Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 12-08-1997 ore 22:45:35 (UTC) in zona: 1 km W Gerocarne (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km W Gerocarne (VV), il

  • 12-08-1997 22:45:35 (UTC)
  • 13-08-1997 00:45:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5880, 16.2070 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gerocarne VV 1 2248 2248
Soriano Calabro VV 2 2421 4669
Sorianello VV 2 1176 5845
Dasà VV 3 1208 7053
Arena VV 3 1456 8509
Acquaro VV 4 2484 10993
Pizzoni VV 6 1143 12136
Vazzano VV 6 1067 13203
Dinami VV 8 2168 15371
San Pietro di Caridà RC 10 1195 16566
Francica VV 10 1651 18217
Vallelonga VV 10 706 18923
Serra San Bruno VV 11 6734 25657
Filogaso VV 11 1417 27074
San Gregorio d'Ippona VV 11 2527 29601
San Nicola da Crissa VV 11 1335 30936
Spadola VV 12 825 31761
Simbario VV 12 966 32727
Brognaturo VV 12 735 33462
Stefanaconi VV 12 2494 35956
Serrata RC 12 845 36801
San Costantino Calabro VV 13 2239 39040
Mongiana VV 13 740 39780
Mileto VV 13 6763 46543
Sant'Onofrio VV 13 3067 49610
Maierato VV 13 2188 51798
Vibo Valentia VV 14 33941 85739
Capistrano VV 14 1042 86781
Ionadi VV 14 4238 91019
Candidoni RC 14 416 91435
Fabrizia VV 14 2195 93630
Laureana di Borrello RC 15 5174 98804
Filandari VV 16 1853 100657
Torre di Ruggiero CZ 16 1033 101690
Monterosso Calabro VV 16 1729 103419
Galatro RC 17 1709 105128
Cardinale CZ 17 2188 107316
San Calogero VV 17 4315 111631
Pizzo VV 17 9278 120909
Giffone RC 17 1907 122816
Nardodipace VV 17 1305 124121
Cessaniti VV 18 3290 127411
Rombiolo VV 18 4569 131980
Feroleto della Chiesa RC 18 1695 133675
Maropati RC 19 1524 135199
Anoia RC 20 2212 137411

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
49 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
72 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
72 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
79 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
97 Km a SW di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.4
1997-08-12
22:45:35
38.588 16.207 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 275489
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-08-12 22:45:35 ± 0.265
Latitudine 38.5880 ± 0.0215
Longitudine 16.2070 ± 0.0385
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 275489

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4114.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 157
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02202
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 275489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:20:17

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 275489
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CI9.Z. 1997-08-12T22:46:15.34 10.0 undecidable manual PN 338 2.442 -0.93 0.6
--.MU9.Z. 1997-08-12T22:46:13.29 10.0 undecidable manual PN 346 2.2422 -0.16 1.2
--.SGO.Z. 1997-08-12T22:46:10.52 10.0 undecidable manual PN 341 2.0868 -0.83 0.8
--.MEU.Z. 1997-08-12T22:46:09.17 10.0 undecidable manual PN 216 1.8204 1.33 0.4
--.CS9.Z. 1997-08-12T22:46:08.35 10.0 undecidable manual PN 249 1.7871 0.99 0.7
--.AU9.Z. 1997-08-12T22:46:04.44 10.0 undecidable manual PN 210 1.5318 0.56 1.2
--.MGR.Z. 1997-08-12T22:46:04.22 10.0 undecidable manual PN 342 1.6317 -0.82 0.9
--.ORI.Z. 1997-08-12T22:46:03.51 10.0 undecidable manual PN 7 1.4652 0.6 1.2
--.MNO.Z. 1997-08-12T22:46:02.23 10.0 undecidable manual PN 241 1.3431 0.94 0.9
--.MO9.Z. 1997-08-12T22:46:02.58 10.0 undecidable manual SG 214 0.7104 1.05 0.3
--.MSI.Z. 1997-08-12T22:45:58.77 10.0 undecidable manual SG 233 0.6327 -0.45 0.7
--.SA1.Z. 1997-08-12T22:45:58.60 10.0 undecidable manual PG 269 1.0656 0.66 1.4
--.GMB.Z. 1997-08-12T22:45:57.10 10.0 undecidable manual SG 215 0.5106 1.8 0.1
--.SOI.Z. 1997-08-12T22:45:54.60 10.0 undecidable manual SG 193 0.5217 -1.06 0.3
--.SC9.Z. 1997-08-12T22:45:53.61 10.0 undecidable manual SG 229 0.4995 -1.4 0.2
--.MO9.Z. 1997-08-12T22:45:50.11 10.0 undecidable manual PG 214 0.7104 -0.56 1.5
--.ATN.Z. 1997-08-12T22:45:50.45 10.0 undecidable manual PG 234 0.7215 -0.48 1.6
--.MSI.Z. 1997-08-12T22:45:49.10 10.0 undecidable manual PG 233 0.6327 -0.34 1.7
--.GMB.Z. 1997-08-12T22:45:46.75 10.0 undecidable manual PG 215 0.5106 -0.27 1.8
--.SC9.Z. 1997-08-12T22:45:46.70 10.0 undecidable manual PG 229 0.4995 -0.2 1.8
--.GRI.Z. 1997-08-12T22:45:45.97 10.0 undecidable manual SG 35 0.2775 -1.05 0.3
--.SOI.Z. 1997-08-12T22:45:45.84 10.0 undecidable manual PG 193 0.5217 -1.45 0.4
--.GRI.Z. 1997-08-12T22:45:42.98 10.0 positive manual PG 35 0.2775 0.68 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download