Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 07-11-1996 ore 13:16:06 (Italia) in zona: 3 km E Cadelbosco di Sopra (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km E Cadelbosco di Sopra (RE), il

  • 07-11-1996 12:16:06 (UTC)
  • 07-11-1996 13:16:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7720, 10.6320 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cadelbosco di Sopra RE 3 10628 10628
Bagnolo in Piano RE 4 9712 20340
Castelnovo di Sotto RE 7 8462 28802
Campegine RE 8 5029 33831
Reggio nell'Emilia RE 8 171345 205176
Poviglio RE 11 7311 212487
Novellara RE 12 13731 226218
Cavriago RE 12 9839 236057
Correggio RE 12 25897 261954
Campagnola Emilia RE 13 5650 267604
San Martino in Rio RE 13 8099 275703
Gattatico RE 13 5837 281540
Sant'Ilario d'Enza RE 14 11205 292745
Rio Saliceto RE 14 6213 298958
Gualtieri RE 15 6556 305514
Boretto RE 16 5272 310786
Montecchio Emilia RE 17 10530 321316
Sorbolo PR 17 9544 330860
Guastalla RE 17 15225 346085
Albinea RE 17 8860 354945
Brescello RE 17 5617 360562
Bibbiano RE 17 10268 370830
Pomponesco MN 18 1701 372531
Rubiera RE 18 14864 387395
Fabbrico RE 18 6693 394088
Montechiarugolo PR 19 10813 404901
Campogalliano MO 19 8845 413746
Viadana MN 19 19926 433672
Quattro Castella RE 20 13195 446867
Scandiano RE 20 25483 472350
Vezzano sul Crostolo RE 20 4259 476609

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a N di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
20 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
24 Km a E di Parma (192836 abitanti)
27 Km a NW di Modena (184973 abitanti)
63 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
64 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
78 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
80 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
80 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
88 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
90 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
91 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
96 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
97 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
98 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
98 Km a W di Imola (69797 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.3
1996-11-07
12:16:06
44.772 10.632 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 256359
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-11-07 12:16:06 ± 0.142
Latitudine 44.7720 ± 0.0086
Longitudine 10.6320 ± 0.0179
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 256359

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1708.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00340
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02526
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 256359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:02:31

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 13
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 256359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1996-11-07T12:16:53.00 10.0 undecidable manual SN 28 1.4541 -0.53 0.5
--.MNS.Z. 1996-11-07T12:16:52.14 10.0 undecidable manual PN 147 2.8083 -0.2 1.1
--.SFI.Z. 1996-11-07T12:16:48.54 10.0 undecidable manual SN 134 1.221 0.57 0.6
--.MDI.Z. 1996-11-07T12:16:47.21 10.0 undecidable manual SN 327 1.1877 0.01 0.7
--.PII.Z. 1996-11-07T12:16:43.98 10.0 undecidable manual SG 184 1.0545 0.37 0.7
--.ASS.Z. 1996-11-07T12:16:43.86 10.0 undecidable manual PN 138 2.2422 -0.72 0.9
--.ARV.Z. 1996-11-07T12:16:42.00 10.0 undecidable manual PN 126 2.0868 -0.47 1.2
--.ORO.Z. 1996-11-07T12:16:41.80 10.0 undecidable manual PN 295 2.0535 -0.16 1.4
--.FB9.Z. 1996-11-07T12:16:40.97 10.0 undecidable manual PN 124 1.8648 1.42 0.3
--.VAI.Z. 1996-11-07T12:16:38.00 10.0 undecidable manual PN 310 1.6983 0.82 0.9
--.CKI.Z. 1996-11-07T12:16:38.79 10.0 undecidable manual PN 258 1.7094 1.52 0.2
--.BR9.Z. 1996-11-07T12:16:37.27 10.0 undecidable manual PN 353 1.7094 -0.02 1.6
--.SAL.Z. 1996-11-07T12:16:37.20 10.0 undecidable manual SG 354 0.8325 0.48 0.6
--.RSM.Z. 1996-11-07T12:16:36.97 10.0 undecidable manual PN 122 1.5429 1.93 0.1
--.BOB.Z. 1996-11-07T12:16:36.25 10.0 undecidable manual SG 269 0.8325 -0.53 0.6
--.CRE.Z. 1996-11-07T12:16:34.13 10.0 undecidable manual PN 140 1.4874 -0.09 1.7
--.CTI.Z. 1996-11-07T12:16:33.00 10.0 undecidable manual PN 28 1.4541 -0.84 1
--.PGD.Z. 1996-11-07T12:16:30.18 10.0 undecidable manual PN 138 1.1877 0.11 1.8
--.SFI.Z. 1996-11-07T12:16:30.39 10.0 undecidable manual PN 134 1.221 -0.24 1.8
--.MDI.Z. 1996-11-07T12:16:29.27 10.0 undecidable manual PN 327 1.1877 -0.91 0.9
--.PII.Z. 1996-11-07T12:16:26.88 10.0 undecidable manual PG 184 1.0545 -1.23 0.5
--.ZC9.Z. 1996-11-07T12:16:25.90 10.0 undecidable manual SG 149 0.4884 -0.34 0.7
--.BOB.Z. 1996-11-07T12:16:24.53 10.0 undecidable manual PG 269 0.8325 0.36 1.7
--.SAL.Z. 1996-11-07T12:16:23.74 10.0 undecidable manual PG 354 0.8325 -0.39 1.6
--.GU9.Z. 1996-11-07T12:16:23.94 10.0 undecidable manual SG 184 0.4107 0.64 0.5
--.EB9.Z. 1996-11-07T12:16:21.60 10.0 undecidable manual SG 203 0.3774 -0.29 0.7
--.ZC9.Z. 1996-11-07T12:16:17.44 10.0 undecidable manual PG 149 0.4884 -0.17 1.8
--.EB9.Z. 1996-11-07T12:16:15.41 10.0 undecidable manual PG 203 0.3774 -0.16 1.8
--.GU9.Z. 1996-11-07T12:16:15.69 10.0 undecidable manual PG 184 0.4107 -0.69 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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