Terremoto di magnitudo ML 4.8 del 20-05-2012 ore 02:06:26 (UTC) in zona: 7 km N San Felice sul Panaro (MO)

Un terremoto di magnitudo ML 4.8 è avvenuto nella zona: 7 km N San Felice sul Panaro (MO), il

  • 20-05-2012 02:06:26 (UTC)
  • 20-05-2012 04:06:26 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.9050, 11.1650 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Felice sul Panaro MO 7 10900 10900
Mirandola MO 8 23875 34775
Poggio Rusco MN 9 6625 41400
San Giovanni del Dosso MN 10 1248 42648
Medolla MO 10 6308 48956
Villa Poma MN 11 2023 50979
Magnacavallo MN 11 1561 52540
Schivenoglia MN 12 1203 53743
San Giacomo delle Segnate MN 13 1639 55382
Cavezzo MO 13 7026 62408
Camposanto MO 13 3201 65609
Finale Emilia MO 13 15699 81308
San Possidonio MO 13 3619 84927
Concordia sulla Secchia MO 14 8641 93568
Pieve di Coriano MN 15 1035 94603
Carbonara di Po MN 16 1297 95900
Sermide MN 16 6189 102089
Borgofranco sul Po MN 17 784 102873
Castelnovo Bariano RO 17 2762 105635
San Prospero MO 17 5860 111495
Castelmassa RO 17 4252 115747
Felonica MN 17 1359 117106
Revere MN 17 2521 119627
Melara RO 18 1803 121430
Quingentole MN 18 1203 122633
Calto RO 18 743 123376
Ostiglia MN 19 6818 130194
Quistello MN 19 5595 135789
Bergantino RO 19 2565 138354
Serravalle a Po MN 19 1541 139895

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
26 Km a NE di Carpi (70699 abitanti)
34 Km a NE di Modena (184973 abitanti)
37 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
48 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
48 Km a E di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
53 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
61 Km a S di Verona (258765 abitanti)
67 Km a E di Parma (192836 abitanti)
75 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
78 Km a SW di Vicenza (112953 abitanti)
79 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
89 Km a NW di Faenza (58541 abitanti)
93 Km a E di Cremona (71901 abitanti)
98 Km a NW di Ravenna (159116 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 4.8 2012-05-20
02:06:30
44.8857 11.1887 8 2014-10-21
12:19:34
Sala Sismica INGV-Roma 1370521
Bollettino
Rev1000
ML 4.8 2012-05-20
02:06:26
44.9052 11.165 4 2014-09-19
08:14:18
Bollettino Sismico Italiano INGV 2047701
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2012-05-20 02:06:26 ± 0.22
Latitudine 44.9052 ± 0.0045
Longitudine 11.1650 ± 0.0076
Profondità (km) 4 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 2047701

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 648
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 359
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 103
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 650.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 101
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 34
Numero di fasi 34
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.31
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.15288
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.57291
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 30
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 30
Parametri delle magnitudo

ML:4.8

Campo Valore
Valore 4.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 2047701
Agenzia INGV
Autore Manually reviewed by Franco Mele
Tempo di creazione (UTC) 2014-09-18 12:31:49

