Terremoto di magnitudo ML 3.4 del 20-05-2012 ore 02:19:24 (UTC) in zona: 2 km SE Vigarano Mainarda (FE)

Un terremoto di magnitudo ML 3.4 è avvenuto nella zona: 2 km SE Vigarano Mainarda (FE), il

  • 20-05-2012 02:19:24 (UTC)
  • 20-05-2012 04:19:24 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8280, 11.5130 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vigarano Mainarda FE 2 7694 7694
Mirabello FE 4 3266 10960
Poggio Renatico FE 7 9852 20812
Ferrara FE 9 133155 153967
Bondeno FE 10 14655 168622
Sant'Agostino FE 11 6853 175475
Galliera BO 11 5439 180914
Occhiobello RO 12 11979 192893
Malalbergo BO 12 8943 201836
Stienta RO 13 3253 205089
Gaiba RO 14 1063 206152
Ficarolo RO 15 2438 208590
San Pietro in Casale BO 16 12202 220792
Fiesso Umbertiano RO 17 4142 224934
Finale Emilia MO 17 15699 240633
Canaro RO 18 2806 243439
Salara RO 19 1160 244599
Pincara RO 20 1165 245764

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
35 Km a SW di Rovigo (51867 abitanti)
39 Km a NE di Bologna (386663 abitanti)
50 Km a E di Carpi (70699 abitanti)
51 Km a E di Modena (184973 abitanti)
55 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
67 Km a NW di Faenza (58541 abitanti)
71 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
71 Km a NW di Ravenna (159116 abitanti)
71 Km a E di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
79 Km a SE di Verona (258765 abitanti)
79 Km a NW di Forlì (117913 abitanti)
80 Km a S di Vicenza (112953 abitanti)
93 Km a E di Parma (192836 abitanti)
94 Km a SW di Venezia (263352 abitanti)
96 Km a NW di Cesena (96758 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 3.4 2012-05-20
02:19:27
44.8213 11.5725 5 2014-10-21
12:19:34
Sala Sismica INGV-Roma 1369961
Bollettino
Rev1000
ML 3.4 2012-05-20
02:19:24
44.8282 11.5127 5 2014-09-19
08:14:18
Bollettino Sismico Italiano INGV 4854311
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2012-05-20 02:19:24 ± 0.2
Latitudine 44.8282 ± 0.0081
Longitudine 11.5127 ± 0.0203
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 4854311

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1600
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 850
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 258
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1600.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 120
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.49
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.18796
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.38406
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri delle magnitudo

ML:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 0
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1369961
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2012-05-23 16:31:12

