Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 02-03-1997 ore 00:01:02 (Italia) in zona: 1 km NE Cadelbosco di Sopra (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km NE Cadelbosco di Sopra (RE), il

  • 01-03-1997 23:01:02 (UTC)
  • 02-03-1997 00:01:02 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7710, 10.6000 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cadelbosco di Sopra RE 1 10628 10628
Castelnovo di Sotto RE 5 8462 19090
Campegine RE 6 5029 24119
Bagnolo in Piano RE 6 9712 33831
Reggio nell'Emilia RE 8 171345 205176
Poviglio RE 9 7311 212487
Cavriago RE 10 9839 222326
Gattatico RE 11 5837 228163
Sant'Ilario d'Enza RE 12 11205 239368
Novellara RE 13 13731 253099
Montecchio Emilia RE 14 10530 263629
Correggio RE 14 25897 289526
Sorbolo PR 15 9544 299070
Campagnola Emilia RE 15 5650 304720
Gualtieri RE 15 6556 311276
San Martino in Rio RE 15 8099 319375
Boretto RE 15 5272 324647
Bibbiano RE 16 10268 334915
Brescello RE 16 5617 340532
Montechiarugolo PR 16 10813 351345
Albinea RE 17 8860 360205
Rio Saliceto RE 17 6213 366418
Guastalla RE 18 15225 381643
Pomponesco MN 18 1701 383344
Quattro Castella RE 18 13195 396539
Viadana MN 18 19926 416465
Vezzano sul Crostolo RE 19 4259 420724
Rubiera RE 20 14864 435588

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a NW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
22 Km a E di Parma (192836 abitanti)
23 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
29 Km a W di Modena (184973 abitanti)
61 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
66 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
78 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
81 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
81 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
87 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
89 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
91 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
96 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
96 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
100 Km a W di Imola (69797 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.3
1997-03-01
23:01:02
44.771 10.6 12 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 261979
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-03-01 23:01:02 ± 0.273
Latitudine 44.7710 ± 0.0125
Longitudine 10.6000 ± 0.0287
Profondità (km) 12 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 261979

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2654.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 58
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 31
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02137
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 16
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 261979
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:07:50

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 17
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 261979
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1997-03-01T23:01:47.20 10.0 undecidable manual SN 29 1.4652 -1.01 0.4
--.MDI.Z. 1997-03-01T23:01:42.41 10.0 undecidable manual SN 328 1.1766 1.27 0.3
--.MCGN.Z. 1997-03-01T23:01:41.50 10.0 undecidable manual PN! 303 2.1756 2.8 0
--.FVI.Z. 1997-03-01T23:01:40.63 10.0 undecidable manual PN 38 2.3754 -0.69 1
--.PII.Z. 1997-03-01T23:01:39.60 10.0 undecidable manual SN 182 1.0434 1.63 0.1
--.ASS.Z. 1997-03-01T23:01:39.58 10.0 undecidable manual PN 138 2.2533 -0.15 1.3
--.ARV.Z. 1997-03-01T23:01:38.00 10.0 undecidable manual PN 126 2.0979 0.34 1.3
--.FB9.Z. 1997-03-01T23:01:37.13 10.0 undecidable manual PN! 123 1.887 2.38 0
--.ORO.Z. 1997-03-01T23:01:36.30 10.0 undecidable manual PN 295 2.0313 -0.59 1.1
--.CKI.Z. 1997-03-01T23:01:33.67 10.0 undecidable manual PN 258 1.6761 1.77 0.2
--.BR9.Z. 1997-03-01T23:01:32.12 10.0 undecidable manual PN 354 1.7094 -0.1 1.6
--.SAL.Z. 1997-03-01T23:01:32.23 10.0 undecidable manual SG 356 0.8325 0.54 0.6
--.VAI.Z. 1997-03-01T23:01:31.98 10.0 undecidable manual PN 310 1.6761 0.08 1.6
--.RSM.Z. 1997-03-01T23:01:30.24 10.0 undecidable manual PN 121 1.5651 -0.01 1.7
--.CRE.Z. 1997-03-01T23:01:29.65 10.0 undecidable manual PN 139 1.4985 0.28 1.6
--.BDI.Z. 1997-03-01T23:01:27.57 10.0 undecidable manual SG 180 0.6993 0.01 0.8
--.CTI.Z. 1997-03-01T23:01:27.58 10.0 undecidable manual PN 29 1.4652 -1.38 0.5
--.CSNT.Z. 1997-03-01T23:01:27.82 10.0 undecidable manual PN 158 1.3875 0.02 1.8
--.SFI.Z. 1997-03-01T23:01:26.11 10.0 undecidable manual PN 133 1.2432 0.31 1.8
--.MDI.Z. 1997-03-01T23:01:24.56 10.0 undecidable manual PN 328 1.1766 -0.41 1.7
--.PII.Z. 1997-03-01T23:01:22.34 10.0 undecidable manual PN 182 1.0434 -0.8 1.2
--.ZC9.Z. 1997-03-01T23:01:21.58 10.0 undecidable manual SG 146 0.4995 0.77 0.5
--.BOB.Z. 1997-03-01T23:01:20.80 10.0 undecidable manual PG 269 0.8103 0.94 1.1
--.SAL.Z. 1997-03-01T23:01:19.00 10.0 undecidable manual PG 356 0.8325 -0.52 1.6
--.CL9.Z. 1997-03-01T23:01:19.77 10.0 undecidable manual PG 81 0.7326 2.16 0.1
--.GU9.Z. 1997-03-01T23:01:17.95 10.0 undecidable manual SG 181 0.4107 -0.37 0.7
--.BDI.Z. 1997-03-01T23:01:16.00 10.0 undecidable manual PG 180 0.6993 -1.13 0.8
--.EB9.Z. 1997-03-01T23:01:15.42 10.0 undecidable manual SG 200 0.3663 -1.46 0.2
--.ZC9.Z. 1997-03-01T23:01:13.40 10.0 undecidable manual PG 146 0.4995 -0.2 1.9
--.EB9.Z. 1997-03-01T23:01:11.80 10.0 undecidable manual PG 200 0.3663 0.11 1.9
--.GU9.Z. 1997-03-01T23:01:11.20 10.0 undecidable manual PG 181 0.4107 -0.59 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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