Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 07-04-1997 ore 07:00:42 (Italia) in zona: 5 km E Offida (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 5 km E Offida (AP), il

  • 07-04-1997 05:00:42 (UTC)
  • 07-04-1997 07:00:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9490, 13.7490 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Offida AP 5 5058 5058
Acquaviva Picena AP 5 3831 8889
Castorano AP 6 2380 11269
Ripatransone AP 6 4309 15578
Cossignano AP 6 978 16556
Monsampolo del Tronto AP 7 4611 21167
Spinetoli AP 7 7215 28382
Monteprandone AP 8 12655 41037
Colli del Tronto AP 8 3668 44705
Appignano del Tronto AP 9 1785 46490
Castel di Lama AP 9 8634 55124
Castignano AP 10 2796 57920
Carassai AP 11 1100 59020
Grottammare AP 11 16006 75026
San Benedetto del Tronto AP 11 47303 122329
Montefiore dell'Aso AP 12 2123 124452
Controguerra TE 12 2436 126888
Massignano AP 12 1638 128526
Montalto delle Marche AP 12 2122 130648
Cupra Marittima AP 12 5398 136046
Ancarano TE 12 1857 137903
Colonnella TE 13 3734 141637
Montedinove AP 13 488 142125
Maltignano AP 14 2401 144526
Sant'Egidio alla Vibrata TE 14 9811 154337
Torano Nuovo TE 14 1611 155948
Ortezzano FM 15 774 156722
Monte Vidon Combatte FM 15 433 157155
Corropoli TE 15 5045 162200
Rotella AP 15 906 163106
Petritoli FM 15 2335 165441
Martinsicuro TE 15 16033 181474
Nereto TE 15 5242 186716
Moresco FM 15 598 187314
Monterubbiano FM 16 2230 189544
Campofilone FM 16 1916 191460
Monte Rinaldo FM 16 379 191839
Folignano AP 17 9241 201080
Ascoli Piceno AP 18 49407 250487
Altidona FM 18 3390 253877
Lapedona FM 18 1166 255043
Montottone FM 18 979 256022
Pedaso FM 18 2800 258822
Sant'Omero TE 19 5243 264065
Ponzano di Fermo FM 19 1674 265739
Monte Giberto FM 19 801 266540
Alba Adriatica TE 19 12353 278893
Montelparo FM 19 778 279671

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
58 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
66 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
72 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
75 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
77 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
85 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
100 Km a E di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.2
1997-04-07
05:00:42
42.949 13.749 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 265499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-04-07 05:00:42 ± 0.312
Latitudine 42.9490 ± 0.0172
Longitudine 13.7490 ± 0.0330
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 265499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3299.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 169
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00575
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01837
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 265499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:11:03

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 265499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.DUI.Z. 1997-04-07T05:01:26.61 10.0 undecidable manual SN 157 1.3875 -1.03 0.4
--.SDI.Z. 1997-04-07T05:01:24.99 10.0 undecidable manual SN 177 1.2321 0.97 0.5
--.FB9.Z. 1997-04-07T05:01:19.59 10.0 undecidable manual SG 316 1.0101 1.15 0.4
--.PQ9.Z. 1997-04-07T05:01:17.19 10.0 undecidable manual SG 195 0.9546 0.76 0.6
--.FG3.Z. 1997-04-07T05:01:17.70 10.0 undecidable manual PN 126 2.0424 0.09 1.5
--.MNS.Z. 1997-04-07T05:01:17.58 10.0 undecidable manual SG 234 0.9657 1 0.5
--.SFI.Z. 1997-04-07T05:01:14.70 10.0 undecidable manual PN 305 1.6761 1.52 0.4
--.RMI2.Z. 1997-04-07T05:01:14.56 10.0 undecidable manual PN 166 1.7316 1.17 0.8
--.ARV.Z. 1997-04-07T05:01:11.82 10.0 undecidable manual SG 313 0.7992 0.49 0.7
--.DUI.Z. 1997-04-07T05:01:08.69 10.0 undecidable manual PN 157 1.3875 0.05 1.9
--.CPI2.Z. 1997-04-07T05:01:08.78 10.0 undecidable manual PN 162 1.4208 -0.34 1.8
--.AQU.Z. 1997-04-07T05:01:05.57 10.0 undecidable manual SG 203 0.6327 -0.77 0.6
--.SDI.Z. 1997-04-07T05:01:05.44 10.0 undecidable manual PN 177 1.2321 -1.11 1
--.FB9.Z. 1997-04-07T05:01:02.14 10.0 undecidable manual PG 316 1.0101 -1.19 0.9
--.PQ9.Z. 1997-04-07T05:01:02.82 10.0 undecidable manual PG 195 0.9546 0.65 1.7
--.MNS.Z. 1997-04-07T05:01:00.87 10.0 undecidable manual PG 234 0.9657 -1.38 0.7
--.ARV.Z. 1997-04-07T05:00:58.45 10.0 undecidable manual PG 313 0.7992 -0.78 1.5
--.AQU.Z. 1997-04-07T05:00:56.12 10.0 undecidable manual PG 203 0.6327 -0.22 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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