Terremoto di magnitudo ML 3.4 del 26-10-2016 ore 17:11:23 (UTC) in zona: 5 km E Preci (PG)

Un terremoto di magnitudo ML 3.4 è avvenuto nella zona: 5 km E Preci (PG), il

  • 26-10-2016 17:11:23 (UTC)
  • 26-10-2016 19:11:23 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.8640, 13.0940 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Preci PG 5 724 724
Castelsantangelo sul Nera MC 6 281 1005
Visso MC 8 1107 2112
Norcia PG 8 4957 7069
Ussita MC 10 444 7513
Sellano PG 14 1079 8592
Cerreto di Spoleto PG 15 1075 9667
Monte Cavallo MC 16 145 9812
Cascia PG 17 3217 13029
Bolognola MC 18 142 13171
Arquata del Tronto AP 19 1178 14349
Fiordimonte MC 19 202 14551
Montemonaco AP 19 604 15155
Montegallo AP 20 523 15678
Acquacanina MC 20 121 15799
Fiastra MC 20 559 16358

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
50 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
55 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
62 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
64 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
91 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
95 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
95 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.4 2016-10-26
17:11:23
42.8637 13.0945 10 2017-01-31
10:45:42
Bollettino Sismico Italiano INGV 38944721
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-10-26 17:11:23 ± 0.06
Latitudine 42.8637 ± 0.0045
Longitudine 13.0945 ± 0.0037
Profondità (km) 10 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 38944721

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 506
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 267
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 339
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 510.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 92
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.17
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.06925
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.44426
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

ML:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 38944721
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2017-01-12 15:49:10
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.TERO.HHN. 2016-10-26T17:11:39.17 0.6 undecidable manual S 123 49.3173 50 -0.23 46
IV.T1211.HNN. 2016-10-26T17:11:37.52 0.6 undecidable manual S 208 41.5251 50 0.2 46
IV.RM33.HNE. 2016-10-26T17:11:37.19 0.6 undecidable manual S 166 40.5261 50 0.14 47
IV.T1243.HHZ. 2016-10-26T17:11:35.19 0.6 undecidable manual S 123 34.2435 50 -0.18 47
IV.T1299.HNN. 2016-10-26T17:11:34.32 0.6 undecidable manual S 149 29.6481 50 0.17 47
IV.T1204.EHZ. 2016-10-26T17:11:33.55 0.6 undecidable manual S 139 27.5502 109 -0.03 49
IV.T1201.HNN. 2016-10-26T17:11:33.38 0.3 undecidable manual S 151 26.1516 110 0.25 71
IV.TERO.HHN. 2016-10-26T17:11:32.60 0.3 undecidable manual P 123 49.3173 50 -0.05 71
IV.T1211.HNN. 2016-10-26T17:11:32.17 1.0 undecidable manual P 208 41.5251 50 0.72 20
XO.AM05.HNZ. 2016-10-26T17:11:32.24 0.6 undecidable manual S 59 24.4533 111 -0.34 46
IV.RM33.HNE. 2016-10-26T17:11:31.11 0.3 undecidable manual P 166 40.5261 50 -0.19 70
IV.MMO1.HNZ. 2016-10-26T17:11:31.05 0.6 undecidable manual S 78 19.2696 117 0.12 49
IV.T1217.HNZ. 2016-10-26T17:11:31.32 0.6 undecidable manual S 218 21.4674 114 -0.28 46
IV.T1215.HNZ. 2016-10-26T17:11:30.88 0.6 undecidable manual S 250 19.6692 116 -0.15 48
IV.T1201.HNN. 2016-10-26T17:11:29.31 0.1 undecidable manual P 151 26.1516 110 0.27 94
IV.T1243.HHZ. 2016-10-26T17:11:29.94 0.1 undecidable manual P 123 34.2435 50 -0.39 91
IV.T1299.HNN. 2016-10-26T17:11:29.66 0.1 undecidable manual P 149 29.6481 50 0.03 97
IV.T1204.EHZ. 2016-10-26T17:11:29.29 0.3 undecidable manual P 139 27.5502 109 -0.01 74
IV.T1217.HNZ. 2016-10-26T17:11:28.08 0.1 undecidable manual P 218 21.4674 114 -0.08 98
XO.AM05.HNZ. 2016-10-26T17:11:28.65 0.1 undecidable manual P 59 24.4533 111 -0.07 98
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-26T17:11:28.55 0.6 undecidable manual S 342 11.4774 130 -0.1 50
IV.MC2.EHZ. 2016-10-26T17:11:28.28 0.6 undecidable manual S 55 9.2796 136 0.19 49
IV.MMO1.HNZ. 2016-10-26T17:11:27.77 0.1 undecidable manual P 78 19.2696 117 0 100
IV.T1245.HNZ. 2016-10-26T17:11:27.66 0.3 undecidable manual S 96 7.6812 142 -0.05 74
IV.T1215.HNZ. 2016-10-26T17:11:27.79 0.1 undecidable manual P 250 19.6692 116 -0.04 99
IV.T1245.HNZ. 2016-10-26T17:11:26.09 0.1 undecidable manual P 96 7.6812 142 0.18 99
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-26T17:11:26.58 0.1 undecidable manual P 342 11.4774 130 0.13 98
IV.MC2.EHZ. 2016-10-26T17:11:26.43 0.6 undecidable manual P 55 9.2796 136 0.3 48
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.FEMA.HNN. ML:3.1 0.0146758985 0.2048 AML other m 2016-10-26T17:11:28.76
IV.T1215.HNN. ML:2.9 0.006513104999999999 0.0896 AML other m 2016-10-26T17:11:31.04
IV.T1215.HNE. ML:3.0 0.007906385000000002 0.192 AML other m 2016-10-26T17:11:31.25
IV.T1215.EHE. ML:2.6 0.0030289800000000006 0.064 AML other m 2016-10-26T17:11:31.30
IV.T1217.EHN. ML:3.5 0.022034214999999996 0.3328 AML other m 2016-10-26T17:11:31.94
IV.T1217.HNN. ML:3.5 0.023699905 0.1792 AML other m 2016-10-26T17:11:31.92
IV.T1245.HNN. ML:3.8 0.097869075 0.2176 AML other m 2016-10-26T17:11:28.63
IV.T1245.HNE. ML:3.6 0.05996161 0.2176 AML other m 2016-10-26T17:11:27.87
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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