ML:4.8

Campo Valore
Valore 4.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 0
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1370521
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2012-05-23 17:17:38
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
SI.KOSI.HHZ. 2012-05-20T02:06:59.18 0.6 undecidable manual P 5 173.5929 38 0.2 35
IV.APPI.EHZ. 2012-05-20T02:06:58.65 0.3 undecidable manual P 2 174.5919 38 -0.49 48
NI.AGOR.HHZ. 2012-05-20T02:06:57.72 0.6 undecidable manual P 25 162.4152 38 0.47 34
IV.FRE8.HNZ. 2012-05-20T02:06:55.77 0.6 undecidable manual P 37 154.0347 38 -0.18 38
IV.MABI.HHZ. 2012-05-20T02:06:54.26 0.6 undecidable manual P 339 137.2626 38 0.93 31
GU.MAIM.HHE. 2012-05-20T02:06:51.69 0.6 undecidable manual P 206 122.1888 38 0.69 36
IV.SFI.EHE. 2012-05-20T02:06:51.33 0.6 undecidable manual P 154 123.3876 38 0.14 41
IV.CRND.HNZ. 2012-05-20T02:06:50.78 0.1 undecidable manual P 32 122.5884 38 -0.28 81
IV.ASOL.HNZ. 2012-05-20T02:06:50.07 0.3 undecidable manual P 30 114.6963 38 0.23 62
NI.CGRP.HHZ. 2012-05-20T02:06:50.22 0.6 undecidable manual P 24 119.0919 38 -0.3 40
IV.LEOD.HNE. 2012-05-20T02:06:49.20 0.6 undecidable manual P 307 101.9202 38 1.34 27
IV.BAG8.HNZ. 2012-05-20T02:06:49.68 0.3 undecidable manual P 332 115.4955 38 -0.27 61
IV.PTF.SHZ. 2012-05-20T02:06:48.63 0.6 undecidable manual P 184 105.117 38 0.29 42
IV.CNCS.HNE. 2012-05-20T02:06:48.95 0.6 undecidable manual P 317 107.3148 38 0.25 42
IV.BDI.HNZ. 2012-05-20T02:06:48.78 0.6 undecidable manual P 206 103.7184 38 0.65 38
IV.MAGA.HHE. 2012-05-20T02:06:47.52 0.6 undecidable manual P 337 105.2169 38 -0.84 35
IV.SALO.HHE. 2012-05-20T02:06:46.56 0.6 undecidable manual P 328 93.6396 38 0 45
IV.FIU.EHE. 2012-05-20T02:06:46.60 0.6 undecidable manual S 139 39.0276 50 0.09 49
IV.ZEN8.HNE. 2012-05-20T02:06:45.57 0.6 undecidable manual P 338 88.0452 38 -0.12 45
IV.SANR.HNZ. 2012-05-20T02:06:45.83 0.6 undecidable manual P 23 88.6446 38 0.05 45
IV.FNVD.HHE. 2012-05-20T02:06:45.42 0.6 undecidable manual P 182 81.8514 38 0.69 39
IV.NOVE.EHE. 2012-05-20T02:06:45.50 0.6 undecidable manual S 252 37.2294 50 -0.22 48
IV.MODE.HNZ. 2012-05-20T02:06:44.00 0.6 undecidable manual S 209 34.9428 50 -0.72 42
IV.ROVR.HHE. 2012-05-20T02:06:44.92 0.6 undecidable manual P 355 82.5507 38 0.07 46
IV.IMOL.EHE. 2012-05-20T02:06:43.69 0.6 undecidable manual P 143 75.7686 38 -0.1 46
IV.TEOL.HHZ. 2012-05-20T02:06:41.19 0.3 undecidable manual P 38 64.3911 38 -0.84 56
IV.ZOVE.HNE. 2012-05-20T02:06:41.75 0.6 undecidable manual P 22 65.8896 38 -0.5 43
IV.OPPE.HNE. 2012-05-20T02:06:40.06 0.6 undecidable manual P 1 44.7219 50 0.71 41
IV.FIU.EHE. 2012-05-20T02:06:37.82 0.6 undecidable manual P 139 39.0276 50 -0.1 49
IV.MNTV.HNE. 2012-05-20T02:06:37.85 0.6 undecidable manual P 313 40.0266 50 -0.32 47
IV.MODE.HNZ. 2012-05-20T02:06:37.07 0.3 undecidable manual P 209 34.9428 50 0.17 73
IV.NOVE.EHE. 2012-05-20T02:06:37.48 0.6 undecidable manual P 252 37.2294 50 0.01 50
IV.RAVA.EHZ. 2012-05-20T02:06:36.30 0.3 undecidable manual S 192 16.9719 104 -0.39 72
IV.RAVA.EHZ. 2012-05-20T02:06:32.52 0.1 undecidable manual P 192 16.9719 104 0.21 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.BAG8.HNE. ML:4.5 0.0276 1.32 AML other m 2012-05-20T02:07:08.33
IV.BAG8.HNN. ML:4.6 0.03495 0.46 AML other m 2012-05-20T02:07:09.48
IV.CRND.HNN. ML:4.8 0.0425 0.86 AML other m 2012-05-20T02:07:08.74
IV.CRND.HNE. ML:4.8 0.05005 0.46 AML other m 2012-05-20T02:07:08.41
IV.TEOL.HHN. ML:4.8 0.128 0.96 AML other m 2012-05-20T02:06:55.02
IV.TEOL.HHE. ML:5.0 0.1675 1.04 AML other m 2012-05-20T02:07:54.97
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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