Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 28-01-1997 ore 07:26:31 (UTC) in zona: 5 km NW Correggio (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km NW Correggio (RE), il

  • 28-01-1997 07:26:31 (UTC)
  • 28-01-1997 08:26:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8010, 10.7350 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Correggio RE 5 25897 25897
Novellara RE 5 13731 39628
Campagnola Emilia RE 5 5650 45278
Rio Saliceto RE 6 6213 51491
Bagnolo in Piano RE 7 9712 61203
San Martino in Rio RE 9 8099 69302
Fabbrico RE 10 6693 75995
Cadelbosco di Sopra RE 12 10628 86623
Carpi MO 12 70699 157322
Castelnovo di Sotto RE 14 8462 165784
Rolo RE 14 4105 169889
Reggio nell'Emilia RE 14 171345 341234
Gualtieri RE 14 6556 347790
Reggiolo RE 14 9178 356968
Campogalliano MO 15 8845 365813
Guastalla RE 15 15225 381038
Poviglio RE 16 7311 388349
Campegine RE 16 5029 393378
Soliera MO 17 15461 408839
Novi di Modena MO 17 10247 419086
Rubiera RE 17 14864 433950
Luzzara RE 18 9250 443200
Pomponesco MN 18 1701 444901
Boretto RE 18 5272 450173
Gonzaga MN 19 9150 459323
Dosolo MN 19 3440 462763

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
14 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
23 Km a NW di Modena (184973 abitanti)
32 Km a E di Parma (192836 abitanti)
59 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
67 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
70 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
74 Km a S di Verona (258765 abitanti)
87 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
88 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
92 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
92 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
95 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
97 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
98 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1997-01-28
07:26:31
44.801 10.735 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 260159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-01-28 07:26:31 ± 0.825
Latitudine 44.8010 ± 0.0163
Longitudine 10.7350 ± 0.0287
Profondità (km) 7 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 260159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2900.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 111
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00397
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01522
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 260159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:06:06

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 260159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BR9.Z. 1997-01-28T07:27:23.83 10.0 undecidable manual SN 351 1.6872 0.45 0.4
--.CRE.Z. 1997-01-28T07:27:17.56 10.0 undecidable manual SN 142 1.4652 -0.46 0.5
--.CTI.Z. 1997-01-28T07:27:14.88 10.0 undecidable manual SN 26 1.3875 -1.57 0.1
--.SFI.Z. 1997-01-28T07:27:13.21 10.0 undecidable manual SN 137 1.1988 1.58 0.1
--.MDI.Z. 1997-01-28T07:27:11.29 10.0 undecidable manual SN 323 1.1988 -0.67 0.4
--.BOB.Z. 1997-01-28T07:27:04.64 10.0 undecidable manual SG 268 0.9102 0.94 0.3
--.BR9.Z. 1997-01-28T07:27:02.33 10.0 undecidable manual PN 351 1.6872 0.68 0.9
--.CRE.Z. 1997-01-28T07:26:59.49 10.0 undecidable manual PN 142 1.4652 0.94 0.7
--.CTI.Z. 1997-01-28T07:26:57.61 10.0 negative manual PN 26 1.3875 -0.04 2.8
--.BDI.Z. 1997-01-28T07:26:56.39 10.0 undecidable manual SG 187 0.7326 -1.89 0
--.SFI.Z. 1997-01-28T07:26:55.40 10.0 undecidable manual PN 137 1.1988 0.54 1.2
--.PII.Z. 1997-01-28T07:26:53.84 10.0 undecidable manual PN 187 1.0878 0.46 1.4
--.MDI.Z. 1997-01-28T07:26:53.63 10.0 undecidable manual PN 323 1.1988 -1.42 0.3
--.BOB.Z. 1997-01-28T07:26:50.92 10.0 negative manual PG 268 0.9102 0.63 2.4
--.ZC9.Z. 1997-01-28T07:26:50.56 10.0 undecidable manual SG 158 0.4773 0.75 0.4
--.EB9.Z. 1997-01-28T07:26:48.77 10.0 undecidable manual SG 210 0.444 0.1 0.7
--.BDI.Z. 1997-01-28T07:26:46.40 10.0 negative manual PG 187 0.7326 -1.12 1.3
--.ZC9.Z. 1997-01-28T07:26:42.27 10.0 negative manual PG 158 0.4773 0.01 3.3
--.EB9.Z. 1997-01-28T07:26:41.73 10.0 undecidable manual PG 210 0.444 0.13 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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