Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 26-02-1997 ore 05:28:29 (Italia) in zona: 1 km SE Cerignale (PC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km SE Cerignale (PC), il

  • 26-02-1997 04:28:29 (UTC)
  • 26-02-1997 05:28:29 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.6720, 9.3590 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cerignale PC 1 127 127
Corte Brugnatella PC 5 586 713
Zerba PC 6 77 790
Ottone PC 6 516 1306
Gorreto GE 9 97 1403
Coli PC 9 879 2282
Brallo di Pregola PV 10 599 2881
Bobbio PC 11 3577 6458
Ferriere PC 11 1294 7752
Rovegno GE 12 554 8306
Santa Margherita di Staffora PV 15 473 8779
Fontanigorda GE 15 277 9056
Menconico PV 15 360 9416
Fascia GE 15 81 9497
Carrega Ligure AL 16 84 9581
Santo Stefano d'Aveto GE 16 1126 10707
Rezzoaglio GE 16 995 11702
Rondanina GE 16 62 11764
Farini PC 18 1290 13054
Propata GE 18 142 13196
Montebruno GE 18 240 13436
Fabbrica Curone AL 19 656 14092
Romagnese PV 19 687 14779

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
50 Km a SW di Piacenza (102191 abitanti)
59 Km a S di Pavia (72576 abitanti)
65 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
73 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
74 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
78 Km a W di Parma (192836 abitanti)
80 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
82 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
88 Km a NW di Carrara (63133 abitanti)
90 Km a S di Milano (1345851 abitanti)
94 Km a NW di Massa (69479 abitanti)
95 Km a E di Asti (76202 abitanti)
96 Km a S di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
99 Km a S di Rho (50434 abitanti)
99 Km a S di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.0
1997-02-26
04:28:29
44.672 9.359 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 261789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-02-26 04:28:29 ± 0.298
Latitudine 44.6720 ± 0.0129
Longitudine 9.3590 ± 0.0134
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 261789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1780.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 113
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 31
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01918
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 261789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:07:38

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 261789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1997-02-26T04:29:33.43 10.0 undecidable manual SN 118 2.1312 0.63 0.4
--.CSNT.Z. 1997-02-26T04:29:25.48 10.0 undecidable manual SN 130 1.8204 -0.14 0.6
--.DOI.Z. 1997-02-26T04:29:17.59 10.0 undecidable manual SN 264 1.5096 -0.42 0.5
--.SAL.Z. 1997-02-26T04:29:12.93 10.0 undecidable manual SN 41 1.2432 1.31 0.1
--.VAI.Z. 1997-02-26T04:29:11.60 10.0 undecidable manual SN 341 1.2543 -0.45 0.6
--.PII.Z. 1997-02-26T04:29:11.19 10.0 undecidable manual SN 138 1.2543 -0.91 0.3
--.BDI.Z. 1997-02-26T04:29:07.86 10.0 undecidable manual SG 124 1.0656 0.41 0.6
--.MDI.Z. 1997-02-26T04:29:07.86 10.0 undecidable manual SN 12 1.1211 -1.07 0.2
--.CRE.Z. 1997-02-26T04:29:06.25 10.0 undecidable manual PN 118 2.1312 0.03 1.3
--.CTI.Z. 1997-02-26T04:29:05.00 10.0 undecidable manual PN 48 2.109 -0.95 0.6
--.BR9.Z. 1997-02-26T04:29:05.18 10.0 undecidable manual PN 21 1.9314 1.69 0.1
--.SFI.Z. 1997-02-26T04:29:04.00 10.0 undecidable manual PN 112 1.9314 0.49 1.1
--.BNI.Z. 1997-02-26T04:29:04.50 10.0 undecidable manual PN 282 1.9314 1.03 0.5
--.CSNT.Z. 1997-02-26T04:29:03.49 10.0 undecidable manual PN 130 1.8204 1.42 0.2
--.GU9.Z. 1997-02-26T04:29:02.75 10.0 undecidable manual SG 109 0.9213 -0.16 0.7
--.MCGN.Z. 1997-02-26T04:28:58.78 10.0 undecidable manual PN 323 1.5984 -0.16 1.5
--.EB9.Z. 1997-02-26T04:28:58.69 10.0 undecidable manual SG 108 0.7881 0.3 0.6
--.CKI.Z. 1997-02-26T04:28:58.56 10.0 undecidable manual SG 252 0.8103 -0.39 0.6
--.DOI.Z. 1997-02-26T04:28:58.60 10.0 undecidable manual PN 264 1.5096 0.92 0.7
--.ORO.Z. 1997-02-26T04:28:55.90 10.0 undecidable manual PN 315 1.3542 -0.5 1.4
--.VAI.Z. 1997-02-26T04:28:54.11 10.0 undecidable manual PN 341 1.2543 -0.13 1.7
--.ZC9.Z. 1997-02-26T04:28:54.20 10.0 undecidable manual PN 105 1.1988 0.87 0.9
--.SAL.Z. 1997-02-26T04:28:53.96 10.0 undecidable manual PN 41 1.2432 -0.03 1.7
--.PII.Z. 1997-02-26T04:28:53.43 10.0 undecidable manual PN 138 1.2543 -0.83 0.9
--.MDI.Z. 1997-02-26T04:28:51.89 10.0 positive manual PN 12 1.1211 -0.54 2.6
--.BDI.Z. 1997-02-26T04:28:50.77 10.0 undecidable manual PG 124 1.0656 -0.81 1
--.GU9.Z. 1997-02-26T04:28:47.84 10.0 undecidable manual PG 109 0.9213 -1.12 0.5
--.EB9.Z. 1997-02-26T04:28:46.41 10.0 undecidable manual PG 108 0.7881 0.06 1.7
--.CKI.Z. 1997-02-26T04:28:46.47 10.0 positive manual PG 252 0.8103 -0.21 3.3
--.BOB.Z. 1997-02-26T04:28:34.90 10.0 undecidable manual SG 33 0.111 0.41 0.6
--.BOB.Z. 1997-02-26T04:28:32.24 10.0 positive manual PG 33 0.111 -0.31 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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