Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 22-03-1997 ore 02:25:09 (Italia) in zona: 2 km NW Sassinoro (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km NW Sassinoro (BN), il

  • 22-03-1997 01:25:09 (UTC)
  • 22-03-1997 02:25:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3870, 14.6520 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sassinoro BN 2 618 618
Sepino CB 4 1964 2582
Morcone BN 5 4932 7514
Santa Croce del Sannio BN 7 927 8441
San Giuliano del Sannio CB 8 1029 9470
Cercepiccola CB 8 681 10151
Pietraroja BN 10 545 10696
Cercemaggiore CB 10 3777 14473
Guardiaregia CB 11 801 15274
Pontelandolfo BN 11 2167 17441
Campolattaro BN 13 1072 18513
Cusano Mutri BN 13 4091 22604
Vinchiaturo CB 13 3324 25928
Castelpagano BN 13 1483 27411
Circello BN 14 2388 29799
Cerreto Sannita BN 14 3940 33739
San Lupo BN 14 801 34540
Campochiaro CB 14 646 35186
Casalduni BN 15 1378 36564
Mirabello Sannitico CB 15 2180 38744
Guardia Sanframondi BN 15 5078 43822
San Lorenzo Maggiore BN 15 2154 45976
San Lorenzello BN 15 2227 48203
San Polo Matese CB 15 470 48673
Colle Sannita BN 15 2431 51104
Gildone CB 16 809 51913
Ferrazzano CB 16 3344 55257
Baranello CB 17 2673 57930
Colle d'Anchise CB 18 807 58737
Reino BN 18 1210 59947
Fragneto Monforte BN 18 1840 61787
Fragneto l'Abate BN 18 1049 62836
Bojano CB 18 8058 70894
Faicchio BN 19 3634 74528
Castelvenere BN 19 2562 77090
Jelsi CB 19 1781 78871
Riccia CB 19 5262 84133
Campobasso CB 19 49431 133564
Ponte BN 20 2580 136144
Gioia Sannitica CE 20 3638 139782

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
44 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
54 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
54 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
59 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
59 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
61 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
63 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
67 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
67 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
69 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
69 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
69 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
71 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
72 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
75 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
76 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
76 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
78 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
79 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
91 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1997-03-22
01:25:09
41.387 14.652 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 263369
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-03-22 01:25:09 ± 0.121
Latitudine 41.3870 ± 0.0093
Longitudine 14.6520 ± 0.0115
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 263369

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1410.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 70
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00866
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 263369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:09:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1997-03-22T01:25:28.54 10.0 undecidable manual PG 148 0.9657 0.22 0.9
--.CA9.Z. 1997-03-22T01:25:24.42 10.0 undecidable manual PG 129 0.7659 -0.26 1
--.MRB1.Z. 1997-03-22T01:25:22.57 10.0 undecidable manual SG 137 0.3552 -0.09 0.7
--.SDI.Z. 1997-03-22T01:25:22.72 10.0 undecidable manual PG 297 0.6993 -0.85 0.2
--.RMI2.Z. 1997-03-22T01:25:22.44 10.0 undecidable manual SG 245 0.3108 0.86 0.1
--.CI9.Z. 1997-03-22T01:25:21.10 10.0 undecidable manual PG 151 0.5883 -0.48 0.8
--.CPI2.Z. 1997-03-22T01:25:21.52 10.0 undecidable manual SG 308 0.3108 0.01 0.7
--.FG2.Z. 1997-03-22T01:25:21.19 10.0 undecidable manual PG 42 0.555 0.26 1.2
--.RFI.Z. 1997-03-22T01:25:20.14 10.0 undecidable manual PG 260 0.4995 0.26 1.3
--.DSB1.Z. 1997-03-22T01:25:19.23 10.0 undecidable manual SG 112 0.2553 -0.48 0.4
--.VTB1.Z. 1997-03-22T01:25:18.85 10.0 undecidable manual SG 184 0.1998 1.03 0
--.PSB1.Z. 1997-03-22T01:25:17.88 10.0 undecidable manual SG 143 0.1998 0.12 0.7
--.DSB1.Z. 1997-03-22T01:25:16.40 10.0 undecidable manual PG 112 0.2553 0.71 0.5
--.RMI2.Z. 1997-03-22T01:25:16.50 10.0 undecidable manual PG 245 0.3108 0.08 1.8
--.CPI2.Z. 1997-03-22T01:25:16.17 10.0 undecidable manual PG 308 0.3108 -0.2 1.6
--.MRB1.Z. 1997-03-22T01:25:16.84 10.0 undecidable manual PG 137 0.3552 -0.2 1.6
--.DUI.Z. 1997-03-22T01:25:16.55 10.0 undecidable manual PG 331 0.3108 0.37 1.2
--.PSB1.Z. 1997-03-22T01:25:14.20 10.0 undecidable manual PG 143 0.1998 -0.01 1.8
--.VTB1.Z. 1997-03-22T01:25:13.87 10.0 negative manual PG 184 0.1998 -0.37 2.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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