Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 20-01-1997 ore 02:55:30 (Italia) in zona: 4 km SW Varzi (PV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km SW Varzi (PV), il

  • 20-01-1997 01:55:30 (UTC)
  • 20-01-1997 02:55:30 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7910, 9.1720 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Varzi PV 4 3279 3279
Fabbrica Curone AL 4 656 3935
Gremiasco AL 5 324 4259
Bagnaria PV 5 658 4917
Montacuto AL 6 278 5195
Santa Margherita di Staffora PV 6 473 5668
San Sebastiano Curone AL 8 583 6251
Menconico PV 9 360 6611
Ponte Nizza PV 9 807 7418
Cecima PV 10 236 7654
Valverde PV 10 287 7941
Dernice AL 10 185 8126
Val di Nizza PV 10 624 8750
Brallo di Pregola PV 11 599 9349
Brignano-Frascata AL 11 456 9805
Zavattarello PV 12 991 10796
Momperone AL 12 223 11019
Cantalupo Ligure AL 13 527 11546
Albera Ligure AL 13 325 11871
Rocchetta Ligure AL 13 200 12071
Montesegale PV 13 298 12369
Garbagna AL 14 696 13065
Romagnese PV 14 687 13752
Casasco AL 14 129 13881
Cabella Ligure AL 14 528 14409
Fortunago PV 15 390 14799
Pozzol Groppo AL 15 328 15127
Rocca Susella PV 15 225 15352
Godiasco Salice Terme PV 15 3229 18581
Montemarzino AL 16 341 18922
Borgoratto Mormorolo PV 16 432 19354
Avolasca AL 16 294 19648
Zerba PC 17 77 19725
Roccaforte Ligure AL 17 136 19861
Bobbio PC 17 3577 23438
Caminata PC 17 252 23690
Ruino PV 17 723 24413
Nibbiano PC 18 2177 26590
Montegioco AL 18 313 26903
Monleale AL 18 566 27469
Volpedo AL 18 1227 28696
Corte Brugnatella PC 19 586 29282
Mongiardino Ligure AL 19 165 29447
Cerignale PC 19 127 29574
Castellania AL 19 90 29664
Canevino PV 19 109 29773
Carrega Ligure AL 19 84 29857
Borghetto di Borbera AL 19 1966 31823
Costa Vescovato AL 19 335 32158
Pecorara PC 19 730 32888
Grondona AL 19 510 33398
Borgo Priolo PV 20 1474 34872
Cerreto Grue AL 20 323 35195
Rivanazzano Terme PV 20 5312 40507
Coli PC 20 879 41386
Berzano di Tortona AL 20 157 41543
Sant'Agata Fossili AL 20 425 41968

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a S di Pavia (72576 abitanti)
46 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
46 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
50 Km a SW di Piacenza (102191 abitanti)
64 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
75 Km a S di Milano (1345851 abitanti)
77 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
77 Km a W di Cremona (71901 abitanti)
77 Km a E di Asti (76202 abitanti)
83 Km a S di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
83 Km a S di Rho (50434 abitanti)
85 Km a SE di Novara (104380 abitanti)
86 Km a S di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
89 Km a S di Monza (122671 abitanti)
91 Km a W di Parma (192836 abitanti)
92 Km a S di Legnano (60262 abitanti)
92 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
95 Km a S di Busto Arsizio (83106 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.7
1997-01-20
01:55:30
44.791 9.172 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 259889
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-01-20 01:55:30 ± 0.23
Latitudine 44.7910 ± 0.0216
Longitudine 9.1720 ± 0.0262
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 259889

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3167.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 139
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00996
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01676
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 259889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:05:50

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 259889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LPL.Z. 1997-01-20T01:56:26.50 10.0 undecidable manual SN 293 1.8648 0.77 0.4
--.LPG.Z. 1997-01-20T01:56:25.00 10.0 undecidable manual SN 293 1.8426 -0.27 0.7
--.SBF.Z. 1997-01-20T01:56:18.20 10.0 undecidable manual SN 233 1.5429 -0.02 0.8
--.PII.Z. 1997-01-20T01:56:14.36 10.0 undecidable manual SN 137 1.443 -1.3 0.1
--.DOI.Z. 1997-01-20T01:56:13.59 10.0 undecidable manual SN 258 1.3875 -1.06 0.2
--.BDI.Z. 1997-01-20T01:56:10.21 10.0 undecidable manual SN 124 1.2543 -0.9 0.3
--.ORO.Z. 1997-01-20T01:56:08.55 10.0 undecidable manual SN 315 1.1766 -0.96 0.3
--.VAI.Z. 1997-01-20T01:56:06.57 10.0 undecidable manual SN 345 1.11 -1.22 0.1
--.LPL.Z. 1997-01-20T01:56:03.50 10.0 undecidable manual PN 293 1.8648 0.95 0
--.LPG.Z. 1997-01-20T01:56:02.80 10.0 undecidable manual PN 293 1.8426 0.52 1.4
--.BNI.Z. 1997-01-20T01:56:01.21 10.0 undecidable manual PN 278 1.776 -0.21 1.8
--.SBF.Z. 1997-01-20T01:55:58.00 10.0 undecidable manual PN 233 1.5429 -0.21 2
--.DOI.Z. 1997-01-20T01:55:56.83 10.0 undecidable manual PN 258 1.3875 0.68 1.2
--.PII.Z. 1997-01-20T01:55:56.90 10.0 undecidable manual PN 137 1.443 0.17 2.1
--.BDI.Z. 1997-01-20T01:55:54.85 10.0 undecidable manual PN 124 1.2543 0.74 1.1
--.VAI.Z. 1997-01-20T01:55:52.81 10.0 undecidable manual PN 345 1.11 0.62 1.3
--.ORO.Z. 1997-01-20T01:55:52.86 10.0 undecidable manual PN 315 1.1766 -0.33 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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