42.32 0.3 undecidable manual S 186 27.1506 50 -0.26 69
XO.AM05.HNZ. 2016-10-30T07:47:42.19 0.6 undecidable manual S 57 26.9508 50 -0.35 45
IV.T1211.HNN. 2016-10-30T07:47:40.50 0.6 undecidable manual P 207 39.0276 50 0.24 45
IV.ARRO.EHZ. 2016-10-30T07:47:40.16 0.3 undecidable manual P 220 38.8278 50 -0.06 71
IV.T1217.EHZ. 2016-10-30T07:47:40.03 0.6 undecidable manual S 218 18.87 119 -0.2 47
IV.ASSB.HHZ. 2016-10-30T07:47:40.06 0.3 undecidable manual P 303 40.0266 50 -0.34 66
IV.T1215.EHZ. 2016-10-30T07:47:39.71 0.6 undecidable manual S 253 17.3715 121 -0.05 49
IV.GUMA.HNN. 2016-10-30T07:47:39.16 0.3 undecidable manual P 42 32.0457 50 -0.02 72
IV.T1243.HHZ. 2016-10-30T07:47:39.22 0.3 undecidable manual P 118 34.8429 50 -0.39 66
XO.AM05.HNZ. 2016-10-30T07:47:38.20 0.3 undecidable manual P 57 26.9508 50 -0.2 70
IV.MC2.EHZ. 2016-10-30T07:47:38.29 0.6 undecidable manual S 53 11.877 131 0.05 49
IV.T1241.HNZ. 2016-10-30T07:47:38.91 0.3 undecidable manual P 88 29.1486 50 0.18 70
IV.T1299.HNN. 2016-10-30T07:47:38.64 0.3 undecidable manual P 144 29.1486 50 -0.08 71
IV.LNSS.HHZ. 2016-10-30T07:47:38.72 0.3 undecidable manual P 186 27.1506 50 0.3 69
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-30T07:47:38.55 0.6 undecidable manual S 352 12.9759 129 0.04 49
IV.T1212.HNZ. 2016-10-30T07:47:37.87 0.3 undecidable manual S 192 10.7781 134 -0.09 74
IV.T1245.HHZ. 2016-10-30T07:47:37.43 0.6 undecidable manual S 83 9.4794 138 -0.21 48
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-30T07:47:36.37 0.3 undecidable manual P 352 12.9759 129 0.29 70
IV.T1216.EHZ. 2016-10-30T07:47:36.93 0.3 undecidable manual S 318 6.4935 148 -0.09 74
IV.T1215.EHZ. 2016-10-30T07:47:36.79 0.1 positive manual P 253 17.3715 121 -0.01 99
IV.T1217.EHZ. 2016-10-30T07:47:36.98 0.3 undecidable manual P 218 18.87 119 -0.08 73
IV.T1245.HHZ. 2016-10-30T07:47:35.58 0.1 negative manual P 83 9.4794 138 0.01 100
IV.MC2.EHZ. 2016-10-30T07:47:35.96 0.3 undecidable manual P 53 11.877 131 0.05 74
IV.T1216.EHZ. 2016-10-30T07:47:35.30 0.1 positive manual P 318 6.4935 148 0.09 99
IV.T1212.HNZ. 2016-10-30T07:47:35.82 0.1 undecidable manual P 192 10.7781 134 0.07 99
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.T1216.EHN. ML:3.6 0.06461198 0.32 AML other m 2016-10-30T07:47:37.10
IV.T1216.EHE. ML:3.5 0.046547214999999996 0.224 AML other m 2016-10-30T07:47:37.42
IV.T1245.HNN. ML:3.7 0.0705885 0.2304 AML other m 2016-10-30T07:47:38.22
IV.T1245.HHN. ML:3.7 0.07040205000000001 0.2432 AML other m 2016-10-30T07:47:38.35
IV.T1245.HNE. ML:3.4 0.0325086 0.2112 AML other m 2016-10-30T07:47:39.40
IV.T1245.HHE. ML:3.4 0.031416335 0.1984 AML other m 2016-10-30T07:47:39.40
IV.FEMA.HNN. ML:3.0 0.010335613 0.1664 AML other m 2016-10-30T07:47:39.77
IV.FEMA.HNE. ML:3.2 0.016095325000000004 0.288 AML other m 2016-10-30T07:47:40.09
IV.T1215.HNN. ML:2.9 0.00701868 0.0832 AML other m 2016-10-30T07:47:40.18
IV.T1215.EHN. ML:2.9 0.007021964 0.096 AML other m 2016-10-30T07:47:40.14
IV.T1215.HNE. ML:2.6 0.0031782935 0.096 AML other m 2016-10-30T07:47:40.46
IV.T1215.EHE. ML:2.6 0.0030670115 0.0768 AML other m 2016-10-30T07:47:40.47
IV.T1217.EHE. ML:2.9 0.006242276999999999 0.0768 AML other m 2016-10-30T07:47:40.50
IV.T1217.HNE. ML:2.9 0.0064121205 0.0768 AML other m 2016-10-30T07:47:40.50
IV.T1217.HNN. ML:2.8 0.005364154 0.2432 AML other m 2016-10-30T07:47:40.71
IV.T1217.EHN. ML:2.8 0.0053356255 0.1088 AML other m 2016-10-30T07:47:40.76
XO.AM05.HNE. ML:2.5 0.0018286335 0.0768 AML other m 2016-10-30T07:47:42.76
IV.T1241.EHN. ML:3.0 0.005515658999999999 0.2432 AML other m 2016-10-30T07:47:43.50
XO.AM05.EHE. ML:3.3 0.010997119999999999 0.096 AML other m 2016-10-30T07:47:43.49
XO.AM05.EHN. ML:2.2 0.0009406074500000001 0.1024 AML other m 2016-10-30T07:47:43.52
IV.T1241.EHE. ML:3.3 0.0099180635 0.1792 AML other m 2016-10-30T07:47:43.45
XO.AM05.HNN. ML:2.8 0.0032891925 0.1024 AML other m 2016-10-30T07:47:43.49
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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