Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 14-06-1997 ore 01:03:00 (UTC) in zona: 6 km S Pianopoli (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 6 km S Pianopoli (CZ), il

  • 14-06-1997 01:03:00 (UTC)
  • 14-06-1997 03:03:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9060, 16.3940 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pianopoli CZ 6 2589 2589
Maida CZ 6 4566 7155
Feroleto Antico CZ 6 2171 9326
Jacurso CZ 7 624 9950
Cortale CZ 7 2117 12067
Amato CZ 7 835 12902
San Pietro a Maida CZ 8 4200 17102
Miglierina CZ 8 767 17869
Caraffa di Catanzaro CZ 9 1866 19735
Marcellinara CZ 9 2285 22020
Girifalco CZ 10 5945 27965
Lamezia Terme CZ 10 70714 98679
Settingiano CZ 10 3124 101803
Curinga CZ 11 6779 108582
Tiriolo CZ 11 3870 112452
Serrastretta CZ 12 3176 115628
Platania CZ 13 2172 117800
San Pietro Apostolo CZ 13 1691 119491
San Floro CZ 13 716 120207
Amaroni CZ 13 1855 122062
Borgia CZ 14 7611 129673
Gimigliano CZ 14 3381 133054
Cicala CZ 15 968 134022
Vallefiorita CZ 16 1771 135793
Filadelfia VV 16 5384 141177
Decollatura CZ 16 3159 144336
Catanzaro CZ 17 90612 234948
Squillace CZ 18 3608 238556
Francavilla Angitola VV 18 1939 240495
Carlopoli CZ 18 1516 242011
Panettieri CS 18 351 242362
Gizzeria CZ 18 4982 247344
Palermiti CZ 18 1213 248557
Polia VV 19 1023 249580
Pentone CZ 19 2113 251693
Fossato Serralta CZ 19 594 252287
Centrache CZ 20 401 252688
Sorbo San Basile CZ 20 809 253497
Soveria Mannelli CZ 20 3076 256573
Montauro CZ 20 1732 258305
Olivadi CZ 20 529 258834

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
10 Km a SE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
17 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
45 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
66 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1997-06-14
01:03:00
38.906 16.394 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 271229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-06-14 01:03:00 ± 0.443
Latitudine 38.9060 ± 0.0209
Longitudine 16.3940 ± 0.0585
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 271229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5568.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 169
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01247
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 271229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:16:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1997-06-14T01:03:44.00 10.0 undecidable manual SN 332 1.3875 -0.95 0.3
--.MO9.Z. 1997-06-14T01:03:37.61 10.0 undecidable manual SG 211 1.0545 0.76 0.5
--.SOI.Z. 1997-06-14T01:03:32.00 10.0 undecidable manual SG 197 0.8769 1.03 0.4
--.TDS.Z. 1997-06-14T01:03:29.90 10.0 undecidable manual SG 356 0.7437 1.94 0.1
--.MGR.Z. 1997-06-14T01:03:27.00 10.0 undecidable manual PN 332 1.3875 1.02 0.7
--.MO9.Z. 1997-06-14T01:03:20.50 10.0 undecidable manual PG 211 1.0545 -0.8 1.1
--.SOI.Z. 1997-06-14T01:03:17.50 10.0 undecidable manual PG 197 0.8769 -0.41 1.7
--.TDS.Z. 1997-06-14T01:03:14.50 10.0 undecidable manual PG 356 0.7437 -1.2 0.7
--.GRI.Z. 1997-06-14T01:03:03.97 10.0 undecidable manual SG 166 0.0777 0.16 0.8
--.GRI.Z. 1997-06-14T01:03:02.33 10.0 positive manual PG 166 0.0777 0.1 3.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download