Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 17-10-1996 ore 08:31:08 (UTC) in zona: 3 km SW Bagnolo in Piano (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km SW Bagnolo in Piano (RE), il

  • 17-10-1996 08:31:08 (UTC)
  • 17-10-1996 10:31:08 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7460, 10.6510 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnolo in Piano RE 3 9712 9712
Cadelbosco di Sopra RE 5 10628 20340
Reggio nell'Emilia RE 6 171345 191685
Castelnovo di Sotto RE 10 8462 200147
Campegine RE 10 5029 205176
San Martino in Rio RE 11 8099 213275
Correggio RE 11 25897 239172
Cavriago RE 11 9839 249011
Novellara RE 13 13731 262742
Campagnola Emilia RE 14 5650 268392
Poviglio RE 14 7311 275703
Rio Saliceto RE 14 6213 281916
Albinea RE 15 8860 290776
Rubiera RE 15 14864 305640
Gattatico RE 16 5837 311477
Sant'Ilario d'Enza RE 16 11205 322682
Campogalliano MO 16 8845 331527
Scandiano RE 17 25483 357010
Bibbiano RE 17 10268 367278
Montecchio Emilia RE 17 10530 377808
Gualtieri RE 18 6556 384364
Vezzano sul Crostolo RE 18 4259 388623
Quattro Castella RE 19 13195 401818
Casalgrande RE 19 19310 421128
Fabbrico RE 19 6693 427821
Montechiarugolo PR 19 10813 438634
Carpi MO 19 70699 509333
Boretto RE 19 5272 514605
Sorbolo PR 20 9544 524149
Guastalla RE 20 15225 539374

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
19 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
25 Km a W di Modena (184973 abitanti)
26 Km a E di Parma (192836 abitanti)
61 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
66 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
77 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
82 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
83 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
86 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
89 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
93 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
95 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
95 Km a W di Imola (69797 abitanti)
96 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
97 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1996-10-17
08:31:08
44.746 10.651 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 254529
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-10-17 08:31:08 ± 0.214
Latitudine 44.7460 ± 0.0106
Longitudine 10.6510 ± 0.0297
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 254529

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2626.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 106
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01562
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 254529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:00:52
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BR9.Z. 1996-10-17T08:32:02.20 10.0 undecidable manual SN 353 1.7316 0.87 0.3
--.CTI.Z. 1996-10-17T08:31:53.96 10.0 undecidable manual SN 27 1.4763 -1.14 0.2
--.SFI.Z. 1996-10-17T08:31:49.65 10.0 undecidable manual SN 133 1.1988 1.15 0.3
--.MDI.Z. 1996-10-17T08:31:48.93 10.0 undecidable manual SN 327 1.221 -0.15 0.7
--.PII.Z. 1996-10-17T08:31:42.74 10.0 undecidable manual SG 184 1.0212 -1.28 0.2
--.BR9.Z. 1996-10-17T08:31:40.20 10.0 undecidable manual PN 353 1.7316 1.18 0.5
--.BOB.Z. 1996-10-17T08:31:39.88 10.0 undecidable manual SG 271 0.8547 1.46 0.1
--.SAL.Z. 1996-10-17T08:31:38.75 10.0 undecidable manual SG 354 0.8658 -0.02 0.9
--.CTI.Z. 1996-10-17T08:31:34.24 10.0 undecidable manual PN 27 1.4763 -1.01 0.7
--.BDI.Z. 1996-10-17T08:31:31.33 10.0 undecidable manual SG 183 0.6882 -1.64 0.1
--.MDI.Z. 1996-10-17T08:31:31.35 10.0 undecidable manual PN 327 1.221 -0.42 1.6
--.SFI.Z. 1996-10-17T08:31:31.71 10.0 undecidable manual PN 133 1.1988 0.27 1.8
--.PII.Z. 1996-10-17T08:31:28.25 10.0 undecidable manual PG 184 1.0212 -0.6 1.5
--.ZC9.Z. 1996-10-17T08:31:27.51 10.0 undecidable manual SG 149 0.444 1.82 0.1
--.BOB.Z. 1996-10-17T08:31:25.71 10.0 undecidable manual PG 271 0.8547 0.09 2.1
--.SAL.Z. 1996-10-17T08:31:25.54 10.0 undecidable manual PG 354 0.8658 -0.28 2
--.GU9.Z. 1996-10-17T08:31:24.51 10.0 undecidable manual SG 186 0.3996 0.95 0.4
--.EB9.Z. 1996-10-17T08:31:22.70 10.0 undecidable manual SG 207 0.3552 -0.35 0.8
--.BDI.Z. 1996-10-17T08:31:21.98 10.0 undecidable manual PG 183 0.6882 -0.49 1.8
--.ZC9.Z. 1996-10-17T08:31:18.73 10.0 undecidable manual PG 149 0.444 0.47 1.8
--.GU9.Z. 1996-10-17T08:31:16.96 10.0 undecidable manual PG 186 0.3996 -0.07 2.1
--.EB9.Z. 1996-10-17T08:31:16.55 10.0 undecidable manual PG 207 0.3552 0.17 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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