Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 28-10-1996 ore 02:56:48 (UTC) in zona: 1 km NW Bagnolo in Piano (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km NW Bagnolo in Piano (RE), il

  • 28-10-1996 02:56:48 (UTC)
  • 28-10-1996 03:56:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7690, 10.6700 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnolo in Piano RE 1 9712 9712
Cadelbosco di Sopra RE 6 10628 20340
Reggio nell'Emilia RE 8 171345 191685
Correggio RE 9 25897 217582
Castelnovo di Sotto RE 10 8462 226044
San Martino in Rio RE 10 8099 234143
Novellara RE 10 13731 247874
Campagnola Emilia RE 11 5650 253524
Campegine RE 11 5029 258553
Rio Saliceto RE 12 6213 264766
Poviglio RE 13 7311 272077
Cavriago RE 14 9839 281916
Gualtieri RE 16 6556 288472
Rubiera RE 16 14864 303336
Gattatico RE 16 5837 309173
Fabbrico RE 16 6693 315866
Campogalliano MO 16 8845 324711
Carpi MO 17 70699 395410
Sant'Ilario d'Enza RE 17 11205 406615
Guastalla RE 17 15225 421840
Albinea RE 17 8860 430700
Boretto RE 18 5272 435972
Scandiano RE 19 25483 461455
Pomponesco MN 19 1701 463156
Montecchio Emilia RE 19 10530 473686
Brescello RE 19 5617 479303
Bibbiano RE 19 10268 489571
Sorbolo PR 20 9544 499115
Reggiolo RE 20 9178 508293
Rolo RE 20 4105 512398

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
17 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
24 Km a NW di Modena (184973 abitanti)
27 Km a E di Parma (192836 abitanti)
61 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
65 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
75 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
79 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
83 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
89 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
92 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
93 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
95 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
95 Km a W di Imola (69797 abitanti)
95 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
99 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.9
1996-10-28
02:56:48
44.769 10.67 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 255809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-10-28 02:56:48 ± 0.478
Latitudine 44.7690 ± 0.0090
Longitudine 10.6700 ± 0.0164
Profondità (km) 7 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 255809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1641.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 97
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 31
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00348
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02509
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 255809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:02:01

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 255809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VAI.Z. 1996-10-28T02:57:42.80 10.0 undecidable manual SN 309 1.7205 1.29 0.2
--.BR9.Z. 1996-10-28T02:57:40.87 10.0 undecidable manual SN 352 1.7205 0.3 0.7
--.CKI.Z. 1996-10-28T02:57:40.98 10.0 undecidable manual SN 259 1.7316 -0.05 0.8
--.CTI.Z. 1996-10-28T02:57:34.25 10.0 undecidable manual SN 27 1.443 0.04 0.8
--.MNS.Z. 1996-10-28T02:57:33.73 10.0 undecidable manual PN 147 2.7861 0.48 1.1
--.PGD.Z. 1996-10-28T02:57:27.43 10.0 undecidable manual SN 139 1.1544 -0.05 0.9
--.MDI.Z. 1996-10-28T02:57:27.18 10.0 undecidable manual SN 326 1.1988 -1.36 0.1
--.FVI.Z. 1996-10-28T02:57:27.72 10.0 undecidable manual PN 37 2.331 0.63 1.1
--.ARV.Z. 1996-10-28T02:57:26.00 10.0 undecidable manual PN! 126 2.0535 2.72 0
--.SFI.Z. 1996-10-28T02:57:26.78 10.0 undecidable manual SN 135 1.1988 -1.63 0.1
--.ASS.Z. 1996-10-28T02:57:25.50 10.0 undecidable manual PN 139 2.22 0.06 1.7
--.PII.Z. 1996-10-28T02:57:24.11 10.0 undecidable manual SG 185 1.0545 -0.57 0.7
--.ORO.Z. 1996-10-28T02:57:23.61 10.0 undecidable manual PN 295 2.0757 0.16 1.7
--.CKI.Z. 1996-10-28T02:57:20.25 10.0 undecidable manual PN 259 1.7316 1.49 0.2
--.VAI.Z. 1996-10-28T02:57:20.79 10.0 undecidable manual PN! 309 1.7205 2.16 0
--.BR9.Z. 1996-10-28T02:57:19.80 10.0 undecidable manual PN 352 1.7205 1.3 0.4
--.BOB.Z. 1996-10-28T02:57:18.58 10.0 undecidable manual SG 270 0.8658 -0.15 0.9
--.SAL.Z. 1996-10-28T02:57:16.99 10.0 undecidable manual SG 352 0.8325 -0.98 0.4
--.CTI.Z. 1996-10-28T02:57:14.43 10.0 undecidable manual PN 27 1.443 -0.4 1.8
--.SFI.Z. 1996-10-28T02:57:11.46 10.0 undecidable manual PN 135 1.1988 -0.02 2.3
--.PGD.Z. 1996-10-28T02:57:11.56 10.0 undecidable manual PN 139 1.1544 0.62 1.6
--.MDI.Z. 1996-10-28T02:57:10.68 10.0 undecidable manual PN 326 1.1988 -0.87 1.1
--.PII.Z. 1996-10-28T02:57:09.90 10.0 undecidable manual PG 185 1.0545 -0.24 2.1
--.ZC9.Z. 1996-10-28T02:57:06.81 10.0 undecidable manual SG 152 0.4662 0.8 0.5
--.BOB.Z. 1996-10-28T02:57:05.92 10.0 undecidable manual PG 270 0.8658 0.03 2.3
--.SAL.Z. 1996-10-28T02:57:04.57 10.0 undecidable manual PG 352 0.8325 -0.88 1.1
--.GU9.Z. 1996-10-28T02:57:04.65 10.0 undecidable manual SG 187 0.4218 0.2 0.9
--.EB9.Z. 1996-10-28T02:57:03.59 10.0 undecidable manual SG 207 0.3885 0.02 0.9
--.ZC9.Z. 1996-10-28T02:56:58.58 10.0 undecidable manual PG 152 0.4662 0.04 2.3
--.EB9.Z. 1996-10-28T02:56:56.40 10.0 undecidable manual PG 207 0.3885 -0.74 1.3
--.GU9.Z. 1996-10-28T02:56:56.86 10.0 undecidable manual PG 187 0.4218 -0.79 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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