Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 11-08-1997 ore 20:51:09 (UTC) in zona: 1 km NW Arena (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km NW Arena (VV), il

  • 11-08-1997 20:51:09 (UTC)
  • 11-08-1997 22:51:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5710, 16.2060 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Dasà VV 1 1208 1208
Arena VV 1 1456 2664
Acquaro VV 2 2484 5148
Gerocarne VV 2 2248 7396
Sorianello VV 4 1176 8572
Soriano Calabro VV 4 2421 10993
Dinami VV 7 2168 13161
Pizzoni VV 7 1143 14304
Vazzano VV 8 1067 15371
San Pietro di Caridà RC 8 1195 16566
Francica VV 11 1651 18217
Serra San Bruno VV 11 6734 24951
Serrata RC 11 845 25796
Vallelonga VV 12 706 26502
Mongiana VV 12 740 27242
Spadola VV 12 825 28067
San Gregorio d'Ippona VV 12 2527 30594
Brognaturo VV 12 735 31329
Simbario VV 12 966 32295
Filogaso VV 13 1417 33712
San Nicola da Crissa VV 13 1335 35047
Candidoni RC 13 416 35463
Fabrizia VV 13 2195 37658
Mileto VV 13 6763 44421
San Costantino Calabro VV 14 2239 46660
Stefanaconi VV 14 2494 49154
Laureana di Borrello RC 14 5174 54328
Ionadi VV 15 4238 58566
Galatro RC 15 1709 60275
Vibo Valentia VV 15 33941 94216
Sant'Onofrio VV 15 3067 97283
Giffone RC 15 1907 99190
Maierato VV 15 2188 101378
Capistrano VV 15 1042 102420
Filandari VV 16 1853 104273
Nardodipace VV 16 1305 105578
Feroleto della Chiesa RC 17 1695 107273
San Calogero VV 17 4315 111588
Maropati RC 17 1524 113112
Torre di Ruggiero CZ 17 1033 114145
Cardinale CZ 18 2188 116333
Monterosso Calabro VV 18 1729 118062
Rombiolo VV 18 4569 122631
Anoia RC 18 2212 124843
Cessaniti VV 19 3290 128133
Pizzo VV 19 9278 137411
Cinquefrondi RC 20 6539 143950
Melicucco RC 20 5101 149051

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
50 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
70 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
71 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
81 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
98 Km a SW di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.2
1997-08-11
20:51:09
38.571 16.206 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 275329
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-08-11 20:51:09 ± 0.234
Latitudine 38.5710 ± 0.0186
Longitudine 16.2060 ± 0.0311
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 275329

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3401.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 159
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02032
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 275329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:20:08

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 275329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MEU.Z. 1997-08-11T20:52:05.91 10.0 undecidable manual SN 217 1.8204 1.71 0.1
--.MU9.Z. 1997-08-11T20:51:46.60 10.0 undecidable manual PN 346 2.2533 -0.33 1.1
--.SGO.Z. 1997-08-11T20:51:46.10 10.0 undecidable manual PN 341 2.0979 1.19 0.4
--.CS9.Z. 1997-08-11T20:51:41.20 10.0 undecidable manual PN 250 1.7871 0.67 1
--.MEU.Z. 1997-08-11T20:51:41.61 10.0 undecidable manual PN 217 1.8204 0.7 0.9
--.GIB.Z. 1997-08-11T20:51:41.24 10.0 undecidable manual PN 252 1.7982 0.51 1.1
--.PZI.Z. 1997-08-11T20:51:41.64 10.0 undecidable manual PN 213 1.8093 0.83 0.8
--.ORI.Z. 1997-08-11T20:51:38.10 10.0 undecidable manual PN 7 1.4874 1.62 0.2
--.MGR.Z. 1997-08-11T20:51:36.94 10.0 undecidable manual PN 342 1.6317 -1.57 0.2
--.MNO.Z. 1997-08-11T20:51:35.27 10.0 undecidable manual PN 242 1.3431 0.84 1
--.MO9.Z. 1997-08-11T20:51:34.55 10.0 undecidable manual SG 215 0.6882 0.22 0.7
--.ATN.Z. 1997-08-11T20:51:34.73 10.0 undecidable manual SG 235 0.7104 -0.16 0.7
--.MSI.Z. 1997-08-11T20:51:32.43 10.0 undecidable manual SG 234 0.6216 0.29 0.7
--.SA1.Z. 1997-08-11T20:51:30.53 10.0 undecidable manual PG 270 1.0656 -0.12 1.8
--.GMB.Z. 1997-08-11T20:51:29.12 10.0 undecidable manual SG 216 0.4995 1.1 0.3
--.SOI.Z. 1997-08-11T20:51:28.45 10.0 undecidable manual SG 193 0.4995 0.05 0.7
--.SC9.Z. 1997-08-11T20:51:27.14 10.0 undecidable manual SG 230 0.4995 -0.76 0.5
--.MSI.Z. 1997-08-11T20:51:22.18 10.0 undecidable manual PG 234 0.6216 -0.23 1.7
--.MO9.Z. 1997-08-11T20:51:22.73 10.0 undecidable manual PG 215 0.6882 -0.95 1
--.ATN.Z. 1997-08-11T20:51:22.78 10.0 undecidable manual PG 235 0.7104 -1.21 0.6
--.SOI.Z. 1997-08-11T20:51:19.96 10.0 undecidable manual PG 193 0.4995 -0.28 1.7
--.SC9.Z. 1997-08-11T20:51:19.29 10.0 positive manual PG 230 0.4995 -0.66 2.6
--.GMB.Z. 1997-08-11T20:51:19.44 10.0 undecidable manual PG 216 0.4995 -0.59 1.4
--.GRI.Z. 1997-08-11T20:51:19.53 10.0 undecidable manual SG 33 0.2997 -1.3 0.2
--.GRI.Z. 1997-08-11T20:51:15.74 10.0 positive manual PG 33 0.2997 -0.13 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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