ML:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 4854311
Agenzia INGV
Autore Manually reviewed by Franco Mele
Tempo di creazione (UTC) 2014-09-18 12:47:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
NI.POLC.HHZ. 2012-05-20T02:19:53.75 1.0 undecidable manual P 30 153.6351 38 -0.06 27
IV.CPGN.EHZ. 2012-05-20T02:19:51.09 0.6 undecidable manual P 150 130.7691 38 0.82 47
IV.MAGA.HHZ. 2012-05-20T02:19:49.64 0.6 undecidable manual P 327 125.6742 38 0.16 58
IV.CRMI.HHZ. 2012-05-20T02:19:48.81 0.3 undecidable manual P 200 122.0889 38 -0.12 88
GU.MAIM.HHZ. 2012-05-20T02:19:48.58 1.0 undecidable manual P 219 129.7701 38 -1.53 16
IV.SALO.HHZ. 2012-05-20T02:19:48.14 0.6 undecidable manual P 319 116.7942 38 0.04 60
IV.VOBA.HNZ. 2012-05-20T02:19:48.00 0.6 undecidable manual P 319 119.8911 38 -0.58 53
IV.ASOL.HNE. 2012-05-20T02:19:47.52 0.3 undecidable manual P 16 111.999 38 0.16 89
IV.ERBM.EHE. 2012-05-20T02:19:46.61 0.6 undecidable manual P 243 97.9242 38 1.44 37
GU.POPM.HHZ. 2012-05-20T02:19:46.71 0.3 undecidable manual P 215 105.5166 38 0.37 87
IV.ROVR.HHZ. 2012-05-20T02:19:45.50 0.6 undecidable manual P 339 97.125 38 0.46 57
IV.PRMA.HHE. 2012-05-20T02:19:45.37 1.0 undecidable manual P 266 94.7385 38 0.7 26
IV.FNVD.HHZ. 2012-05-20T02:19:43.57 0.6 undecidable manual P 203 79.4649 38 1.27 42
IV.BRIS.HHZ. 2012-05-20T02:19:42.00 0.6 undecidable manual P 163 69.8745 38 1.18 45
IV.ZCCA.HHE. 2012-05-20T02:19:41.87 0.6 undecidable manual P 219 67.7766 38 1.38 40
IV.NOVE.EHZ. 2012-05-20T02:19:40.31 0.6 undecidable manual P 267 62.7927 38 0.6 59
IV.ZOVE.HNZ. 2012-05-20T02:19:39.70 0.6 undecidable manual P 358 69.375 38 -1.04 48
IV.IMOL.EHZ. 2012-05-20T02:19:38.58 0.6 undecidable manual P 161 55.1004 38 0.07 68
IV.TEOL.HHZ. 2012-05-20T02:19:38.54 0.6 undecidable manual P 12 60.495 38 -0.82 54
IV.OPPE.HNE. 2012-05-20T02:19:38.37 0.6 undecidable manual P 334 59.5959 38 -0.84 53
IV.SERM.EHZ. 2012-05-20T02:19:38.32 0.3 undecidable manual S 320 26.3514 50 -0.55 96
IV.MODE.HNZ. 2012-05-20T02:19:38.38 0.3 undecidable manual P 244 49.5171 50 -0.19 100
IV.RAVA.EHE. 2012-05-20T02:19:34.30 0.6 undecidable manual P 256 32.0457 50 0.12 70
IV.FIU.EHZ. 2012-05-20T02:19:34.80 0.3 undecidable manual S 185 20.868 50 -1.66 55
IV.SERM.EHZ. 2012-05-20T02:19:33.36 0.6 undecidable manual P 320 26.3514 50 0.59 63
IV.FIU.EHZ. 2012-05-20T02:19:30.57 0.3 undecidable manual P 185 20.868 50 -0.82 86
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
SI.BOSI.HHE. ML:3.6 0.0013044999999999999 0.68 AML other m 2012-05-20T02:20:39.52
SI.BOSI.HHN. ML:3.8 0.00237 0.52 AML other m 2012-05-20T02:21:18.11
IV.CRMI.HHE. ML:2.9 0.0005895 1.16 AML other m 2012-05-20T02:20:06.01
IV.CRMI.HHN. ML:3.0 0.000704 1.1 AML other m 2012-05-20T02:20:06.65
IV.FIU.EHN. ML:3.4 0.019850000000000003 0.46 AML other m 2012-05-20T02:19:35.02
IV.FIU.EHE. ML:3.3 0.014199999999999999 0.54 AML other m 2012-05-20T02:19:35.14
IV.MAGA.HHE. ML:3.9 0.005785 0.56 AML other m 2012-05-20T02:21:05.73
IV.MAGA.HHN. ML:4.0 0.006275 0.44 AML other m 2012-05-20T02:20:21.51
IV.MODE.HNE. ML:3.7 0.014425 0.32 AML other m 2012-05-20T02:20:05.25
IV.MODE.HNN. ML:4.0 0.0252 0.58 AML other m 2012-05-20T02:20:11.21
NI.POLC.HHN. ML:3.4 0.0012749999999999999 0.4 AML other m 2012-05-20T02:20:36.81
NI.POLC.HHE. ML:3.3 0.001045 0.62 AML other m 2012-05-20T02:20:36.49
GU.POPM.HHN. ML:2.9 0.0007609999999999998 0.5 AML other m 2012-05-20T02:20:21.26
GU.POPM.HHE. ML:2.9 0.000737 0.38 AML other m 2012-05-20T02:20:04.08
IV.ROVR.HHE. ML:3.5 0.00342 0.3 AML other m 2012-05-20T02:20:15.76
IV.ROVR.HHN. ML:3.6 0.004225 0.22 AML other m 2012-05-20T02:20:15.61
IV.SALO.HHN. ML:3.5 0.002665 0.68 AML other m 2012-05-20T02:20:20.40
IV.SALO.HHE. ML:3.4 0.0021000000000000003 0.42 AML other m 2012-05-20T02:21:02.55
IV.TEOL.HHN. ML:3.2 0.003015 1.2 AML other m 2012-05-20T02:19:52.02
IV.TEOL.HHE. ML:3.3 0.004415 0.38 AML other m 2012-05-20T02:19:51.43
IV.ZOVE.HNE. ML:3.0 0.00176 0.14 AML other m 2012-05-20T02:20:11.60
IV.ZOVE.HNN. ML:3.0 0.001895 1.34 AML other m 2012-05-20T02:19:52.33
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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