Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 18-07-1996 ore 06:22:23 (Italia) in zona: 2 km N San Gregorio Magno (SA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km N San Gregorio Magno (SA), il

  • 18-07-1996 04:22:23 (UTC)
  • 18-07-1996 06:22:23 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6770, 15.3980 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Gregorio Magno SA 2 4286 4286
Buccino SA 6 5047 9333
Romagnano al Monte SA 6 368 9701
Ricigliano SA 7 1144 10845
Palomonte SA 9 3985 14830
Balvano PZ 10 1830 16660
Colliano SA 10 3638 20298
Salvitelle SA 11 560 20858
Muro Lucano PZ 11 5497 26355
Castelgrande PZ 13 943 27298
Vietri di Potenza PZ 13 2832 30130
Valva SA 13 1643 31773
Auletta SA 13 2336 34109
Contursi Terme SA 14 3394 37503
Oliveto Citra SA 14 3802 41305
Laviano SA 14 1438 42743
Caggiano SA 15 2765 45508
Bella PZ 15 5171 50679
Sicignano degli Alburni SA 15 3519 54198
Pertosa SA 15 690 54888
Santomenna SA 16 443 55331
Petina SA 16 1159 56490
Baragiano PZ 17 2671 59161
Castelnuovo di Conza SA 17 619 59780
Savoia di Lucania PZ 18 1127 60907
Senerchia AV 18 842 61749
Pescopagano PZ 18 1910 63659
Sant'Andrea di Conza AV 19 1539 65198
Postiglione SA 19 2151 67349
Calabritto AV 19 2391 69740
Polla SA 20 5279 75019
Sant'Angelo Le Fratte PZ 20 1429 76448
San Fele PZ 20 3004 79452

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
36 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
54 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
57 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
58 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
72 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
74 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
77 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
78 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
88 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
88 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
89 Km a E di Portici (55274 abitanti)
90 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
91 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
96 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
97 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
97 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
98 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
99 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.2
1996-07-18
04:22:23
40.677 15.398 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 249559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-07-18 04:22:23 ± 0.214
Latitudine 40.6770 ± 0.0116
Longitudine 15.3980 ± 0.0271
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 249559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2629.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 110
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02380
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 249559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:56:05

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 249559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOI.Z. 1996-07-18T04:23:07.44 10.0 undecidable manual PN 168 2.6418 1.1 0.4
--.FG3.Z. 1996-07-18T04:22:59.68 10.0 undecidable manual SN 21 1.11 -1.13 0.3
--.LT9.Z. 1996-07-18T04:22:59.68 10.0 undecidable manual SN 93 1.0656 -0.41 0.5
--.DUI.Z. 1996-07-18T04:22:48.45 10.0 undecidable manual PN 324 1.1988 1.91 0.2
--.TDS.Z. 1996-07-18T04:22:48.53 10.0 undecidable manual PN 144 1.2432 1.51 0.4
--.FG5.Z. 1996-07-18T04:22:46.34 10.0 undecidable manual SG 350 0.6105 0.85 0.5
--.ORI.Z. 1996-07-18T04:22:45.20 10.0 undecidable manual PG 127 1.0101 1.46 0.4
--.LT9.Z. 1996-07-18T04:22:44.20 10.0 undecidable manual PN 93 1.0656 -0.56 1.2
--.FG3.Z. 1996-07-18T04:22:44.25 10.0 undecidable manual PN 21 1.11 -0.93 0.8
--.MGR.Z. 1996-07-18T04:22:42.70 10.0 undecidable manual SG 167 0.5439 -1.48 0.2
--.FG4.Z. 1996-07-18T04:22:39.77 10.0 undecidable manual SG 11 0.4551 -0.92 0.4
--.PSB1.Z. 1996-07-18T04:22:37.39 10.0 undecidable manual PG 321 0.6993 -0.61 1.4
--.SL9.Z. 1996-07-18T04:22:37.52 10.0 undecidable manual SG 148 0.333 0.85 0.5
--.FG5.Z. 1996-07-18T04:22:35.98 10.0 undecidable manual PG 350 0.6105 -0.35 1.7
--.FG4.Z. 1996-07-18T04:22:33.40 10.0 undecidable manual PG 11 0.4551 -0.52 1.5
--.CA9.Z. 1996-07-18T04:22:33.45 10.0 undecidable manual SG 8 0.222 0.41 0.7
--.MGR.Z. 1996-07-18T04:22:33.68 10.0 undecidable manual PG 167 0.5439 -1.53 0.5
--.SL9.Z. 1996-07-18T04:22:30.70 10.0 undecidable manual PG 148 0.333 -0.54 1.5
--.CA9.Z. 1996-07-18T04:22:29.90 10.0 undecidable manual PG 8 0.222 0.76 1.3
--.MU9.Z. 1996-07-18T04:22:29.22 10.0 undecidable manual SG 39 0.111 0.07 0.7
--.SGO.Z. 1996-07-18T04:22:29.61 10.0 undecidable manual SG 210 0.1332 -0.4 0.7
--.SGO.Z. 1996-07-18T04:22:27.23 10.0 positive manual PG 210 0.1332 -0.16 3.6
--.MU9.Z. 1996-07-18T04:22:26.82 10.0 positive manual PG 39 0.111 -0.08 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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