Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 02-08-1996 ore 14:19:08 (Italia) in zona: 2 km N Camporotondo di Fiastrone (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km N Camporotondo di Fiastrone (MC), il

  • 02-08-1996 12:19:08 (UTC)
  • 02-08-1996 14:19:08 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1540, 13.2690 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Camporotondo di Fiastrone MC 2 563 563
Belforte del Chienti MC 3 1886 2449
Caldarola MC 4 1823 4272
Cessapalombo MC 5 512 4784
Tolentino MC 6 20069 24853
San Ginesio MC 6 3498 28351
Serrapetrona MC 7 966 29317
Colmurano MC 7 1263 30580
Ripe San Ginesio MC 8 852 31432
Urbisaglia MC 10 2628 34060
Gualdo MC 11 815 34875
San Severino Marche MC 11 12726 47601
Sant'Angelo in Pontano MC 12 1436 49037
Loro Piceno MC 12 2401 51438
Sarnano MC 13 3264 54702
Pollenza MC 14 6618 61320
Acquacanina MC 16 121 61441
Fiastra MC 16 559 62000
Camerino MC 16 6974 68974
Montappone FM 16 1682 70656
Penna San Giovanni MC 17 1108 71764
Massa Fermana FM 17 963 72727
Falerone FM 17 3337 76064
Mogliano MC 18 4696 80760
Petriolo MC 18 1998 82758
Monte Vidon Corrado FM 18 731 83489
Pievebovigliana MC 18 866 84355
Treia MC 18 9403 93758
Bolognola MC 18 142 93900
Castelraimondo MC 18 4587 98487
Gagliole MC 19 620 99107
Fiordimonte MC 19 202 99309
Monte San Martino MC 19 765 100074
Muccia MC 20 915 100989
Servigliano FM 20 2336 103325

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
55 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
65 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
72 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
79 Km a S di Fano (60888 abitanti)
83 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
89 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
90 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.0
1996-08-02
12:19:08
43.154 13.269 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 250219
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-08-02 12:19:08 ± 0.41
Latitudine 43.1540 ± 0.0171
Longitudine 13.2690 ± 0.0394
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 250219

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3722.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 197
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00372
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01344
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 250219
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:56:42

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 250219
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1996-08-02T12:19:47.39 10.0 undecidable manual SG 296 1.0656 1.92 0.1
--.MNS.Z. 1996-08-02T12:19:39.95 10.0 undecidable manual SG 209 0.8769 0.36 0.6
--.SDI.Z. 1996-08-02T12:19:36.00 10.0 undecidable manual PN 164 1.4874 0.17 1.3
--.PGD.Z. 1996-08-02T12:19:34.26 10.0 undecidable manual PN 303 1.332 0.69 1
--.SFI.Z. 1996-08-02T12:19:33.85 10.0 undecidable manual PN 306 1.2654 1.1 0.7
--.FB9.Z. 1996-08-02T12:19:33.00 10.0 undecidable manual SG 326 0.6327 0.98 0.4
--.PQ9.Z. 1996-08-02T12:19:32.00 10.0 undecidable manual PN 174 1.1322 1.15 0.7
--.CRE.Z. 1996-08-02T12:19:30.26 10.0 undecidable manual PG 296 1.0656 0.45 1.4
--.ASS.Z. 1996-08-02T12:19:26.26 10.0 undecidable manual SG 258 0.4551 0.22 0.7
--.MNS.Z. 1996-08-02T12:19:25.53 10.0 undecidable manual PG 209 0.8769 -0.89 1.1
--.ARV.Z. 1996-08-02T12:19:24.40 10.0 undecidable manual SG 325 0.4107 -0.59 0.6
--.AQU.Z. 1996-08-02T12:19:24.45 10.0 undecidable manual PG 172 0.7992 -0.56 1.5
--.FB9.Z. 1996-08-02T12:19:20.93 10.0 undecidable manual PG 326 0.6327 -1.12 0.8
--.ASS.Z. 1996-08-02T12:19:17.94 10.0 negative manual PG 258 0.4551 -0.65 2.7
--.ARV.Z. 1996-08-02T12:19:16.68 10.0 positive manual PG 325 0.4107 -1.1 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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