Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 10-06-1997 ore 02:05:39 (Italia) in zona: 4 km SE Arena (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 4 km SE Arena (VV), il

  • 10-06-1997 00:05:39 (UTC)
  • 10-06-1997 02:05:39 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5480, 16.2460 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Arena VV 4 1456 1456
Dasà VV 5 1208 2664
Acquaro VV 5 2484 5148
Gerocarne VV 5 2248 7396
Sorianello VV 5 1176 8572
Soriano Calabro VV 6 2421 10993
Mongiana VV 7 740 11733
Serra San Bruno VV 8 6734 18467
Pizzoni VV 9 1143 19610
Dinami VV 9 2168 21778
Fabrizia VV 9 2195 23973
Vazzano VV 10 1067 25040
Spadola VV 10 825 25865
San Pietro di Caridà RC 10 1195 27060
Brognaturo VV 10 735 27795
Simbario VV 11 966 28761
Nardodipace VV 12 1305 30066
Vallelonga VV 12 706 30772
Serrata RC 13 845 31617
San Nicola da Crissa VV 14 1335 32952
Candidoni RC 15 416 33368
Giffone RC 15 1907 35275
Francica VV 15 1651 36926
Filogaso VV 15 1417 38343
Galatro RC 15 1709 40052
Laureana di Borrello RC 16 5174 45226
Torre di Ruggiero CZ 16 1033 46259
Cardinale CZ 16 2188 48447
San Gregorio d'Ippona VV 16 2527 50974
Capistrano VV 16 1042 52016
Mileto VV 17 6763 58779
Maropati RC 17 1524 60303
Feroleto della Chiesa RC 18 1695 61998
Stefanaconi VV 18 2494 64492
San Costantino Calabro VV 18 2239 66731
Maierato VV 18 2188 68919
Anoia RC 19 2212 71131
Sant'Onofrio VV 19 3067 74198
Ionadi VV 19 4238 78436
Vibo Valentia VV 19 33941 112377
Monterosso Calabro VV 19 1729 114106
Bivongi RC 20 1398 115504
Pazzano RC 20 568 116072
Cinquefrondi RC 20 6539 122611
Grotteria RC 20 3154 125765

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
48 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
50 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
72 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
72 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
83 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
97 Km a SW di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.2
1997-06-10
00:05:39
38.548 16.246 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 270739
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-06-10 00:05:39 ± 0.314
Latitudine 38.5480 ± 0.0207
Longitudine 16.2460 ± 0.0431
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 270739

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4399.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 171
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02242
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 270739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:15:55

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 270739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CI9.Z. 1997-06-10T00:06:20.55 10.0 undecidable manual PN 338 2.4864 -0.49 1
--.MU9.Z. 1997-06-10T00:06:19.21 10.0 undecidable manual PN 345 2.2866 1.02 0.7
--.SGO.Z. 1997-06-10T00:06:15.79 10.0 undecidable manual PN 340 2.1312 -0.32 1.2
--.SL9.Z. 1997-06-10T00:06:14.00 10.0 undecidable manual PN 345 1.8981 1.12 0.7
--.GIB.Z. 1997-06-10T00:06:13.50 10.0 undecidable manual PN 253 1.8204 1.6 0.4
--.AU9.Z. 1997-06-10T00:06:09.58 10.0 undecidable manual PN 212 1.5207 1.85 0.2
--.MO9.Z. 1997-06-10T00:06:06.50 10.0 undecidable manual SG 218 0.6882 1.3 0.3
--.MNO.Z. 1997-06-10T00:06:06.19 10.0 undecidable manual PN 243 1.3542 0.67 1.4
--.ATN.Z. 1997-06-10T00:06:05.11 10.0 undecidable manual SG 237 0.7215 -1.06 0.4
--.MSI.Z. 1997-06-10T00:06:04.90 10.0 undecidable manual SG 237 0.6327 1.48 0.3
--.TDS.Z. 1997-06-10T00:06:01.20 10.0 undecidable manual PN 3 1.11 -0.87 1.2
--.SA1.Z. 1997-06-10T00:06:01.35 10.0 undecidable manual PN 271 1.0989 -0.61 1.6
--.SC9.Z. 1997-06-10T00:05:58.20 10.0 undecidable manual SG 235 0.4995 -0.91 0.5
--.SOI.Z. 1997-06-10T00:05:58.47 10.0 undecidable manual SG 197 0.4995 -0.33 0.8
--.GMB.Z. 1997-06-10T00:05:57.81 10.0 undecidable manual SG 220 0.4995 -1.11 0.4
--.ATN.Z. 1997-06-10T00:05:54.14 10.0 undecidable manual PG 237 0.7215 -0.95 1.2
--.MO9.Z. 1997-06-10T00:05:53.54 10.0 undecidable manual PG 218 0.6882 -0.99 1.1
--.MSI.Z. 1997-06-10T00:05:53.91 10.0 undecidable manual PG 237 0.6327 0.41 1.9
--.GRI.Z. 1997-06-10T00:05:51.51 10.0 undecidable manual SG 26 0.2997 -0.33 0.8
--.GMB.Z. 1997-06-10T00:05:51.40 10.0 undecidable manual PG 220 0.4995 0.14 2
--.SC9.Z. 1997-06-10T00:05:50.00 10.0 undecidable manual PG 235 0.4995 -1.01 1.1
--.SOI.Z. 1997-06-10T00:05:50.63 10.0 undecidable manual PG 197 0.4995 -0.21 2
--.GRI.Z. 1997-06-10T00:05:46.31 10.0 undecidable manual PG 26 0.2997 -0.51 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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