Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 14-12-1996 ore 16:34:16 (Italia) in zona: 1 km NE Foiano di Val Fortore (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km NE Foiano di Val Fortore (BN), il

  • 14-12-1996 15:34:16 (UTC)
  • 14-12-1996 16:34:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3590, 14.9850 ad una profondità di 17 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Foiano di Val Fortore BN 1 1410 1410
Montefalcone di Val Fortore BN 4 1525 2935
Baselice BN 5 2397 5332
San Bartolomeo in Galdo BN 6 4867 10199
Roseto Valfortore FG 9 1074 11273
Molinara BN 10 1618 12891
Castelvetere in Val Fortore BN 10 1240 14131
Ginestra degli Schiavoni BN 10 476 14607
San Marco dei Cavoti BN 10 3371 17978
Castelfranco in Miscano BN 11 916 18894
San Giorgio La Molara BN 11 2994 21888
Colle Sannita BN 13 2431 24319
Casalbore AV 14 1800 26119
Tufara CB 14 925 27044
Alberona FG 14 985 28029
Circello BN 15 2388 30417
Buonalbergo BN 15 1730 32147
Reino BN 15 1210 33357
Faeto FG 15 627 33984
Pago Veiano BN 16 2406 36390
Castelpagano BN 16 1483 37873
Volturara Appula FG 16 430 38303
Celle di San Vito FG 17 166 38469
Gambatesa CB 18 1464 39933
Volturino FG 18 1743 41676
Biccari FG 18 2800 44476
Castelluccio Valmaggiore FG 18 1318 45794
Montecalvo Irpino AV 19 3725 49519
San Marco la Catola FG 19 1012 50531
Riccia CB 19 5262 55793
Greci AV 20 691 56484
Motta Montecorvino FG 20 730 57214
Pesco Sannita BN 20 1972 59186

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
48 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
49 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
52 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
63 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
69 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
74 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
77 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
77 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
78 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
78 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
78 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
78 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
80 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
81 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
81 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
82 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
83 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
84 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
84 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
84 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
94 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1996-12-14
15:34:16
41.359 14.985 17 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 258269
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-12-14 15:34:16 ± 0.25
Latitudine 41.3590 ± 0.0162
Longitudine 14.9850 ± 0.0199
Profondità (km) 17 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 258269

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2450.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 81
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00971
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 258269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:04:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1996-12-14T15:34:46.17 10.0 undecidable manual SG 162 0.8214 0.39 0.5
--.MU9.Z. 1996-12-14T15:34:43.30 10.0 undecidable manual SG 147 0.6993 1.34 0.1
--.FG3.Z. 1996-12-14T15:34:43.52 10.0 undecidable manual SG 63 0.7992 -1.15 0.2
--.RMI2.Z. 1996-12-14T15:34:37.32 10.0 undecidable manual SG 259 0.5439 0.56 0.5
--.SL9.Z. 1996-12-14T15:34:37.83 10.0 undecidable manual PN 152 1.0767 0.76 0.7
--.SDI.Z. 1996-12-14T15:34:35.64 10.0 undecidable manual PN 292 0.9435 0.48 1.1
--.CI9.Z. 1996-12-14T15:34:33.33 10.0 undecidable manual SG 176 0.4995 -1.75 0.1
--.FG3.Z. 1996-12-14T15:34:33.10 10.0 undecidable manual PG 63 0.7992 0.14 1.4
--.SGO.Z. 1996-12-14T15:34:33.45 10.0 undecidable manual PG 162 0.8214 -0.14 1.4
--.FG2.Z. 1996-12-14T15:34:32.90 10.0 undecidable manual SG 16 0.4551 -1.07 0.3
--.MU9.Z. 1996-12-14T15:34:30.12 10.0 undecidable manual PG 147 0.6993 -1.11 0.5
--.RMI2.Z. 1996-12-14T15:34:29.42 10.0 undecidable manual PG 259 0.5439 1.04 0.7
--.MRB1.Z. 1996-12-14T15:34:28.43 10.0 undecidable manual SG 183 0.2331 1.41 0.1
--.FG5.Z. 1996-12-14T15:34:28.40 10.0 undecidable manual SG 109 0.222 1.72 0.1
--.FG2.Z. 1996-12-14T15:34:27.53 10.0 undecidable manual PG 16 0.4551 0.75 1.1
--.CPI2.Z. 1996-12-14T15:34:27.84 10.0 undecidable manual PG 294 0.5439 -0.46 1.5
--.CI9.Z. 1996-12-14T15:34:26.86 10.0 undecidable manual PG 176 0.4995 -0.56 1.4
--.SMB1.Z. 1996-12-14T15:34:26.45 10.0 undecidable manual SG 280 0.1998 0.39 0.7
--.DSB1.Z. 1996-12-14T15:34:24.18 10.0 undecidable manual SG 185 0.0666 1.07 0.3
--.MRB1.Z. 1996-12-14T15:34:22.25 10.0 undecidable manual PG 183 0.2331 -0.51 1.5
--.FG5.Z. 1996-12-14T15:34:22.31 10.0 undecidable manual PG 109 0.222 -0.26 1.8
--.SMB1.Z. 1996-12-14T15:34:21.97 10.0 undecidable manual PG 280 0.1998 -0.24 1.8
--.PSB1.Z. 1996-12-14T15:34:21.31 10.0 positive manual PG 223 0.1887 -0.68 2.5
--.DSB1.Z. 1996-12-14T15:34:20.35 10.0 positive manual PG 185 0.0666 -0.15 3.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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