Terremoto di magnitudo ML-MEDNET 3.7 del 25-11-1996 ore 19:47:54 (UTC) in zona: 6 km N Novellara (RE)

Un terremoto di magnitudo ML-MEDNET 3.7 è avvenuto nella zona: 6 km N Novellara (RE), il

  • 25-11-1996 19:47:54 (UTC)
  • 25-11-1996 20:47:54 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8980, 10.7300 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Novellara RE 6 13731 13731
Reggiolo RE 6 9178 22909
Guastalla RE 7 15225 38134
Campagnola Emilia RE 7 5650 43784
Fabbrico RE 7 6693 50477
Luzzara RE 8 9250 59727
Gualtieri RE 8 6556 66283
Dosolo MN 9 3440 69723
Gonzaga MN 10 9150 78873
Rolo RE 10 4105 82978
Suzzara MN 10 21161 104139
Rio Saliceto RE 11 6213 110352
Pomponesco MN 11 1701 112053
Novi di Modena MO 14 10247 122300
Boretto RE 14 5272 127572
Correggio RE 15 25897 153469
Moglia MN 15 5600 159069
Pegognaga MN 15 7160 166229
Motteggiana MN 15 2652 168881
Bagnolo in Piano RE 16 9712 178593
Poviglio RE 16 7311 185904
Castelnovo di Sotto RE 16 8462 194366
Viadana MN 17 19926 214292
Brescello RE 17 5617 219909
Carpi MO 18 70699 290608
Cadelbosco di Sopra RE 18 10628 301236
San Martino in Rio RE 19 8099 309335

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a NW di Carpi (70699 abitanti)
24 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
32 Km a NW di Modena (184973 abitanti)
33 Km a E di Parma (192836 abitanti)
61 Km a E di Cremona (71901 abitanti)
64 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
66 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
70 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
82 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
83 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
86 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
97 Km a SW di Vicenza (112953 abitanti)
99 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
MLNET 3.7 1996-11-25
19:47:54
44.898 10.73 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 257499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-11-25 19:47:54 ± 0.674
Latitudine 44.8980 ± 0.0170
Longitudine 10.7300 ± 0.0210
Profondità (km) 10 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 257499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2514.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00510
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01991
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

ML:3.7

Campo Valore
Valore 3.7
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 257499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 10:37:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GE9.Z. 1996-11-25T19:48:56.52 10.0 undecidable manual SN 49 2.1756 -0.23 0.6
--.ORO.Z. 1996-11-25T19:48:53.60 10.0 undecidable manual SN 291 2.0535 -0.49 0.6
--.CKI.Z. 1996-11-25T19:48:48.72 10.0 undecidable manual SN 255 1.7982 0.8 0.5
--.SFI.Z. 1996-11-25T19:48:33.95 10.0 undecidable manual SN 140 1.2654 -1.3 0.2
--.MDI.Z. 1996-11-25T19:48:32.62 10.0 undecidable manual SN 321 1.1322 0.7 0.5
--.FVI.Z. 1996-11-25T19:48:30.87 10.0 undecidable manual PN 39 2.2089 -0.11 1.6
--.GE9.Z. 1996-11-25T19:48:30.54 10.0 undecidable manual PN 49 2.1756 0.1 1.6
--.ARV.Z. 1996-11-25T19:48:30.77 10.0 undecidable manual PN 130 2.109 1.21 0.6
--.ORO.Z. 1996-11-25T19:48:29.19 10.0 undecidable manual PN 291 2.0535 0.29 1.5
--.BOB.Z. 1996-11-25T19:48:26.51 10.0 undecidable manual SG 262 0.9213 0.65 0.6
--.CKI.Z. 1996-11-25T19:48:26.90 10.0 undecidable manual PN 255 1.7982 0.76 1.2
--.VVI.Z. 1996-11-25T19:48:23.72 10.0 undecidable manual PN 47 1.6095 1.09 0.8
--.VAI.Z. 1996-11-25T19:48:23.25 10.0 undecidable manual PN 306 1.6761 -0.37 1.7
--.RSM.Z. 1996-11-25T19:48:22.90 10.0 undecidable manual PN 127 1.554 0.89 1.1
--.BR9.Z. 1996-11-25T19:48:22.97 10.0 undecidable manual PN 351 1.5873 0.52 1.6
--.CTI.Z. 1996-11-25T19:48:17.42 10.0 undecidable manual PN 29 1.3098 -1.2 0.7
--.SFI.Z. 1996-11-25T19:48:16.39 10.0 undecidable manual PN 140 1.2654 -1.63 0.3
--.MDI.Z. 1996-11-25T19:48:14.88 10.0 undecidable manual PN 321 1.1322 -1.2 0.7
--.BOB.Z. 1996-11-25T19:48:11.77 10.0 undecidable manual PG 262 0.9213 -0.82 1.2
--.SAL.Z. 1996-11-25T19:48:09.37 10.0 undecidable manual PG 348 0.7215 0.38 1.7
--.ZC9.Z. 1996-11-25T19:48:06.32 10.0 undecidable manual PG 162 0.5661 0.11 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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