Terremoto di magnitudo Md 3.7 del 16-10-1996 ore 10:40:00 (UTC) in zona: 2 km E Cadelbosco di Sopra (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.7 è avvenuto nella zona: 2 km E Cadelbosco di Sopra (RE), il

  • 16-10-1996 10:40:00 (UTC)
  • 16-10-1996 12:40:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7640, 10.6270 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cadelbosco di Sopra RE 3 10628 10628
Bagnolo in Piano RE 4 9712 20340
Reggio nell'Emilia RE 7 171345 191685
Castelnovo di Sotto RE 7 8462 200147
Campegine RE 8 5029 205176
Cavriago RE 11 9839 215015
Poviglio RE 11 7311 222326
Correggio RE 12 25897 248223
Novellara RE 12 13731 261954
Gattatico RE 13 5837 267791
San Martino in Rio RE 13 8099 275890
Campagnola Emilia RE 14 5650 281540
Sant'Ilario d'Enza RE 14 11205 292745
Rio Saliceto RE 15 6213 298958
Gualtieri RE 16 6556 305514
Montecchio Emilia RE 16 10530 316044
Albinea RE 16 8860 324904
Bibbiano RE 16 10268 335172
Boretto RE 17 5272 340444
Sorbolo PR 17 9544 349988
Rubiera RE 17 14864 364852
Brescello RE 18 5617 370469
Montechiarugolo PR 18 10813 381282
Guastalla RE 18 15225 396507
Pomponesco MN 19 1701 398208
Quattro Castella RE 19 13195 411403
Campogalliano MO 19 8845 420248
Fabbrico RE 19 6693 426941
Scandiano RE 19 25483 452424
Vezzano sul Crostolo RE 19 4259 456683
Viadana MN 20 19926 476609

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a N di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
21 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
24 Km a E di Parma (192836 abitanti)
27 Km a W di Modena (184973 abitanti)
63 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
64 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
79 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
80 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
80 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
87 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
90 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
92 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
95 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
97 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
98 Km a W di Imola (69797 abitanti)
98 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.7 1996-10-16
10:40:00
44.764 10.627 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 254349
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-10-16 10:40:00 ± 0.351
Latitudine 44.7640 ± 0.0102
Longitudine 10.6270 ± 0.0189
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 254349

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1871.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 36
Numero di fasi 36
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.05545
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri della magnitudo

Md:3.7

Campo Valore
Valore 3.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 254349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:00:42
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LT9.Z. 1996-10-16T10:41:32.30 10.0 undecidable manual PN 130 6.1494 -0.23 0.7
--.SGO.Z. 1996-10-16T10:41:23.39 10.0 undecidable manual PN 138 5.4168 1.18 0.2
--.FG5.Z. 1996-10-16T10:41:13.81 10.0 undecidable manual PN 134 4.8507 -0.55 0.6
--.SDI.Z. 1996-10-16T10:41:00.41 10.0 undecidable manual PN 141 3.8295 0.13 1
--.FB9.Z. 1996-10-16T10:40:57.10 10.0 undecidable manual SN 123 1.8648 -0.2 0.6
--.PQ9.Z. 1996-10-16T10:40:55.60 10.0 undecidable manual PN 142 3.3966 0.71 0.6
--.BR9.Z. 1996-10-16T10:40:53.56 10.0 undecidable manual SN 354 1.7205 0.07 0.6
--.CKI.Z. 1996-10-16T10:40:52.17 10.0 undecidable manual SN 259 1.6983 -0.99 0.2
--.AQU.Z. 1996-10-16T10:40:52.60 10.0 undecidable manual PN 139 3.1302 1.88 0
--.MNS.Z. 1996-10-16T10:40:46.31 10.0 undecidable manual PN 147 2.7972 0.14 1.2
--.BNI.Z. 1996-10-16T10:40:46.31 10.0 undecidable manual PN 277 2.8083 0.1 1.2
--.SFI.Z. 1996-10-16T10:40:40.69 10.0 undecidable manual SN 133 1.221 -1.04 0.2
--.FVI.Z. 1996-10-16T10:40:39.93 10.0 undecidable manual PN 38 2.3643 -0.23 1.3
--.MDI.Z. 1996-10-16T10:40:39.99 10.0 undecidable manual SN 327 1.1988 -1.13 0.2
--.ARV.Z. 1996-10-16T10:40:37.00 10.0 undecidable manual PN 126 2.0868 0.67 0.9
--.FB9.Z. 1996-10-16T10:40:33.73 10.0 undecidable manual PN 123 1.8648 0.32 1.4
--.VAI.Z. 1996-10-16T10:40:31.31 10.0 undecidable manual PN 310 1.6983 0.22 1.5
--.BR9.Z. 1996-10-16T10:40:31.59 10.0 undecidable manual PN 354 1.7205 0.33 1.4
--.BOB.Z. 1996-10-16T10:40:31.73 10.0 undecidable manual SG 270 0.8214 1.21 0.1
--.CKI.Z. 1996-10-16T10:40:31.96 10.0 undecidable manual PN 259 1.6983 0.89 0.7
--.RSM.Z. 1996-10-16T10:40:29.39 10.0 undecidable manual PN 121 1.5429 0.48 1.2
--.CTI.Z. 1996-10-16T10:40:26.88 10.0 undecidable manual PN 28 1.4652 -0.96 0.6
--.BDI.Z. 1996-10-16T10:40:26.60 10.0 undecidable manual SG 181 0.6993 -0.14 0.6
--.SFI.Z. 1996-10-16T10:40:24.55 10.0 undecidable manual PN 133 1.221 0.08 1.5
--.BS9.Z. 1996-10-16T10:40:24.11 10.0 undecidable manual PN 114 1.1322 0.82 0.8
--.MDI.Z. 1996-10-16T10:40:23.81 10.0 undecidable manual PN 327 1.1988 -0.31 1.4
--.PGD.Z. 1996-10-16T10:40:23.93 10.0 undecidable manual PN 138 1.1766 0.02 1.5
--.PII.Z. 1996-10-16T10:40:20.55 10.0 undecidable manual PG 183 1.0434 -1.32 0.2
--.BOB.Z. 1996-10-16T10:40:18.59 10.0 negative manual PG 270 0.8214 0.59 2.1
--.SAL.Z. 1996-10-16T10:40:17.58 10.0 negative manual PG 355 0.8436 -0.59 2.1
--.GU9.Z. 1996-10-16T10:40:16.70 10.0 undecidable manual SG 183 0.4107 -0.28 0.6
--.EB9.Z. 1996-10-16T10:40:15.41 10.0 undecidable manual SG 203 0.3663 -0.14 0.6
--.BDI.Z. 1996-10-16T10:40:14.22 10.0 undecidable manual PG 181 0.6993 -1.29 0.3
--.ZC9.Z. 1996-10-16T10:40:11.80 10.0 negative manual PG 148 0.4773 -0.35 2.7
--.EB9.Z. 1996-10-16T10:40:09.44 10.0 negative manual PG 203 0.3663 0.09 3.1
--.GU9.Z. 1996-10-16T10:40:09.62 10.0 negative manual PG 183 0.4107 -0.56 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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