Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 03-08-1996 ore 19:31:26 (Italia) in zona: 4 km E Bondeno (FE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km E Bondeno (FE), il

  • 03-08-1996 17:31:26 (UTC)
  • 03-08-1996 19:31:26 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8950, 11.4700 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bondeno FE 4 14655 14655
Gaiba RO 6 1063 15718
Vigarano Mainarda FE 6 7694 23412
Ficarolo RO 7 2438 25850
Stienta RO 8 3253 29103
Mirabello FE 8 3266 32369
Occhiobello RO 9 11979 44348
Salara RO 11 1160 45508
Sant'Agostino FE 13 6853 52361
Fiesso Umbertiano RO 13 4142 56503
Ferrara FE 13 133155 189658
Felonica MN 14 1359 191017
Bagnolo di Po RO 14 1293 192310
Calto RO 14 743 193053
Poggio Renatico FE 14 9852 202905
Trecenta RO 15 2805 205710
Finale Emilia MO 15 15699 221409
Ceneselli RO 15 1719 223128
Castelguglielmo RO 16 1580 224708
Pincara RO 16 1165 225873
Canda RO 16 949 226822
Galliera BO 17 5439 232261
Canaro RO 17 2806 235067
San Bellino RO 18 1118 236185
Sermide MN 18 6189 242374
Castelmassa RO 19 4252 246626
Giacciano con Baruchella RO 19 2162 248788

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
32 Km a SW di Rovigo (51867 abitanti)
46 Km a N di Bologna (386663 abitanti)
48 Km a E di Carpi (70699 abitanti)
51 Km a NE di Modena (184973 abitanti)
63 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
65 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
70 Km a E di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
71 Km a SE di Verona (258765 abitanti)
73 Km a S di Vicenza (112953 abitanti)
75 Km a NW di Faenza (58541 abitanti)
78 Km a NW di Ravenna (159116 abitanti)
87 Km a NW di Forlì (117913 abitanti)
91 Km a E di Parma (192836 abitanti)
91 Km a SW di Venezia (263352 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.8
1996-08-03
17:31:26
44.895 11.47 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 250259
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-08-03 17:31:26 ± 0.229
Latitudine 44.8950 ± 0.0160
Longitudine 11.4700 ± 0.0211
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 250259

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2437.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 53
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00016
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01910
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 250259
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:56:45

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 250259
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VAI.Z. 1996-08-03T17:32:28.44 10.0 undecidable manual SN 298 2.1201 -0.41 0.5
--.FVI.Z. 1996-08-03T17:32:26.39 10.0 undecidable manual SN! 27 1.9203 2.3 0
--.TRI.Z. 1996-08-03T17:32:23.13 10.0 undecidable manual SN 62 1.7982 1.95 0.2
--.BR9.Z. 1996-08-03T17:32:19.52 10.0 undecidable manual SN 334 1.7538 -0.46 0.6
--.BOB.Z. 1996-08-03T17:32:11.69 10.0 undecidable manual SN 265 1.4319 -0.75 0.6
--.CRE.Z. 1996-08-03T17:32:10.47 10.0 undecidable manual SN 164 1.3098 0.86 0.6
--.PII.Z. 1996-08-03T17:32:09.00 10.0 undecidable manual SN 210 1.3431 -1.42 0.4
--.SFI.Z. 1996-08-03T17:32:03.25 10.0 undecidable manual SG 164 1.0212 1.06 0.6
--.PGD.Z. 1996-08-03T17:32:03.83 10.0 undecidable manual SG 169 1.0323 1.37 0.4
--.VAI.Z. 1996-08-03T17:32:03.60 10.0 undecidable manual PN 298 2.1201 1.15 0.9
--.FVI.Z. 1996-08-03T17:32:01.24 10.0 undecidable manual PN 27 1.9203 1.54 0.7
--.TRI.Z. 1996-08-03T17:32:01.29 10.0 undecidable manual PN! 62 1.7982 3.26 0
--.SAL.Z. 1996-08-03T17:31:59.43 10.0 undecidable manual SG 317 0.9657 -1.09 0.6
--.ARV.Z. 1996-08-03T17:31:59.00 10.0 undecidable manual PN 142 1.7427 1.75 0.6
--.EB9.Z. 1996-08-03T17:31:57.68 10.0 undecidable manual SG 238 0.8769 -0.11 0.8
--.FB9.Z. 1996-08-03T17:31:56.74 10.0 undecidable manual PN! 141 1.5207 2.61 0
--.GU9.Z. 1996-08-03T17:31:56.90 10.0 undecidable manual SG 229 0.8214 1 0.6
--.BR9.Z. 1996-08-03T17:31:56.62 10.0 undecidable manual PN 334 1.7538 -0.71 1.4
--.BOB.Z. 1996-08-03T17:31:53.64 10.0 undecidable manual PN 265 1.4319 0.67 1.6
--.PII.Z. 1996-08-03T17:31:52.00 10.0 undecidable manual PN 210 1.3431 0.19 1.9
--.CRE.Z. 1996-08-03T17:31:52.17 10.0 undecidable manual PN 164 1.3098 0.83 1.5
--.SFI.Z. 1996-08-03T17:31:46.38 10.0 undecidable manual PG 164 1.0212 -0.68 1.8
--.PGD.Z. 1996-08-03T17:31:46.99 10.0 undecidable manual PG 169 1.0323 -0.23 2.1
--.SAL.Z. 1996-08-03T17:31:45.50 10.0 undecidable manual PG 317 0.9657 -0.59 1.8
--.EB9.Z. 1996-08-03T17:31:45.60 10.0 undecidable manual PG 238 0.8769 1.08 1.4
--.GU9.Z. 1996-08-03T17:31:43.63 10.0 undecidable manual PG 229 0.8214 0.2 2.1
--.PON.Z. 1996-08-03T17:31:29.30 10.0 undecidable manual SG 114 0.0555 0.12 0.8
--.TOR.Z. 1996-08-03T17:31:29.90 10.0 undecidable manual PG 172 0.2886 -3.82 0
--.SFR.Z. 1996-08-03T17:31:28.24 10.0 undecidable manual PG 141 0.0777 -0.37 2
--.ALB.Z. 1996-08-03T17:31:28.46 10.0 undecidable manual SG 65 0.0444 -0.61 0.7
--.PON.Z. 1996-08-03T17:31:27.31 10.0 undecidable manual PG 114 0.0555 -0.7 1.8
--.ALB.Z. 1996-08-03T17:31:26.90 10.0 undecidable manual PG 65 0.0444 -1.04 1.4
--.FOR.Z. 1996-08-03T17:31:26.80 10.0 undecidable manual PG 133 0.0222 -0.75 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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