Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 04-06-1997 ore 19:32:13 (UTC) in zona: 3 km N Fiorenzuola d'Arda (PC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km N Fiorenzuola d'Arda (PC), il

  • 04-06-1997 19:32:13 (UTC)
  • 04-06-1997 21:32:13 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.9570, 9.8980 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fiorenzuola d'Arda PC 3 15297 15297
Cadeo PC 4 6118 21415
Cortemaggiore PC 5 4644 26059
Besenzone PC 6 978 27037
San Pietro in Cerro PC 8 878 27915
Alseno PC 9 4714 32629
Carpaneto Piacentino PC 10 7715 40344
Pontenure PC 10 6512 46856
Caorso PC 11 4749 51605
Villanova sull'Arda PC 11 1811 53416
Busseto PR 12 7054 60470
Castell'Arquato PC 12 4713 65183
San Giorgio Piacentino PC 13 5792 70975
Monticelli d'Ongina PC 15 5302 76277
Lugagnano Val d'Arda PC 16 4116 80393
Fidenza PR 16 26770 107163
Polesine Zibello PR 17 3232 110395
Podenzano PC 17 9167 119562
Salsomaggiore Terme PR 17 19831 139393
Castelvetro Piacentino PC 17 5456 144849
Castelnuovo Bocca d'Adda LO 18 1638 146487
Soragna PR 18 4834 151321
Vernasca PC 18 2131 153452
Caselle Landi LO 18 1578 155030
Vigolzone PC 19 4297 159327
Meleti LO 19 462 159789
Gropparello PC 19 2293 162082
Piacenza PC 19 102191 264273
Stagno Lombardo CR 20 1554 265827

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
22 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
38 Km a W di Parma (192836 abitanti)
63 Km a E di Pavia (72576 abitanti)
65 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
70 Km a SW di Brescia (196480 abitanti)
79 Km a SE di Milano (1345851 abitanti)
80 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
82 Km a SE di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
84 Km a S di Bergamo (119381 abitanti)
85 Km a SE di Monza (122671 abitanti)
86 Km a SE di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
88 Km a W di Modena (184973 abitanti)
91 Km a E di Vigevano (63310 abitanti)
93 Km a SE di Rho (50434 abitanti)
95 Km a N di La Spezia (93959 abitanti)
97 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
99 Km a N di Carrara (63133 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.9
1997-06-04
19:32:13
44.957 9.898 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 270229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-06-04 19:32:13 ± 0.582
Latitudine 44.9570 ± 0.0210
Longitudine 9.8980 ± 0.0300
Profondità (km) 6 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 270229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3319.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01392
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 270229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:15:27

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 270229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BR9.Z. 1997-06-04T19:33:03.28 10.0 undecidable manual SN 11 1.5429 0.95 0.4
--.PII.Z. 1997-06-04T19:32:56.90 10.0 undecidable manual SN 159 1.3098 -0.52 0.7
--.VAI.Z. 1997-06-04T19:32:54.28 10.0 undecidable manual SN 319 1.1988 0.25 0.8
--.BDI.Z. 1997-06-04T19:32:49.00 10.0 undecidable manual SG 150 1.0101 -0.37 0.8
--.ZC9.Z. 1997-06-04T19:32:47.00 10.0 undecidable manual SG 127 0.9657 -0.88 0.5
--.BR9.Z. 1997-06-04T19:32:42.73 10.0 undecidable manual PN 11 1.5429 0.87 1.1
--.GU9.Z. 1997-06-04T19:32:42.12 10.0 undecidable manual SG 140 0.777 0.58 0.7
--.ORO.Z. 1997-06-04T19:32:40.70 10.0 undecidable manual PN 296 1.4985 -0.48 1.6
--.PII.Z. 1997-06-04T19:32:38.60 10.0 undecidable manual PN 159 1.3098 -0.49 1.7
--.CKI.Z. 1997-06-04T19:32:38.99 10.0 undecidable manual PN 245 1.2654 1.04 1
--.EB9.Z. 1997-06-04T19:32:38.57 10.0 undecidable manual SG 145 0.6438 1.19 0.3
--.VAI.Z. 1997-06-04T19:32:35.56 10.0 undecidable manual PN 319 1.1988 -1.5 0.5
--.BDI.Z. 1997-06-04T19:32:35.00 10.0 undecidable manual PG 150 1.0101 0.63 1.7
--.ZC9.Z. 1997-06-04T19:32:34.61 10.0 undecidable manual PG 127 0.9657 1.09 1
--.BOB.Z. 1997-06-04T19:32:29.45 10.0 undecidable manual SG 239 0.3663 1.1 0.4
--.GU9.Z. 1997-06-04T19:32:28.96 10.0 undecidable manual PG 140 0.777 -0.89 1.3
--.EB9.Z. 1997-06-04T19:32:26.58 10.0 undecidable manual PG 145 0.6438 -0.88 1.3
--.BOB.Z. 1997-06-04T19:32:21.98 10.0 undecidable manual PG 239 0.3663 -0.27 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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